Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
"A SILVIA" Giacomo Leopardi - Coggle Diagram
"A SILVIA" Giacomo Leopardi
COSA CAPISCE LOPARDI
La natura (cioè il mondo) non è buona, ma crudele: fa nascere sogni, poi li distrugge.
Le belle speranze della giovinezza erano solo illusioni.
Capisce che la vita non è come ci si aspetta da giovani.
Introduzione alla poesia
"A Silvia" è una delle poesie più famose di Leopardi, scritta nel 1828.
Silvia è il simbolo della giovinezza perduta e delle illusioni distrutte.
Attraverso il suo ricordo, Leopardi riflette sulla fine delle speranze dell’adolescenza.
Chi era Silvia
Nella poesia, Silvia rappresenta la giovinezza, i sogni, e le speranze del futuro.
Silvia era una ragazza vera, che Leopardi conosceva. Si chiamava Teresa e abitava vicino a lui. Morì giovane
DI COSA PARLA LA POESIA
Leopardi ricorda quando Silvia era viva: era piena di vita, cantava, lavorava, sognava l’amore e un futuro felice.
Anche il poeta, da giovane, aveva sogni e speranze.
Ma tutto finisce troppo presto. Silvia muore, e anche i sogni non si avverano.
PAROLE DA RICORDARE
Morte = fine dei sogni
Illusione = speranza che poi sparisce
Silvia = giovinezza e sogni
Natura = forza che promette, ma poi toglie
Dolore = quello che resta
Il significato della poesia
Si passa dal "bello" (le speranze) al "vero" (la sofferenza).
Silvia non è solo una ragazza: è il simbolo dei sogni giovanili che non si realizzano mai.
"A Silvia" ci fa vedere come Leopardi passa dal sognare alla realtà triste.