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NATURALISMO - Coggle Diagram
NATURALISMO
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Il naturalismo, riprendendo il realismo, pone l'accento sulla rappresentazione della realtà, ma introduce un elemento fondamentale: la teoria dell'impersonalità.
A questi due autori, Balzac e Flaubert, si ispirerà la corrente del naturalismo, nata nella seconda metà dell'Ottocento, intorno al 1850, in Francia.
Questa teoria, presente anche in Flaubert e poi elaborata da Giovanni Verga in Italia, si basa sull'idea che l'autore debba restare completamente distaccato dalla narrazione.
Verga la definisce come il "diserbare" l'autore, ovvero eliminare ogni intervento personale, ogni giudizio o aggettivo che possa distorcere la rappresentazione.
I personaggi devono parlare direttamente e l'autore deve limitarsi a osservare, trattando la materia con distacco, come farebbe uno scienziato in laboratorio.
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La realtà viene analizzata in maniera oggettiva, attraverso lo studio delle cause che determinano i comportamenti umani.
Qui entra in gioco il concetto di determinismo: i
personaggi non agiscono in modo casuale, ma sono condizionati da fattori precisi , come il contesto storico, l'ereditarietà biologica e l'ambiente sociale.
A queste cause corrispondono conseguenze inevitabili, secondo un rapporto di causa-effetto tipico del determinismo.
Questi tre elementi sono fondamentali per comprendere le azioni e le scelte dei personaggi, che vengono visti come il risultato di cause ben definite.
Tra gli esponenti più importanti del naturalismo ci sono Émile Zola e i fratelli Edmond e Jules de Goncourt.
Zola, in particolare, è una figura centrale: scrive il celebre ciclo di romanzi I Rougon-Macquart, in cui analizza diverse classi sociali per metterne in luce i vizi e le contraddizioni.
Nel suo saggio Il romanzo sperimentale, Zola sottolinea come il metodo scientifico debba essere applicato anche alla letteratura: lo scrittore deve indagare la realtà senza farsi coinvolgere emotivamente, mantenendo un atteggiamento freddo e distaccato.
Tuttavia Lla, nonostante l'apparente impassibilità, molti dei romanzi naturalisti hanno una forte componente di denuncia sociale, mirano a portare alla luce le ingiustizie e la corruzione della società dell'epoca.
I fratelli Goncourt, invece, si soffermano sull'
introspezione psicologica dei personaggi, analizzando in profondità le loro emozioni ei loro pensieri.
Tra le loro opere più celebri c'è Germinie Lacerteux, un romanzo che ha per protagonista
una serva, figura che permette di esplorare la condizione delle classi sociali più umili.
Come nel caso di Zola, anche i loro romanzi diventano dei veri e propri documenti umani,
in cui la fredda rappresentazione della realtà si intreccia con una sottile critica sociale.
I naturalisti rappresentano le periferie delle grandi metropoli invece i idealismo rappresentano le periferie degli ambienti rurali, degrado disagio in ambe due .