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ESPOSIZIONE GENERALE ITALIANA DI TORINO 1884 - Coggle Diagram
ESPOSIZIONE GENERALE ITALIANA DI TORINO 1884
STORIA
Si ragionava su uno stile nazionale che identificasse l'Italia come nazione unita. Lo stato era, infatti, criticato per essere sottosviluppato e quindi incapace di entrare in concorrenza con le altre nazioni
Torino aveva perso il suo primato di capitale del Regno, questo provoca una crisi identitaria e uno svuotamento della citta
Torino quindi sente di dover inventarsi una nuova identità e di orientare gli investimenti pubblici in direzione di un'evoluzione in chiave industriale.
ORGANIZZAZIONE
L'esposizione fu organizzata da privati cittadini del mondo industriale
Si è tenuta nell'area del PARCO DEL VALENTINO dove vennero costruiti numerosi padiglioni espositivi suddivisi in categorie in modo da classificare con un sistema rigoroso e di taglio enciclopedico tutte le espressioni economiche e culturali del paese.
La costruzione dei padiglioni --> ing. Camillo Riccio
Costruzione del borgo medievale --> arch. Alfredo d'Andrade
STRUTTURA DELL'ESPOSIZIONE
Divisa in vari padiglioni recintati il cui ingresso era soggetto a biglietto
SEZIONI:
Agricoltura
Industria
Belle arti
Elettricità (sezione internazionale)
Lavoro in azione
Storia dell'arte (Borgo medievale)
OPERE ESPOSTE
Mosaici veneziani, Manifattura Salviati & Co, oggi posizionati nelle ogive della cattedrale di Amalfi
Adorazione del bambino, Manifattura Ginori, Maiolica, 1884
Piatto in maiolica con lustri metallici, Manifattura Figli di Giuseppe Cantagalli
Vasi per la coppia reale del Re Umberto I e regina margherita, Manifattura Ginori, Porcellana
Stipo, Antonio Zanetti, 1884
Console con specchiera, Manifattura Viero, 1884, Legno impiallacciato con placche di maiolica
Anfora, Calice con stelo a bolla schiacciata, Vasetto su alto stelo, manifattura Salviati, Vetro fumè, 1880
Lampada moschea
PADIGLIONE DELLE ARTI INDUSTRIALI
Emergono due diverse tendenze del Revival Artistici: 1)Fedele imitazione degli originali antichi;
2)revival di tipo eclettico, reinterpretando in chiave moderna modelli di riferimento differenti, molteplici secoli di storia.
PADIGLIONE DELLE BELLE ARTI
Esterno: cupola, riprodotta nel manifesto ufficiale, che riprende il modello brunelleschiano;
facciata pensata come revival storicistico di modelli della classicità romana e del rinascimento;
Interno: Padiglione strutturato in gallerie a ferro di cavallo;
Al centro è posizionato un vaso con tema della musica della manifattura milanese Richard (di taglio industriale) che poi acquisterà la manifattura Ginori (di taglio artistico) e nascerà la famosa manifattura Richard-Ginori
L'idea è quella di ''un tempio dell'arte''