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Un secolo di migrazioni - Coggle Diagram
Un secolo di migrazioni
Unni
Raggiunsero, sul finire del IV secolo, le pianure, abitate da visigoti e ostrogoti, a nord del mar Nero
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Erano nomadi e abili arcieri, dediti alla pastorizia, all'allevamento di cavalli, vivevano di razzie e stavano in accampamenti temporanei
Crearono nel corso del V secolo un vastissimo dominio, costringendo le popolazioni sottomesse a pagare pesanti tributi, grazie a un capo di notevoli qualità: Attila, che creò un grande esercito e coalizzò numerosi gruppi nomadi
Attila invase e devastò i Balcani, nell' impero romano d'oriente, fino al 447
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Fu fermato da papa Leone I forse dietro pagamento di un tributo e così non arrivò a Ravenna e a Roma (potere della Chiesa più forte di quello dell'impero)
Visigoti
Si stanziarono nell'attuale Bulgaria, nei territori dell'impero romano d'oriente per fuggire all'avanzata degli Unni
Furono accolti con ostilità dalle popolazioni locali, alle quali risposero con violente razzie
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Moltitudine di tribù (Vandali, Svevi, Burgundi, Alani...)
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Invasero anche l'Italia e saccheggiarono Roma due volte (nel 410 dai visigoti e nel 455 dai vandali)
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I barbari furono inizialmente accettati negli eserciti e nelle campagne, ma poi furono percepiti come invasori anche per le loro occupazioni brutali e violente
Molti storici preferiscono parlare di migrazioni (spostamenti di popolazioni poco numerose ma che si sparsero su aree geografiche vaste e che durarono parecchi decenni)
Contribuirono al crollo dell'impero d'occidente, già indebolito per città in crisi e impoverite, campagne poco popolate e scarso controllo dei confini