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cultura popolare: un panorama storico 1 - Coggle Diagram
cultura popolare: un panorama storico 1
folklore, etnografia, popolaresca: gli studi sulle tradizioni culturali dall'800 al fascismo
si consolida il campo etnografico in italia con l'approvazione istituzionale e accademica
mostra del 1911
creazione di una cattedra a palermo
questo processo viene bruscamente interrotto con la prima guerra mondiale e successivamente con benedetto croce
le scienze umane (sociologia antropologia) vengono declassate poichè valutate come pseudo scienze
l'affermazione del fascismo taglia i contatti con il panorama antropologico internazionale
il folklore viene sfruttato come strumento di propaganda
il folklore arrivò ad essere utilizzato anche per sostenere le questioni razziali nel ventennio
il paradigma gramsciano
dopo la seconda guerra mondiale l'interesse per il folklore ripartirà su nuove basi
osservazioni sul folclore di gramsci nei quaderni del carcere
abbandona la visione dialettica marxiana (struttura-sovrastruttura) e intende il dominio di classe come una egemonia
la visione di gramsci intende ogni aspetto della cultura può essere analizzato
il progetto di emancipazione delle classi subalterne può essere condotto culturalmente
gramsci parte da una critica alla concezione del folklore come materiale pittoresco
egli lo definisce come concezione del mondo delle classi subalterne
queste concezioni non sono complesse poiché gli strumenti sono principalmente delle classi dominanti
viene definito come maltagliato delle passate concezioni delle classi dominanti
in altri passi viene però definito come, in quanto riflesso delle condizioni di vita, irriducibilmente differente rispetto al progetto culturale egemonico
Ernesto de martino e le plebi rustiche del mezzogiorno
de martino da allievo di Croce diventa poi frequentatore della puglia e della lucania e partecipa al partito socialista e comunista
si concentra sulla questione meridionale
tanto sul contesto economico quanto su quello culturale
spiega le pratiche culturali che sembrano primitive come sistema di ancoraggio in un modo di miseria ed insicurezza
lo stretto culto miracolistico può per esempio essere un opposizione alla cultura dominante ed egemonico della chiesa del tempo
de martino in alcuni scritti spiega l'utilità progressista che può assumere il folklore
il folklore quindi assume un'utilità di opposizione ed emancipazione dalla classe dominante
gianni bosio e la storia dal basso
nasce la figura dell'intellettuale organico espressa da gramsci ed incorporata da de martino
bosio intellettuale che opera al nord persegue una sorta di cultura che parte dal basso
opera in contesti operai in cui il tema centrale è l'emancipazione di classe
utilizza il magnetofono per raccogliere testimonianze diventando quindi uno studente del popolo
alberto m. cirese e il consolidamento della nuova demologia
cirese pratica il folklore regionale ma si interessa anche dell'antropologia internazionale e del meridionalismo
scrive: cultura egemonica e culture subalterne
egli reputa le osservazioni sul folclore di gramsci come l'inizio teorico
chiamava questa disciplina demologia e sosteneva che gramsci avesse già dato una definizione dell'oggetto della disciplina
non cristallizza le due culture e le associa rigidamente alle classi
parla di fatti culturali popolarmente connotati
si convince che l'oggetto della demologia sia la cultura contadina
la questione della cultura operaia
la demologia su base gramsciana negli anni 70' è profondamente condivisa
la maggior parte degli studiosi era d'accordo con gramsci sulla natura subalterna della cultura popolare
non erano d'accordo sulla natura della cultura operaia
cultura popolare e di massa
concentrarsi solo sulla cultura contadina porta però a lasciar perdere una parte di sviluppo storico e culturale fondamentale
ci si vuole quindi interessare alla cultura operaia delle retrovie quella della riproduzione della vita famigliare
si viene a creare una corrente che però identifica la cultura folkloristica come quella in opposizione alla cultura di massa
antropologia culturale italiana oggi
c'è una tensione teorica tra
la prospettiva gramsciana che vuole indagare le differenze tra classi subalterne e dominanti attraverso un etnografia della vita quotidiana e del consumo di massa
la prospettiva della conservazione dei riti e delle tradizioni come patrimonio da salvaguardare e vedere coem questo risponde alle penetrazioni della modernità
oggi questa tensione ha portato ad un disfacimento della demologia e ad una acquisizione delle pratiche di field work estere
l'attenzione dei demologi si è spostata sulla patrimonializzazione delle tradizioni