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glob2, (🧠 Sintesi critica, Harvey analizza la globalizzazione come…
glob2
🌍 1. LA GLOBALIZZAZIONE TRA PIATTEZZA E LOCALIZZAZIONE
➤ Il mondo “piatto” (visione iniziale)
La globalizzazione sembrava appiattire lo spazio:
Spostamenti facili e immediati di persone, merci, capitali e informazioni.
Sembrava che lo spazio non contasse più, dominava il flusso.
➤ Ritorno alla geografia
Al contrario, la globalizzazione ha rafforzato l’importanza dei luoghi:
Alcune città e territori sono diventati nodi strategici del sistema globale.
Le multinazionali si concentrano in luoghi con:
Capitale abbondante.
Competizione.
Manodopera specializzata.
➤ Competizione transnazionale
La competizione non è più tra nazioni, ma tra città e territori a livello globale.
Le ex città industriali spesso perdono rilevanza.
🕰 2. COMPRENSIONE SPAZIO-TEMPORALE E VITA QUOTIDIANA
➤ Non solo il capitale
Il concetto di compressione spazio-temporale riguarda anche:
La vita intima delle persone.
Il rapporto casa-lavoro.
➤ Lavoro di cura e globalizzazione
Il lavoro domestico e di cura è:
Svolto prevalentemente da donne e persone razzializzate.
Sempre più delegato a migranti, che lasciano le loro case (es. Filippine, Polonia).
Processo multiscalare:
Cambiano le case in Italia, ma anche quelle nei paesi d’origine dei/delle migranti.
🏛 3. STATO E SOVRANITÀ NELL’ERA GLOBALE
➤ Lo Stato non è vittima
La globalizzazione non ha sottratto potere allo Stato, lo Stato:
Ha scelto di delegare poteri ad altre istituzioni (pubbliche o private).
Questo trasferimento è reversibile.
➤ Multiscalarità del potere
Il potere si distribuisce su più livelli:
Verso l’alto (organismi internazionali).
Verso il basso (istituzioni locali → principio di sussidiarietà).
Problema: le autorità locali ricevono responsabilità, ma non potere fiscale adeguato.
🏙 4. LE CITTÀ COME NODI GLOBALI
➤ Le città acquisiscono centralità
Le città diventano snodi strategici dell’economia globale.
Il locale diventa cruciale, proprio perché interconnesso.
📏 5. SCALA E RELAZIONI TRA LIVELLI
➤ Cos’è una scala?
Una scala è una serie di livelli interconnessi:
Quartiere → Locale → Regionale → Nazionale → Transnazionale.
Non sono separati, ma interdipendenti.
➤ Due rappresentazioni classiche:
Verticale (matrioska): il globale contiene tutti i livelli inferiori.
Relazionale (rete): lo spazio è definito da relazioni e connessioni.
➤ La rete e la “svolta relazionale”
Il concetto di rete spiega meglio i flussi globali.
Supera la scala come unità fissa → conta la relazione tra attori a diversi livelli.
🌐 6. LOCALE E GLOBALE: UNITÀ INSEPARABILI
➤ Massey: “Il locale è globale e il globale è locale”
Nessun luogo può essere considerato isolato o astratto.
La globalizzazione trasforma l’esperienza dei luoghi.
I processi locali si confrontano sempre con dinamiche globali.
🔄 7. GLOCALIZZAZIONE
➤ Definizione
Fusione tra “globalizzazione” e “localizzazione”.
Ogni fenomeno globale si manifesta in modo diverso nei contesti locali, adattandosi a:
Cultura.
Economia.
Contesto sociale.
🧠 8. LETTURA CRITICA DELLA GEOGRAFIA E MASSEY
➤ Geografia critica
Contrasta la visione della globalizzazione come inevitabile e omogeneizzante.
La vede come campo di conflitto, in cui
I territori possono resistere o riorganizzare le logiche globali.
➤ Doreen Massey – concetti chiave:
Lo spazio è influenzato da
Condizioni materiali.
Cultura.
Relazioni di potere.
➤ Senso del luogo:
Locale = percepito come familiare, sicuro
Globale = astratto, distante, incontrollabile.
Ma Massey rifiuta questa contrapposizione → locale e globale sono intrecciati.
🚷 9. MOBILITÀ DIFFERENZIATA E GLOBALIZZAZIONE “DAL BASSO”
➤ Mobilità non uguale per tutti
Accesso differenziato a viaggi e migrazioni:
Influiscono: passaporto, reddito, genere, razza, classe.
Le relazioni di potere si territorializzano, legandosi a luoghi concreti.
➤ Globalizzazione dal basso
Si manifesta in pratiche quotidiane (es: consumo di avocado).
Ma spesso le persone sono destinatarie passive, non protagonisti/e.
🧱 10. SEGREGAZIONE URBANA NEL SUD GLOBALE
➤ Disuguaglianze territoriali
Le città del Sud globale mostrano forti contrasti spaziali:
Quartieri ricchi fortificati, sorvegliati.
Aree povere contenute o sfruttate se funzionali al potere.
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Harvey analizza la globalizzazione come risposta del capitale alle crisi del modello fordista, con effetti di concentrazione di ricchezza e compressione spazio-temporale guidata dalla logica economica.
Massey propone una visione più relazionale e situata, che considera anche le esperienze soggettive, le relazioni affettive, le differenze di potere nei luoghi e la possibilità di resistenze locali.
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Visione critico-materialista: la globalizzazione è un progetto del capitale per riprendere il controllo.
Visione relazionale-femminista: lo spazio è fatto di relazioni multiple, materiali e simboliche.
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Riduzione delle distanze
grazie alla tecnologia e al capitale → strumento per indebolire la coscienza di classe.
Aumento dei flussi e allungamento delle relazioni sociali → cambia la percezione del tempo e del luogo.
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Globalizzazione = differenze esperienziali basate su razza, genere, classe, posizione.
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Mobilità differenziata: non tutti si muovono allo stesso modo (passaporti, reddito, genere, ecc.).
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Spazio gestito e trasformato dal capitale, conteso nei conflitti di classe.
Spazio come rete di relazioni, costruito da esperienze materiali, affettive e simboliche.
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Marxista, sistemico, macrostrutturale.
Post-strutturalista, femminista, situato.
Capitale mobile, lavoro meno → asimmetria strutturale.