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Economia Aziendale, COSTI, IMPRESA, L'EQUILIBRIO FINANZIARIO,…
Economia Aziendale
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AZIENDA E AMBIENTE - complesso e dinamico, in continua relazione con esso, contesto in cui si muove fatto da circostanze individuabili
AMBIENTE GENERALE , input necessari per l'output, influenzato da vincoli e opportunità, tutti i rapporti con l'esterno :deciduous_tree: (l'impresa ha scarse possibilità di modificarlo)
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AMBIENTE COMPETITIVO , settore e confini dell'azienda influenzato dalle 5 FORZE DI PORTER
-concorrenti diretti (rivalità)
-clienti e fornitori (potere contrattuale)
-prodotti sostitutivi (unicità)
-potenziali concorrenti (barriere)
l'instabilità fa misurare l'impresa in modo strategico provando ad anticipare i cambiamenti tramite l'innovazione (marginale o radicale), si rischia altrimenti l'obsolescenza (superamento della produzione)
Rischi Specifici
Rischio di Credito -> non ottenere finanziamento
Rischio di Tasso -> rialzo dei tassi
Rischio Operativo -> nessuno disposto ad acquistare
Rischio Tecnologico -> superamento della tecnologia
Rischio Finanziario -> non onorare dei debiti
Rischio di Cambio -> rapporti con diverse monete
interagiscono gli uni con gli altri creando il rischio economico generale o rischio d'impresa
COSTI
VARIABILI
PROGRESSIVI (Y = ax²) il costo varia all'aumentare del volume di produzione (es. manodopera straordinaria)
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DEGRESSIVI (Y = a√x) il costo varia meno proporzionalmente all'aumentare/diminuire del volume di produzione (es. economie di scala)
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PROPORZIONALI (Y = ax) il costo varia proporzionalmente all'incremento o alla diminuzione del volume di produzione (es.manodopera diretta, materie)
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FISSI (Y= B) non variano al variare del volume ma entro il limite della massima capacità di produzione, B = livello del costo fisso, all'incremento di costo e volume abbiamo un "gradino"
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COSTI SEMIFISSI variano a scatti al variare del volume di produzione nella massima capacità produttiva
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SOMMA COSTI FISSI E VARIABILI (ha origine nei costi fissi, la curva si approssima con una retta la cui pendenza corrisponde al Costo Variabile Unitario)
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BREAK EVEN POINT (BEP)
è il punto in cui si realizza l'equilibrio economico (ricavi=costi), target minimo da raggiungere per coprire i costi sostenuti
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- quantità di pareggio = pu x q = CFT + (cvu x q) BEP -> Q = CFT / pu - cvu
- fatturato di pareggio = CFT / 1 - (cvu / pu)
F = q x pu
- utile desiderato -> Q = CFT + U / pu - cvu
CONFIGURAZIONI DI COSTO
- "Costi Speciali" (DIRETTI)
sono la misurazione oggettiva del fattore consumato per un'unità di prodotto
[ FP impiegato x costo unitario del FP]
- "Costi Comuni" (INDIRETTI)
il FP partecipa a più produzioni e quindi non è possibile determinare la quantità usata per un'unità singola, bisogna trovare una "base di ripartizione" per stimare il fattore produttivo comune
Con più costi comuni la ripartizione può essere fatta su base unica (semplificazione) o su base multipla (precisione)
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SEMIVARIABILI (Y = ax + b)
partono da un livello fisso e poi variano al variare del volume della produzione (es.canone periodico..)
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IMPRESA
CAPITALE FINANZIARIO
tutti i fattori che servono per la realizzazione economica, consente di poter investire nella produzione
INVESTIMENTI
CAPITALE FISSO - base della struttura produttiva = immobilizzazioni materiali (terreno, impianti) o immateriali (partecipazioni, brevetti)
CAPITALE CIRCOLANTE - riconducibili all'attività quotidiana del ciclo operativo (scorte, crediti, cassa, depositi)
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- Qualitativamente = capitale investito
- Quantitativamente = ATTIVITA'
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FINANZIAMENTI
fonti di approvvigionamento per investire, da considerare natura e durata del vincolo
PROPRI - CAPITALE DI RISCHIO
provengono dal SE ampio, non devono essere rimborsati (rischio d'impresa), soggetti al vincolo del pieno rischio (remunerazione non garantita)
presenti in tutte le imprese, si distingue tra "capitale sociale" e "fondi di riserva"
DI TERZI - CAPITALE DI CREDITO
- diretto = debiti di finanziamento
(es. prestiti, TFR..)
- indiretto = debiti di funzionamento (es. pagamento dilazionato..)
devono essere rimborsati, remunerazione tramite interessi, soggetti al vincolo del rischio limitato
- Qualitativamente = capitale raccolto
- Quantitativamente = PASSIVITA'
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N.B. = SE TUTTI I FINANZIAMENTI VENGONO INVESTITI
IL VALORE DEGLI INVESTIMENTI DEVE ESSERE SEMPRE UGUALE A QUELLO DEI FINANZIAMENTI
CAPITALE INTELLETTUALE
insieme di skills, relazioni, idee.. riconducibili ad esperienze e competenze operative
CAPITALE UMANO
- lavoro imprenditoriale = SE decide cosa (prodotto), per chi (mercato) e come (tecnologia) produrre
- lavoro attuativo = soggetti dipendenti dal SG, fattore umano e risorse produttive
CAPITALE RELAZIONALE - complesso delle relazioni con dipendenti, fornitori, clienti.. tutti i rapporti che sul mercato danno notorietà e affidabilità (intangibili)
CAPITALE STRUTTURALE - conoscenza accumulata tra le interazioni fra capitale umano + capitale relazionale + capitale finanziario
OPERAZIONI DI GESTIONE
complesso di operazioni volute compiute dal fattore umano sul capitale, i fenomeni casuali sono accadimenti
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FASI DELLA GESTIONE
1) PROVVISTA - acquisto di fattori produttivi materiali o immateriali, con fecondità semplice o ripetuta
2) TRASFORMAZIONE - assemblaggio dei fattori produttivi attraverso produzione diretta/indiretta, utilità potenziale
3) SCAMBIO - cessione al mercato a titolo oneroso, diventa utilità reale
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SISTEMA AZIENDALE
"socio-tecnico" (intellettuale + finanziario), divisa in aree funzionali:
- area operativo-caratteristiche -> "nucleo", funzioni fondamentali come produzione, approvvigionamenti, marketing, ricerca e sviluppo.
- aree ausiliarie -> "supporto", finanza e personale
- aree informazione e controllo -> idee, strategie, verifica, sistema informativo
alla base vi è coordinazione che da valore ai singoli elementi, creando una dimensione intangibile di connectivity capital
Formula Imprenditoriale = ricetta come combinazione di elementi: mercati o sistemi, prodotti o sistemi prodotti, struttura dell'azienda, proposta progettuale (valori guida), stakeholdersDimensioni della formula:
- Arena Competitiva
- Arena Sociale
L'EQUILIBRIO FINANZIARIO
relazioni tra flussi monetari in uscita e in entrata derivanti dalle operazioni di gestione, raggiunto quando soddisfa il FF
FABBISOGNO FINANZIARIO.
la necessità di coprire il dis-allineamento temporale delle uscite che precedono le entrate nel processo di investimento, è la massa di investimenti in attesa di realizzazione (ritorno monetario)
costante e variabile
1) INVESTIMENTI DURATURI -> ciclo di ritorno in forma liquida, ultra annuale, carattere indiretto, ritorno a lungo termine
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2) INVESTIMENTI A RAPIDO GIRO -> ciclo di ritorno a breve termine, si riformano continuamente, capitale circolante
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3) INVESTIMENTI A BREVE IN SENSO STRETTO -> non si riformano continuamente, non hanno la ciclicità tipica, disponibilità liquide o speculative
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va cercato attraverso
- capitale di rischio
- capitale di credito
tramite l'indebitamento il SE rischia di meno e non rinuncia ai dividendi, gli investimenti accrescono la capacità produttiva dell'impresa e il suo reddito operativo
LEVA FINANZIARIA
ogni volta che il rendimento operativo degli investimenti ROI = REDDITO OPERATIVO / INVESTIMENTI è maggiore del costo del denaro ROD = ONERI FINANZIARI / DEBITO conviene il debito, aumentando l'onerosità del debito conviene il capitale proprio
AUTOFINANZIAMENTO
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- Vantaggi -> niente interessi passivi = no costi di esercizio, no debiti, no vincoli di ricerca dei finanziamenti
- Limiti -> non sopperisce il fabbisogno da solo, presuppone gestione in utile, comporta la rinuncia dei soci agli utili
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