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basi di educazione sanitaria - Coggle Diagram
basi di educazione sanitaria
paradigmi
paradigma positivisti = Si basa su oggettività, univocità, linearità e semplificazione. La conoscenza è vista come un processo cumulativo, in cui le informazioni si accumulano e si organizzano progressivamente
paradigma costruttivista=
Valorizza l’esperienza soggettiva e la costruzione attiva della conoscenza, vista come processo dinamico, modificabile e legato al sistema cervello/mente
morin parla di cambiamento epocale di paradigmi, dalla semplificazione alla «complessità»
Bateson: l’identità è garantita dalla presenza del dominio cognitivo, ma non coincide con i «confini fisici» del corpo
Bateson
ogni esperienza è soggettiva. È il nostro cervello a costruire le immagini che noi crediamo di “percepire”
Watzlavick:
“se non sei consapevole della tua conoscenza non puoi neanche correggerla”
Daniel Goleman(1999) l'intelligenza emotiva
Le emozioni giocano un ruolo centrale nelle scelte personali, negli stili di vita
il modello evidence based medicine
L’EBM, basandosi su dati di alta qualità, spesso fatica a colmare il divario tra evidenze cliniche e linee guida, soprattutto in oncologia, perché gli studi controllati e randomizzati raramente riflettono la complessità dei pazienti «reali».
considera la malattia in 3
illness = percezione soggettiva malattia
sinckness= significato sociale attribuito della malattia
disease= malattia come lesione
La NBM migliora le relazioni tra paziente, famiglia e operatori sanitari, approfondisce la diagnosi, riduce la sofferenza e ottimizza le cure.
il modello narrative based medice
La NBM, introdotta da Rita Charon, integra l’EBM valorizzando gli aspetti personali del paziente. Attraverso la narrazione, considera le prospettive di medico e paziente, favorendo una relazione più umana che mette il paziente al centro e amplia la comprensione del problema clinico.
considerazione della malattia
scoperta
idea culturalmente
significato personale
La NBM richiede al medico ascolto attivo e al paziente la volontà di raccontarsi, per costruire un’alleanza terapeutica. La malattia non è solo un fenomeno fisico, ma una trasformazione dell’identità e della vita sociale, spesso vissuta come una rottura biografica
definizione sackett
la misura in cui il comportamento del paziente, in termini di assunzione di farmaci, mantenimento di una dieta o di altra variazione dello stile di vita, coincide con le prescrizioni del medico
malattia oncologica
crisi=Un evento che divide la vita in un «prima» e un «dopo» e richiede rielaborazione e riabilitazione, ma non sempre psicoterapia, per essere superato.
trauma=Se la persona non integra l’esperienza vissuta, resta bloccata in senso di impotenza e vulnerabilità, senza riuscire a darle significato, con rischio di gravi conseguenze psicopatologiche come il disturbo da stress post-traumatico, che richiede un trattamento psicologico specifico.
bisogni riabilitativa pz oncologici : :
area organica
Riabilitazione funzionale del corpo, con attenzione a sessualità ed evacuazione, gestione del dolore residuo, cura personale (alimentazione, esercizio, riposo), controlli a lungo termine e uso di protesi e ausili.
area psicosociale
Il paziente desidera essere parte attiva e ascoltata nel percorso di cura, avere cure sostenibili, una buona relazione con il medico e l’équipe, informazioni corrette, e recuperare autonomia e una «nuova normalità» che vada oltre l’identità di «survivor oncologico».
area psicologica
La partecipazione a gruppi di supporto offre uno spazio protetto per elaborare emozioni negative legate alla malattia, come ansia, depressione, paura delle recidive, rabbia, senso di colpa e difficoltà nel recuperare l’immagine corporea.
scrittura ha un doppio significato
intimo= favorisce il dialogo fra le diverse parti
relazionale= prevede un dialoghi fra narratore e protagonista
scrittura in gruppo
Il gruppo può offrire sostegno al singolo e ha peculiarità non sovrapponibili al lavoro individuale
Il gruppo terapeutico presuppone una relazione accogliente: offrire e ricevere un ascolto non giudicante
scrittura terapeutica
terapeutica ha bisogno di un contesto e di conduttori in grado di sostenere nel processo di lavoro su di sé,