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PERSIO - Coggle Diagram
PERSIO
VITA
Fu mandato a Roma nel 46 per completare la sua formazione in grammatica, retorica e filosofia.
A sedici anni divenne allievo del filosofo stoico Anneo Cornuto, liberto legato alla famiglia di Seneca.
Persio, nato a Volterra il 4 dicembre del 34 d.C. in una famiglia di rango equestre con legami con l’aristocrazia senatoria, perse il padre all’età di sei anni e crebbe in un ambiente familiare tutto al femminile.
In questo contesto conobbe Lucano, con cui strinse amicizia, e altri intellettuali dell’ambiente aristocratico romano, ostile al regime di Nerone.
Stringe un forte legame anche con Trasea Peto, altro esponente dello stoicismo, vittima dell’imperatore.
Persio condusse una vita appartata e rigorosa, lontano dalla mondanità corrotta, dedicandosi agli studi e scrivendo lentamente la sua opera principale, il Liber Saturarum.
Morì prematuramente nel 62 d.C., lasciando in eredità a Cornuto una preziosa biblioteca.
OPERA
Oltre a queste, restano un frammento di 14 versi in metro coliambico – probabilmente programmatico – e notizie di altri componimenti andati distrutti.
Il Liber è composto da sei satire in esametri di diversa estensione (dai 52 versi della quarta ai 191 della quinta), per un totale di 650 versi.
L’opera di Persio consiste principalmente in un unico libro di Satire, pubblicato postumo da Cesio Basso con la revisione di Cornuto.
Dal punto di vista formale, Persio si ispira ai modelli di Orazio, pur con uno spirito ben diverso: dove Orazio mostra ironia e complicità con il lettore, Persio adotta un tono rigoroso, severamente moraleggiante, in linea con i principi stoici.
La sua satira non si rivolge tanto ai singoli quanto alla società nel suo complesso, che giudica irrimediabilmente corrotta.
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la parola poetica ha il compito di suscitare repulsione per i vizi e provocare una presa di coscienza.
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1) Le satire presentano strutture dialogiche o epistolari e sono spesso costruite per giustapposizione di scene, con transizioni brusche e inattese .
STILE
Il linguaggio alterna termini colti a quelli volgari, tecnici o di ambito quotidiano, con un uso marcato del lessico medico per descrivere le malattie morali dell’uomo: ulcere, bile, gotta diventano metafore della degenerazione dell’anima.
Le espressioni sono scelte con cura per produrre effetti di spiazzamento e forza espressiva, in uno stile espressionistico e grottesco, pensato per un pubblico colto e raffinato.
Lo stile di Persio è volutamente arduo, oscuro, denso di costrutti inconsueti e immagini taglienti.
È un’opera che si distingue per originalità nella tradizione latina, con una voce poetica feroce e coerente con l’etica dello stoicismo.
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