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Capitolo 7: il business della realtà - Coggle Diagram
Capitolo 7: il business della realtà
L’imperativo della previsione
prevedere con certezza i comportamenti futuri. Questo non è un desiderio astratto, ma un imperativo economico che determina il successo nei nuovi mercati del comportamento.
In passato bastava accumulare grandi quantità di dati (economie di scala). Ora questo non basta più:
diversificare i dati raccolti (economie di scopo): dai dati digitali si passa ai dati del mondo reale, cioè ai comportamenti quotidiani, alle emozioni, ai gesti, ai luoghi.
intervenire direttamente nel comportamento per renderlo più prevedibile (economie d’azione): manipolare l’utente per fargli fare ciò che ci si aspetta.
storia della telemetria
usata inizialmente per monitorare gli animali liberi con strumenti che non interferivano con il loro comportamento.
la misurazione invisibile e continua permetteva di raccogliere dati veri, spontanei, “nella natura selvaggia”. In più, progettò anche tecniche per modificare il comportamento a distanza.
Questa idea – osservare e influenzare in modo invisibile – è diventata il cuore tecnologico del capitalismo della sorveglianza.
Oggi, tramite dispositivi indossabili, sensori ambientali e tecnologie biometriche, ogni aspetto della vita può essere tracciato. E ogni tracciamento diventa un dato predittivo.
Il lavoro del professor Joseph Paradiso al MIT Media Lab
ambiente digitale pervasivo: il mondo fisico diventa una realtà sensoriale aumentata e navigabile come un sito web.
Paradiso sogna una onniscienza digitale: un sistema che vede e sente tutto. Ma non considera che queste tecnologie saranno usate dalle grandi piattaforme per arricchirsi, non per il bene comune.
La visione scientifica diventa un mezzo per la sorveglianza.
La realpolitik del capitalismo della sorveglianza
Con lo Stato assente, sono le grandi aziende a prendere il controllo della ricerca e della tecnologia.
liquefazione del mondo fisico”: ogni oggetto, essere umano o situazione viene trasformato in dati, resi scambiabili e vendibili come merci.
l'onniscienza digitale è ostacolata dal fatto che gran
parte dei dati raccolti dalle aziende sono "non strutturati", cosa che li rende difficili da codificare e “datificare”.
Che cosa possiamo fare di questi dati [non strutturati] per diventare più efficienti, per ottimizzare il nostro lavoro vendendo nuovi prodotti o servizi, o per creare nuovi prodotti per i clienti?
I dati non strutturati non possono fondersi e fluire con i nuovi circuiti di beni liquefatti scambiati sul mercato. Sono un ostacolo
termine dichiarativo in grado di dare un nome al problema e al tempo stesso di giustificarne le soluzioni: dark data.
Visto che l'apparato delle cose interconnesse è pensato per essere tutto, ogni comportamento di un essere umano o di una cosa assente da questo tentativo di inclusione universale è dark: minaccioso, selvaggio, ribelle, criminale, fuori controllo.
Chi cerca di fare soldi con la sorveglianza, vede i dark data come una parte remunerativa e indispensabile del puzzle
Ogni giorno viene creato un preciso ammontare di dati, gran parte del quale va sprecato, se non viene utilizzato. Questi cosiddetti dark data rappresentano un'opportunità fenomenale
Il capitalismo della sorveglianza ha bisogno di includere tutto nei suoi circuiti, perché ciò che non è codificato sfugge al controllo.
Ogni comportamento, emozione, pensiero diventa materia prima. Tutto è standardizzato, navigabile, vendibile.
il caso delle assicurazioni
Gli assicuratori usano sensori per monitorare lo stile di guida: velocità, frenate, accelerazioni, percorsi.
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Il non-contratto: automatizzare la disciplina
Zuboff chiama non-contratto il nuovo regime automatizzato in cui: non si negozia, non si discute, non si partecipa.
Il comportamento viene monitorato e corretto automaticamente, senza che l’individuo lo sappia o possa intervenire. Il non-contratto elimina il contratto sociale: niente più fiducia, mediazione, comprensione reciproca.
Non è una relazione tra parti, ma un'esecuzione unilaterale automatizzata
Sostituisce la solidarietà umana con processi automatici e coercitivi
De-socializza il contratto: elimina promesse, fiducia, dialogo, risoluzione condivisa
Obiettivo: ottenere prodotti predittivi più remunerativi, che generano rendite garantite
Inevitabilismo
è la narrazione dominante tra i sostenitori del sistema
Tra i leader high-tech, gli esponenti della letteratura specializzata e gli esperti del settore sembra esserci un consenso unanime sul fatto che in un futuro molto prossimo tutto sarà connesso, conoscibile e processabile:
La concezione di "onniscienza digitale" di Paradiso viene data per scontata, e non viene messa in relazione alla politica, al potere, ai mercati o ai governi.
abbiamo accettato di "adeguarci" a uno schema di "deriva" tecnologica, definita come "l'accumulo di conseguenze inattese".
Accettiamo che la tecnologia non debba essere ostacolata per il bene della società, e in tal modo ci arrendiamo al determinismo tecnologico.
L'inevitabilismo presenta come un progresso l'apparato dell'ubiquità, ma nasconde la realpolitik del capitalismo della sorveglianza che opera dietro le quinte.
l'inevitabilismo distoglie l'attenzione dalle ambizioni di un ordine economico in ascesa che spinge per un progetto di sorveglianza che necessita di un appropriazione ancora piu spinta dei nostri comportamenti
Il capitalismo della sorveglianza non è un destino: è una creazione umana. È stato voluto, costruito, promosso. E può essere cambiato.
Il campo di battaglia: la città
La città diventa il luogo dove si realizza l’intero disegno del capitalismo della sorveglianza.
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