Da Eco: MNEMOTECNICHE E LINGUAGGIO PRIVATO paragone mnemotecnica e lingue: entrambi sistemi semiotici, entrambi presentificano l'assenza e possono essere usati come artifici mnemonici. La differenza è che dal pdv lessicale le immagini non hanno il potere di astrazione che hanno le parole; dal pdv sintattico, la sintassi delle lingue è maggiormente definita, codificata di quella delle immagini, che come nota Eco spesso è soggetta alle idiosincrasie dello menmotecnico, avendo le associazioni carattere molto soggettivo, rasentano i limiti del linguaggio privato di wittgensteiniana memoria. Non a caso, infatti, Eco mette in luce che già Agrippa scherniva le arti della memoria riferendo che potevano condurre in confusione lo mnemotecnico, il quale, confuso dai flebili legami associativi da lui stesso creati ma non rinforzati intersoggettivamente nello scambio comunicativo, finiva per confondersi e vanificare gli sforzi di memorizzazione di un codice che, proprio perché non diveniva mai pubblicamente condiviso, finiva per avere le stesse caratteristiche di un linguaggio privato e, dunque, finiva per non essere affatto un linguaggio