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lezione 4 (di Chiara) - Coggle Diagram
lezione 4 (di Chiara)
Evoluzione delle forme di Stato e delle fonti del diritto
Dallo Stato liberale allo Stato sociale
Lo Stato liberale: caratteristiche e limiti
nasce dalla necessità di limitare il potere assoluto del sovrano e di garantire i
diritti individuali
si afferma progressivamente in Europa con le rivoluzioni inglese
e francese e domina tra il XVIII e il XIX secolo
principali caratteristiche
Garanzia dei diritti individuali
Lo Stato interviene solo per tutelare i cittadini, lasciando
ampio spazio all’iniziativa privata
Stato minimo
e sue funzioni si limitano alla difesa, alla giustizia e alla sicurezza interna,
con un ruolo marginale nell’economia.
Principio di legalità
Ogni atto dello Stato deve trovare fondamento nella legge, approvata
da un Parlamento rappresentativo.
Separazione dei poteri
L’autorità è suddivisa tra legislativo, esecutivo e giudiziario per
evitare concentrazioni pericolose
modello monioclasse che riflette gli interessi della borghesia
Le classi popolari, pur essendo la maggioranza, non avevano né rappresentanza politica
né diritti sociali, il che portò a crescenti tensioni.
Il passaggio allo Stato pluriclasse
con l’avanzare del XIX secolo, lo Stato liberale subisce pressioni che ne accelerano l’evoluzione
verso uno Stato pluriclasse,
principali fattori
di trasformazione
Le rivendicazioni sociali:
I lavoratori lottavano per migliori condizioni lavorative, diritto
all’istruzione e alla salute.
L’espansione del suffragio
Il diritto di voto fu gradualmente esteso, anche se le donne e le
classi meno abbienti rimasero escluse a lungo
La nascita dei partiti di massa
Questi si fecero portavoce delle rivendicazioni delle classi
popolari e permisero una maggiore partecipazione politica.
queste conquiste furono spesso osteggiate dalle élite economiche e politiche, causando
instabilità e, in molti casi, aprendo la strada all’avvento degli Stati totalitari.
Lo Stato totalitario: il controllo assoluto
Gli anni ’20 e ’30 videro il passaggio drammatico agli Stati totalitari, come il fascismo in Italia e il
nazismo in Germania.
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caratteristiche dello Stato totalitario
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Questa fase storica si concluse con la Seconda Guerra Mondiale, aprendo la strada alla nascita dello
Stato sociale, che mirava a garantire diritti più ampi a tutti i cittadini.
Il ruolo della Costituzione: rigidità e gerarchia delle fonti
Con la fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Italia abbandonò l’esperienza fascista e adottò una
nuova Costituzione, entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
Si legittima attraverso eventi storici:
È frutto della Resistenza e del rifiuto del
totalitarismo.
È rigida:
Può essere modificata solo attraverso un iter aggravato, garantendo la stabilità dei
suoi principi fondamentali.
La gerarchia delle fonti
Il sistema giuridico italiano si basa su una struttura piramidale, che assicura coerenza e ordine
nell’ordinamento
Il rispetto di questa gerarchia è garantito dalla Corte Costituzionale, che ha il potere di annullare le
norme in contrasto con la Costituzione.
Costituzione e fonti costituzionali: La norma suprema, cui tutte le altre devono
2.Fonti primarie: Leggi dello Stato, decreti legge, decreti legislativi e leggi regionali.
Fonti secondarie: Regolamenti governativi e regionali.
Consuetudini: Utilizzate in ambiti specifici, come il diritto internazionale.
Costituzioni rigide e flessibili: un confronto
costituzioni flessibili
come lo statuto Albertino, potevano esser modificate con un semplice legge ordinaria rendendole vulnerabili
flessibilità che fu sfruttata dal fascismo, ceh trasformo il sistema senza modificare formalmente poi statuto
costituzioni rigide
Come la Costituzione italiana, richiedono un iter più complesso per le
modifiche e garantiscono una maggiore protezione dei principi fondamentali
Fonti del diritto e dimensione sovranazionale
Fonti di produzione del diritto
Fonti atto: Come leggi e regolamenti, basate su atti scritti.
Fonti fatto: Come le consuetudini, basate su comportamenti consolidati e percepiti come
obbligatori.
Queste fonti devono rispettare il principio gerarchico, garantendo che le norme di grado inferiore
non contrastino con quelle superiori.
Fonti sovranazionali
La Costituzione italiana interagisce con fonti sovranazionali, come i trattati europei e la
Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU
In caso di conflitto, prevalgono i principi
fondamentali della Costituzione italiana, come i diritti inviolabili e la dignità umana.
Diritti nella Costituzione italiana
Diritti civili: Come la libertà personale (art. 13) e la libertà di espressione (art. 21).
Diritti politici: Come il diritto di voto (art. 48).
Diritti sociali: Come il diritto al lavoro (art. 4) e alla salute (art. 32).
Questi diritti sono protetti da meccanismi di garanzia che impediscono abusi
Riserva di legge: Solo norme di rango legislativo possono disciplinare materie
fondamentali.
Assoluta: Quando solo la legge può regolare una materia (es. art. 13 sulla libertà personale).
Relativa: Quando la legge definisce i principi generali, lasciando i dettagli ai regolamenti.
Un esempio è l’articolo 16 sulla libertà di circolazione, che consente limitazioni per motivi di sanità
o sicurezza pubblica, ma sempre entro il perimetro tracciato dalla legge.
Riserva di giurisdizione: Richiede un controllo giudiziario per limitare i diritti inviolabili,
come la libertà personale.