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52 – Mechanical surface treatments - Coggle Diagram
52 – Mechanical surface treatments
Trattamenti superficiali
• Trattamenti impiegano diversi metodi meccanici, fisici, chimici o elettrochimici per
indurre una modifica superficiale
• La modifica superficiale induce fenomeni prevalentemente di tipo:
• metallurgico
trattamenti meccanici
• chimico
termochimici
chimici
elettro-chimici
trattamenti termici
• Concetto moderno, Trattamenti principalmente rivolti ai metalli per
• Modifica della superficie mediante trattamento termochimico di diffusione di
un elemento di lega o più elementi
• es. nitrurazione, solfonitrurazione, cementazione, carbonitrurazione
• Modifica della superficie mediante trattamento elettrochimico
• es. anodizzazione
• Modifica della superficie mediante trattamento termico, meccanico o
termomeccanico localizzato
• es. Indurimento mediante tempra superficiale
o Cambiando la metallurgia superficiale
• Indurimento superficiale (fiamma, induzione, laser e electron-beam)
• attraverso il riscaldamento della superficie migliora la resistenza all'usura attraverso l’induzione di trasformazioni metallurgiche di indurimento (es. tempra superficiale)
• Indotti da trattamenti meccanici superficiali:
• Roller burnishing o surface rolling
• superficie deformata a freddo per mezzo di uno o più utensili (cilindri duri)
che ruotano ad alta velocità sulla superficie
o Cambiando la metallurgia superficiale
• Indurimento per esplosioni
• superficie sottoposta a violente onde d’urto, facendo detonare uno strato di esplosivo a diretto contatto con la superficie → incrementa la durezza superficiale
• Shot peening migliora la resistenza a fatica può essere realizzato in diversi modi:
• Shot peening con getti di particelle sferiche
• Water-jet peening con getto d’acqua in pressione
• Laser shock peening con laser ad impulsi
• Ultrasonic peening con impatti da energia ultrasonica
o Cambiando chimica superficiale
• Conversione chimica/colorazione
• si altera il colore convertendo le superfici in ossidi o fosfati, cromati, ossido
nero (↑ resistenza alla corrosione, adesione coating, finitura e lubrificazione)
• Anodizzazione
• conversione elettrochimica spinta per produrre uno strato di ossido spesso, compatto e resistente (↑ resistenza alla corrosione, all’abrasione, migliorare aspetto estetico e adesione coating)
• Indurimenti superficiali per diffusione:
• Attivati termicamente o termo-chimicamente comportano arricchimento
superficiale di una o più specie chimiche per diffusione, es:
o carburazione (per acciai per aumentare resistenza ad usura, fatica e attrito),
o nitrurazione (per acciai per aumentare resistenza a fatica, ad usura e resistenza a alla corrosione),
o carbonitrurazione (per acciai per aumentare resistenza usura),
o nitrocarburazione ferritica (migliorate le caratteristiche antisfregamento delle leghe ferrose)
• Laser marking
• Modifica o della metallurgica o della chimica a seconda del tipo di utilizzo
• Processo permanente che utilizza un fascio ad energia concentrata tipicamente con laser in fibra, pulsato, verde o laser UV
• Marcatura laser comprende un’ampia gamma di applicazioni che include tra i più comuni:
o trattamenti termici localizzati (ricottura)
o migrazione del carbonio
o cambiamento di colore (alterazione chimica/molecolare)
o etching (ablazione)
o engraving
Shot peening
o Tensioni residue superficiali
• Denominati “autotensioni” presenti senza che siano applicate forze, possono essere:
• sforzi residui di trazione
• sforzi residui di compressione
• Generano campo di tensione autoequilibrante → risultante e momento
risultante nullo
• Influenzano comportamento, stabilità strutturale, dimensionale, la resistenza a
frattura e a fatica
• es. tens. residua di trazione facilita propagazione cricca → riduce la vita a
fatica
• Tutti i processi tecnologici producono, in diversa misura, sforzi residui nei componenti
meccanici
Lavorazione
Lappatura
Sforzo residuo conseguente Trazione/compressione
Resistenza a fatica Incremento
Shot peening
Sforzo residuo conseguente /compressione
Resistenza a fatica Incremento
Levigatura
Sforzo residuo conseguente Trazione
Resistenza a fatica Diminuzione
Rullatura
Sforzo residuo conseguente /compressione
Resistenza a fatica Incremento
Rettifica
Sforzo residuo conseguente Trazione
Resistenza a fatica Diminuzione
Tornitura
Sforzo residuo conseguente Trazione
Resistenza a fatica Diminuzione
o Shot peening (pallinatura)
• Modifica della superficie metallica attraverso impatto di parti sulla superficie
• Lavorazione a freddo → Induce uno stato di tensione di compressione negli strati superficiali di un componente metallico
• Scopo principale:
• aumentare la resistenza a fatica e la durezza
• Conseguenze:
• strato superficiale deformato plasticamente e incrudito
Funzionamento:
• Bombardamento della superficie con:
• piccole sfere (“shot”) diametri 0.125 -5 mm
• lanciate ad elevate velocità (40 ÷ 120 m/s) e in condizioni controllate
• Sollecitazioni provocate superano limite di snervamento del materiale:
• deformazione plastica della superficie fino a 1.25 mm
• deformazione concentrata nello strato superficiale tensioni residue di compressione
• sfere lasciano sulla superficie piccola impronta
Applicazioni
• Il trattamento di pallinatura è particolarmente indicato
• su superfici rettificate o lavorate per asportazione di truciolo
• su superfici con intagli, raccordi, difetti superficiali, riduzioni di resistenza per decarburazione o sulle z.t.a.
• … altre applicazioni utili:
• distendere le tensioni di trazione che contribuiscono alla rottura per tensocorrosione
• favorire la formatura e il raddrizzamento di componenti metallici
• aiutare l'adesione su acciaio di un rivestimento d'argento
Intensità di pallinatura
• Intensità di pallinatura: parametro il cui valore è legato all’energia cinetica
complessiva del flusso di pallini
• Essa è regolata da:
• velocità del flusso di pallini
• massa dei pallini
• dimensioni dei pallini
• durezza dei pallini
• angolo di incidenza del flusso di sfere
• La più bassa intensità di pallinatura in grado di produrre lo stato di tensioni residue di
compressione richiesto è la più efficiente e la meno costosa
Apparecchiature:
• Le principali componenti di una pallinatrice sono:
• dispositivo di propulsione
• sistema di riciclaggio e di selezione dei pallini
• dispositivo di movimentazione dei pezzi
• Tutte le parti della macchina esposte al flusso di pallini sono confinate con lo scopo
di limitare il flusso stesso e di permettere il riciclo
• Utilizzati tre metodi di propulsione:
• Sistema a flusso continuo di aria compressa
• Sistema a ruota palettata motorizzata
• Sistema con cabina di aspirazione
• Sistema a flusso continuo di aria compressa
• Pallini accelerati mediante un flusso di aria compressa
• Vantaggi
• sistema più economico quando è già disponibile una fonte di aria compressa
• sviluppa un’intensità molto elevate con dimensioni ridotte dei pallini
• consente la pallinatura di fori e cavità profonde utilizzando una lancia
• consuma meno pallini nel trattamento di piccole aree di pezzi complessi
• Sistema a ruota palettata motorizzata
• pallini sono lanciati da una ruota palettata per impartire le necessarie velocità ai pallini
• posizione dei pallini sulla ruota è controllata per concentrare il flusso nella direzione desiderata
• Vantaggi:
• permette un facile controllo della velocità dei pallini
• possiede alta capacità di produzione
• consente un consumo di energia ridotto
• assenza di problemi legati all’umidità
• Sistema con cabina di aspirazione
• Pallini vengono aspirati dal serbatoio e proiettati sul manufatto da trattare
sfruttando il principio di Venturi
• Sistema indicato per il trattamento di tutti i manufatti, dove, esigenze di economicità e delicatezza di lavorazione sono caratteristiche fondamentali del processo di produzione
• Pallinatrici di dimensioni inferiori
• Produttività inferiori
• Recupero dei pallini
• Dispositivi per il riciclaggio dei pallini
• Consistono nella separazione e nella rimozione delle polveri fini e dei pallini
sottodimensionati
• Mascheramenti
• Diversi metodi e materiali per localizzare:
• nastro è economico per bassi quantitativi di produzione
• sia per schermare il pezzo, sia come dispositivi di afferraggio sono in uretano stampato o in gomma
• parti ampie sono protette con maschere di acciaio, carburo,polipropilene o uretano
• Costi
• Il costo della pallinatura in produzione dipende da numerosi fattori, quali:
• dimensioni, forma e durezza dei pezzi
• superficie totale da pallinare
• l’intensità e la copertura richieste
• dimensioni, forma e velocità dei pallini
• preferibile uso di piccole sfere ad alta velocità
• problemi di produzione
Laser shock, water-jet peening e rullatura
o Laser shock peening
• Il laser peening, o laser shock peening, processo di indurimento utilizzando un laser
• Funzionamento
• strato ablativo, nastro o vernice, viene applicato per assorbire l'energia laser
• laser ad impulsi concentrato per creare un impulso ad alta pressione su strato ablativo, producendo un'onda d'urto
• strato di tamping trasparente (acqua) sopra ablativo per contenere l'onda d'urto e dirigerla nel materiale
• processo viene ripetuto, creando una serie di lievi depressioni
• Confronto con shot peening:
• Profondità strato sollecitato a compressione 4-5 volte più profonda del peening convenzionale
• Permette di trattare curvature maggiori (raggi di curvatura più piccoli) o piastre più spesse
• Intensità laser di circa 100-300 J/cm2 e durata impulsi di 30 ns (peening convenzionale μs)
• Produce rugosità inferiore sulla superficie
• Molto più ripetibile poiché gli impulsi laser sono ordinati
• Processo più pulito:
• non crea polvere e utilizza meno consumabili
• Vantaggi:
• non termico (utilizza shock)
• deformazioni plastic indotte inferiori (↓Ra, ↑ stabilità termica)
• miglioramenti significativi della durata a fatica, a fretting e a stress corrosion
• rapido e ripetibile
• no recupero o riciclo di consumabili
• Limiti:
• applicazioni industriali
• cost-effective applications (alti costi di laser ad alta potenza)
• rimozione strato ablativo dove usato
o Water-jet peening
• Requisito essenziale
• pressione getto > tensione snervamento a compressione del materiale
• Variabili di processo
• velocità getto
• pressione del getto
• nozzle design
• distanza del nozzle dalla superficie
• tempo di esposizione
• Stato tensionale di compressione superficiale indotto da impatto di getto d’acqua
ad alta pressione (400 MPa)
• Water jet esercita ~ 800 volte pressione esercitata da getto d'aria alla stessa velocità
• In genere velocità del getto d’acqua possono essere
• "Low"
• "High"
• "Hyper"
• Pressione water jet è proporzionale al quadrato velocità del getto
• L'ipervelocità che è applicabile al water jet peening.
o Water-jet shot peening:
• Utilizza particelle insieme al getto d’acqua per generare la deformazione plastica superficiale
• Colpo viene fornito da un flusso a velocità molto più bassa «High»
• Le particelle vengono accelerate dal getto d'acqua, colpisconola superficie e rimbalzano
• Variabili di processo:
• velocità del getto,
• percentuale e dimensioni particelle
• distanza nozzle-superficie
• tempo di esposizione
o Roller burnishing o laminazione superficiale
• Lavorazione a freddo rullo duro e molto liscio o set di rulli su varie superfici piatte, cilindriche o coniche
• Migliora la finitura superficiale rimuovendo graffi, segni di utensili e induce sollecitazioni residue compressive della superficie
• Adatta a tutti i tipi di metalli (morbidi o duri)