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CIBO E CANI (7) - Coggle Diagram
CIBO E CANI (7)
IL CIBO E IL CANE
Negli ultimi decenni gli animali domestici (soprattutto cani e gatti) sono diventati membri veri e propri della famiglia.
- Di conseguenza, il mercato del cibo per animali è cresciuto enormemente.
- La pubblicità ha avuto un ruolo centrale in questa crescita, costruendo un immaginario affettivo e culturale attorno al rapporto uomo–animale.
- Nelle società preistoriche, gli animali erano preda e cibo.
- Poi, come spiega Konrad Lorenz, l’uomo comprese che i cani potevano avere una funzione utile: difendere, avvisare, accompagnare
- Il gesto di “offrire un pezzo di carne” segna l’inizio di un patto simbolico:
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ORIGINI STORICHE
- James Spratt (fine Ottocento) fonda la prima industria di cibo per cani, con i famosi biscotti a forma di osso.
- Target: classi benestanti, che vogliono un cibo “nobile” per animali “nobili”.
DAGLI ANNI '60 '70
- Negli spot americani si mostrano casalinghe che preparano il pasto del cane: basta acqua e le crocchette diventano carne.
- Valorizzazione pratica: efficienza, comodità, igiene, razionalità.
Purina – Friskies = valorizzazione utopica
Il cane come “maestro di vita”: insegna valori umani (lealtà, semplicità). Il cibo è simbolo di amore e armonia.
UTOPIE CANINE
Due livelli fondamentali per capire come i valori vengono costruiti nelle storie pubblicitarie.
- Valori profondi → i significati centrali (cura, amore, salute, relazione).
- Programmi narrativi → i modi con cui questi valori vengono raccontati nelle pubblicità.
Poiché chi compra non è chi consuma, l’unico modo per valorizzare il prodotto è attraverso il legame affettivo.
→ Per questo, la pubblicità utopica è centrale nel pet food.
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