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UOMO E NATURA - Coggle Diagram
UOMO E NATURA
KIERKEGAARD
Rapporto uomo-natura: Kierkegaard si concentra soprattutto sull'individuo e sul suo rapporto con l'esistenza e la fede, più che su un rapporto diretto con la natura.
Uomo come essere esistenziale: L’uomo è un essere che vive nella angoscia e nella contraddizione, sospeso tra natura e spirito.
Natura: Per Kierkegaard, la natura è parte del mondo oggettivo e impersonale, ma l’uomo deve superare la mera esistenza naturale per raggiungere l’autenticità esistenziale attraverso la fede.
Sintesi: Uomo e natura sono separati; l’uomo deve trascendere la sua natura biologica attraverso scelte esistenziali autentiche.
NIETZSCHE
Rapporto uomo-natura: Nietzsche vede la natura come una forza vitale e selvaggia, dove l’uomo è un’espressione della volontà di potenza.
Uomo come creatore di valori: L’uomo non è un essere separato dalla natura, ma fa parte di essa come un animale superiore che deve affermare la propria forza.
Critica della morale tradizionale: Nietzsche critica la morale che reprime gli istinti naturali; invita a un ritorno alla natura istintiva e alla celebrazione della vita.
Superuomo: L’uomo deve superare se stesso (oltrepassare la sua natura passiva) diventando un creatore di valori nuovi.
Sintesi: Uomo e natura sono un’unica realtà dinamica; l’uomo deve affermare la propria natura vitale e creativa senza rinunciare alla sua forza.
FREUD
ES - IO - SUPER IO
Rapporto uomo-natura: Freud interpreta l’uomo come dominato da pulsioni istintive, molte delle quali hanno radici biologiche e naturali.
L’inconscio: La natura umana è guidata da impulsi inconsci (Eros e Thanatos) che spesso si scontrano con le esigenze della civiltà.
Natura come fonte di conflitto: L’uomo deve reprimere parte della sua natura istintuale per vivere in società; questo crea conflitti psicologici.
Cultura vs natura: La cultura è vista come un sistema di controllo delle pulsioni naturali che causa però sofferenza psichica.
Sintesi: Uomo e natura sono in conflitto: l’uomo è essenzialmente un animale con pulsioni forti, ma la cultura impone una limitazione di queste pulsioni per vivere civilmente.
Es, Io e Super-io
-Fenomeno che Freud chiama Principio del Piacere. L’Es, inconscio primitivo, impulsivo e irrazionale. Le
azioni dell’es sono determinate da un impulso primitivo a perseguire il piacere ed evitare il dolore.
-
L’Es è l’unica parte della personalità presente fin dalla nascita, comprende tutti gli impulsi e comportamenti innati e
istintivi che guidano i comportamenti dei bambini piccoli.
-L’Io, cioè. Il sé soggettivo che percepiamo quando pensiamo, facciamo piani e infine agiamo.
Il suo scopo è quello di soddisfare i desideri dell’Es in un modo socialmente accettabile. Il Principio del Piacere è sostituito dal Principio di Realtà, che permette all’Io di garantire che un individuo abbia un comportamento funzionale all’interno della società.
Freud paragona la relazione tra lo ed Es a quella tra un cocchiere e i suoi cavalli: i
cavalli hanno la forza e l'energia per muovere il carro, mentre il cocchiere li guida nella direzione giusta.
-Infine, il Super-io, che guida l’Io. È l’aspetto della personalità che dice cosa è considerato socialmente e
moralmente accettabile.
Il Super-io si manifesta nell’Io cosciente sottoforma di senso di colpa, e ci permette
di conservare un sentimento di moralità che ci induce a comportarci in maniera socialmente accettabile.
MARX
Rapporto uomo-natura: Fondamentale per Marx è il concetto di materialismo storico e la relazione dialettica tra uomo e natura.
Uomo come produttore: L’uomo è parte della natura ma la trasforma attraverso il lavoro, modificando l’ambiente e se stesso.
Natura come fonte di risorse: La natura fornisce la materia prima per la produzione, ma il modo in cui l’uomo si rapporta con la natura è determinato dal sistema socio-economico (capitalismo, comunismo).
Alienazione: Nel capitalismo, l’uomo è alienato dal prodotto del suo lavoro e dalla natura stessa, che diventa oggetto di sfruttamento.
Sintesi: Uomo e natura sono interconnessi ma spesso in conflitto a causa delle strutture sociali; l’uomo deve riconnettersi con la natura in modo non alienato.