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La pòlis arcaica (VIII-VI a.C.) - Coggle Diagram
La pòlis arcaica (VIII-VI a.C.)
Due forze contrapposte costantemente in conciliazione nella vita politica
solidarietà
unità del corpo cittadino
conflitto
contrapposizione tra cittadini
Non esisteva una figura di comando indiscussa né organizzazione dello stato, niente partiti, magistrature o forze dell'ordine. Ogni contrasto diveniva una sorta di guerra civile (
stàsis
), era responsabilità dei cittadini evitarla.
le cause di instabilità erano molteplici:
faide tra nobili e le loro
eterìe
(amici e parenti)
la
pòlemos
, guerra esterna contro altre città o barbari, non una minaccia quanto la
stàsis
.
contrasti interni alle famiglie nobiliari
scontri tra aristocrazia e
dèmos
, i nobili volevano monopolizzare la carica di
arconte
(guida), loro amministravano la giustizia e governava la città. Il
dèmos
poteva partecipare solo all'assemblea, che in età arcaica aveva poteri ridotti. Gli aristocratici possedevano la maggiorare delle terre, i contadini spesso cadevano in schiavitù mentre i più agiati potevano diventare artigiani e mercanti.
eventualmente si sono imposte figure di
Tiranni
come Pipistrato ad Atene, questi sono i Signori della città che ottengono spesso il potere con la forza. Non sempre i Tiranni portano male alla città: Duravano in media al massimo 2 o 3 generazioni e causavano un indebolimento aristocratico visto l'appoggio del
dèmos
.
Pittaco a Mitilene (esempio di Tiranno scelto e nominato dal popolo)
Policrate a Samo (la rese una grande potenza marittima)
Cipselo a Corinto (impulso alla potenza marittima e commerciale)
Dal VII secolo in poi le polis cominciano a dotarsi di leggi scritte (
nòmoi
).
L'amministrazione della giustizia passa al controllo collettivo. I più antichi provengono da Creta e dalle colonie in occidente. Nella Grecia continentale le più antiche provengono da Sparta (Licurgo) e Atene (Dracone e Solone). Le prime leggi riguardavano questioni economiche concrete e il diritto penale.
isonomia
(leggi uguali per tutti)
eunomia
(creare un governo stabile)
autonomia
(indipendenza della
pòlis
e cittadino)