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GABRIELE D'ANNUNZIO 3 - Coggle Diagram
GABRIELE D'ANNUNZIO 3
Stile
Inoltre sono presente diverse scelte stilistiche che anticipano il Novecento, come l'utilizzo della strofa e dei versi liberi, le rime che non si ripetono con uno schema fisso, la scelta di isolare dei termini in un solo verso (parole verso).
La scelta dei termini inoltre è più che mai vasta, egli infatti utilizza arcaismi, tecnicismi, latinismi che elevano il linguaggio.
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Infine la grande importanza che il poeta dà alla musica, similmente a
Baudelaire, utilizza infatti molte figure del suono.
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Notturno
In questa situazione inizia a scrivere una serie di pensieri su delle strisce di carte, procurategli dalla figlia Renata.
Il titolo notturno deriva dal fatto che viene scritto in una delle fase più buie della sua vita, il poeta è profondamente sofferente, rassegnato e in declino, ha vissuto l'atroce esperienza della guerra e sperimentato il senso della morte.
A seguito di un incidente aereo D'Annunzio è costretto a stare immobile con gli occhi bendati per provare a salvare l'occhio sinistro.
Anche lo stile utilizzato è lugubre, spezzato, fatto mi molte interruzioni di punteggiatura, le frasi spesso sono ellittiche del verbo, come se il poeta stesse descrivendo tante impressioni una dietro l'altra.
TEMI
Il divo narcisista e il pubblico di massa D'Annunzio per primo riesce a intuire le potenzialità dei mezzi di comunicazione di massa e percepire
l'ingranaggi del sistema editoriale, è un grande conoscitore dei gusti e delle tendenze del mercato,
un grande persuasore;
grazie a queste sue capacita lancia ogni iniziativa con grande esibizionismo e con uno spirito pubblicitario e Imprenditoriale:
tramite scandali, gesti eclatanti trasgressioni promuove l'immagine di un genio che vive una vita inimitabile, superiore a quella di un gregge plebeo o borghese.
La sua risposta alla perdita d'identità dell'intellettuale, e la proposta della concezione della poesia come valore assoluto e del poeta come esteta raffinato, mentre superiore, vate acclamato:
il disadattamento degli altri letterati per lui diventa un disprezzo nei confronti dell'esistenza comune, in favore del culto di una bellezza mitica e accessibile a pochi.
Ha un atteggiamento nei confronti della massa ambiguo: da una parte disprezza tutto ciò che è inerente al volgo, quindi l'uguaglianza, la democrazia, i valori borghesi, dall'altra cerca consenso e favore anche da parte del popolo semplice.
Ciò però non si traduce nell'utilizzo di soluzioni espressive superficiali o di prodotti di basso consumo: egli cerca sempre il sublime, la seduzione del lettore, che deve rimanere ammaliato dal suo stile poliedrico;
nelle sue opere troviamo allusioni erudite, sottintesi mitologici,suggestioni e virtuosismi classicheggianti, volti sempre a meravigliare e esaltare il proprio talento,
divulgando un'idea di bellezza da contemplare e adorare.