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CRITICA DELLA RAGION PRATICA - Coggle Diagram
CRITICA DELLA RAGION PRATICA
si chiede il principio che può
stare alla base dell’etica e della morale
LEGGE MORALE
questo ruolo lo può svolgere
l’imperativo categorico
3 formule
sottoporre l’azione al test di universalità
si chiede se tutti farebbero
una quella determinata azione
autilitaristica che impone di trattare
il prossimo come noi vorremmo essere trattati
autonomia che prevede che noi
possiamo darci in autonomia le leggi morali
è universale e deontologico
I POSTULATI ETICI
sono
esigenze interne della morale
affermano
l’immortalità dell’anima
la possibilità di disporre di un tempo infinito in cui progredire verso la perfezione morale (santità)
l’esistenza di Dio
l’esistenza di una volontà santa e onnipotente che faccia coincidere virtù e felicità
la libertà
la condizione stessa dell’etica
prescrivendo il dovere presuppone che si possa agire in conformità a esso («devi, dunque puoi»)
I PRINCIPI PRATICI
massime
prescrizioni di
carattere soggettivo
imperativi
prescrizioni di
carattere oggettivo
un unico imperativo categorico
è universale e incondizionato
ha la forma DEVI
diversi imperativi ipotetici
hanno forma
"se vuoi...allora devi..."
sono particolari
e contingenti