Città medievali: e la loro rinascita a partire dall’XI secolo, in seguito alla crisi del secolo precedente. Le città divennero centri attivi di commercio e si formarono lungo vie commerciali, fiumi e porti. Esse erano popolate da gruppi sociali diversi (nobili, artigiani, mercanti, contadini) e da immigrati provenienti dalle campagne.
Nacque una nuova classe sociale: la borghesia. Le città europee erano spesso indipendenti dal potere feudale. La vita urbana si organizzava attorno a piazze, palazzi e chiese, e si svilupparono nuove strutture politiche e architettoniche. Le famiglie nobili cercavano prestigio costruendo palazzi e cappelle, simbolo del loro potere.
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Le case degli artigiani erano piccole, con finestre rare e preziose. Le botteghe si trovavano al piano terra, le cucine sul retro. Le strade erano strette, tortuose e spesso sporche, piene di rifiuti e difficili da percorrere con carri. Gli incendi erano frequenti a causa della costruzione in legno.
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La vita era difficile, soprattutto per bambini e donne. I bambini morivano spesso prima dei cinque anni per alimentazione scarsa, malattie e mancanza di igiene. La mortalità infantile era molto alta.
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Nelle città medievali, le famiglie nobili costruivano torri per dimostrare potere e difendersi. Bologna, nel XIII secolo, ne contava un centinaio; Ascoli quasi duecento. Dante definì queste città come “selve turrite”. Alcune, come San Gimignano, conservano ancora molte torri.