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La censura e i suoi strumenti - Coggle Diagram
La censura e i suoi strumenti
La censura è il controllo repressivo esercitato da un'autorità politica, religiosa o amministrativa sulla diffusione di testi, immagini, spettacoli o altre forme di comunicazoini, con lo scopo di impedire la circolazione di contenuti considerati pericoli o immorali e non conformi all'ideologia dominante.
Durante il periodo fascista, la censura assunse un ruolo istituzionalizzato e sistematico esteso a tutti i campi della comunicazione, compresa musica e radio, che erano potenti strumenti di propaganda.
In campo musicale, alcuni repertori di origine ebraica, afroamericana o jazzistica furono limitati, con l'introduzione delle leggi razziali.
In campo radiofonico, la radio, gestita dall'EIAR (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche), ru rigidamente controllata dal regime: era il canale privilegiato per la propaganda e per programmi culturali confromi all'ideologia fascista.
Gli strumenti della censura
Testo unico delle legggi di pubblica sicurezza 1926: i prefetti esaminavano i copioni mentre al questore e agli agenti spettavano i controlli della messa in scena e dell'abbigliamento.
1927: vengono vietate "Le orchestrine negre" per non "offendere la dignità" e non creare concorrenza ai lavoratori italiani. Nello stesso anno fuono chiuse per "motivi di moralità" varie sale da ballo.
1928: il Ministero della Pubblica Istruzione stabilisce che i programi dei concerti debbano essere per metà opere di compositori italiani.
1931: il vaglio dei copioni passa dai prefetti al Ministero dell'Interno, con una commissione apposita.
1937: nasce l'Ente per la Musica Sinfonico-Vocale.
1938: vengono impediti intrattenimenti in cui comparivano nomi stranieri e cambio di nome dei locali con nome straniero. Gli artisti dovevano specficare anche razza e religione.
1939: censura preventiva sulle canzoni e programmazione straniera in radio ridotta.
1942: esclusione degli elementi ebrei dal campo dello spettacolo e censura dei dischi americani.
La commissione d'ascolto: primo organo di censura RAI, ha lo scopo di vigiliare sui testi delle canzoni che entravano nelle discoteche della RAI.
Esempi più famosi di canzoni censurate sono: Faccetta Nera, Crapa Pelada, Maramo perché sei morto.
Le leggi razziali: secondo il giornalista Santi Savarino, l'80% della musica leggera è di compositori ebrei, che attraverso gli incassi dei diritti di esecuzione e attraverso contratti di esclusività, riescono ad ottenere l'esportazione di valuta italiana.
Il dualismo Barzizza - Angelini:
Negli anni '30 e '40 l'EIAR fu dominata da due figure contrapposte: Pippo Barzizza, direttore d'orchestra innovativo, aperto al jazz e allo swing, e Cino Angelini, legato alla canzone melodica italiana. Il dualismo Barzizza-Angelinni rifletteva lo scontro tra modernità e tradizione nella musica leggera italiana, con la radio come terreno di confronto.
10 giugno 1940
I dipendenti EIAR vengono sottoposti alla legge marziale
EIAR sopprime dalla programmazione radio ogni motivo di autore straniero, orientandosi verso la canzone melodica
La CETRA e le altre case discografiche continuano a pubblicare arrangiamenti occultati di brani jazzisti.