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POSITIVISMO E DETERMINISMO2 - Coggle Diagram
POSITIVISMO E DETERMINISMO
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Queste nuove discipline porteranno a un cambiamento radicale nella comprensione del comportamento umano, segnando nascita delle scienze sociali moderne.
Secondo questa visione, la scienza ha la capacità di spiegare i fenomeni, dai più semplici ai più complessi, utilizzando come unico strumento d'indagine la ragione.
(Il positivismo è una corrente filosofica secondo cui tutto può essere interpretato attraverso la scienza, ritenendo che lo stadio più avanzato e perfetto della conoscenza sia stato raggiunto con l'industria e la scienza moderna.
Viene quindi esaltata la conoscenza scientifica e l'osservazione sperimentale come metodi fondamentali per comprendere la realtà.
A questa visione si associa il determinismo, un principio essenziale secondo cui l'essere umano è profondamente condizionato e influenzato dalle circostanze esterne.
Come suggerisce il termine stesso, l'ambiente in cui una persona vive, così come i fattori naturali e sociali, giocano un ruolo determinante nel plasmare il suo comportamento e il suo destino.
Questi principi del positivismo e del determinismo si collegano anche a diverse esigenze sociali ed economiche del periodo, rafforzandone la diffusione e l'applicazione.)
INTELLETTUALI
In questo momento, l'intellettuale non può limitarsi a vivere esclusivamente come scrittore.
Ad esempio, in Italia, molti hanno iniziato in questo modo, ma poi si sono trovati a lavorare nelle scuole o nelle università.
Non tutti, infatti, hanno avuto la fortuna di trovarsi in una condizione agiata come quella di Manzoni o Leopardi, che potevano permettersi di vivere esclusivamente della loro arte.
In pratica, quasi tutti trovano una fonte alternativa di guadagno per sostenersi economicamente.
Di conseguenza, molti si sono adattati a lavorare per i giornali, a insegnare nelle scuole o all'università, o a dedicarsi all'editoria.
Dal punto di vista linguistico, si assiste a un processo di unificazione.
LINGUA
Si cerca sempre di più di creare una lingua comune tra il Nord e il Sud del Paese.
Tuttavia, esiste un problema significativo: l'analfabetismo, particolarmente elevato nelle isole, dove persistono condizioni di arretratezza culturale, economica, sociale e infrastrutturale.
Queste difficoltà aggravano ulteriormente la situazione, rendendo complessa la diffusione dell'istruzione.
Con l'introduzione di riforme decise, si cerca di garantire il diritto all'istruzione e di rendere obbligatoria la frequenza scolastica, ad esempio, imponendo l'obbligo di frequentare le scuole elementari fino ai 9 anni.
L'obiettivo era garantire un minimo livello di alfabetizzazione.
Nonostante ciò, persistono notevoli difficoltà in alcune aree svantaggiate.
Per quanto riguarda la scelta della lingua da adottare, inizialmente si pensò di utilizzare quella proposta da Manzoni (lingua parlata dalle persone colte).
Tuttavia, questa decisione incontrò resistenze. A questo punto intervenne Ascoli, il quale criticò l'idea di imporre una lingua dall'alto, come quella manzoniana, e propose invece una sintesi tra lingua letteraria e lingua parlata.
Nonostante il dibattito, alla fine prevalse di fatto la soluzione manzoniana, cioè la lingua parlata dalle persone colte, che si impose come modello per la lingua media nazionale.