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INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO - Coggle Diagram
INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO
condizione frequente nei mesi invernali, legata a situazioni in cui
avviene una combustione incompleta in ambiente poco ventilati
( incendi, stufe a legna, carbone, kerosene o impianti di riscaldamento mai funzionanti )
Il CO si forma
durante la combustione di materiali organici
(legna, carbone, carburanti)
in carenza di ossigeno
Ambienti chiusi o mal aerati,
l’ossigeno si consuma rapidamente → la combustione diventa incompleta → si produce CO anziché CO₂
tossico perchè il
CO entra nei polmoni e passa nel sangue
, dove si
lega con affinità altissima
(220 volte quella dell’ossigeno)
all’emoglobina (Hb)
, formando
carbossiemoglobina
(COHb). Questo legame:
Blocca l’emoglobina
→ non può più legare ossigeno e non può essere trasportato nel sangue
Riduce il trasporto di O₂ ai tessuti
→ si crea ipossia tissutale, anche se la pO₂ è normale
si
dosa la carbossiemoglobina
(COHb) nel sangue (anche da emogas venoso) --> valori elevati
indicano intossicazione e maggiore rischio di danni cerebrali e morte
il CO viene eliminato
attraverso la respirazione attiva
--> trattamento consiste nell'
ossigeno-terapia ad alti flussi o in camera iperbolica
in casi gravi per
accelerare il distacco del CO dall'emoglobina e ripristinare trasporto O2
EMIVITA CO
in aria ambiente
:
6 ore
→ il corpo elimina lentamente il CO solo con la normale respirazione
con ossigeno al 100%
(maschera con reservoir):
1 ora
→ acceleriamo la rimozione del CO
con ossigenoterapia iperbarica
(3 ATA):
25 minuti
→ rimozione rapidissima, usata nei casi gravi ( alla fine seduta dovrebbe arrivare a 0 visto che sedute durano circa 60/90min)
esempio:
se arrivi in ps con il 10% di COHb
dopo
1 ora di O2 al 100%
--> scende a
5%
dopo
seduta camera iperbolica
( 60/90min ) --> può arrivare a
0%
CO compromette gravemente il trasporto e l'uso dell'ossigeno
--> l'emanazione dipende da quanto
O2 puro
viene somministrato ( + ne dai, + velocemente si pulisce il sangue )
Visto che CO riduce l'ossigenazione dei tessuti
può causare tossicità
:
RESPIORATORI: dispnea, acidosi
GASTROINTESTINALI: nausea, vomito
CARDIACI: ischemia, aritmie
EPATORENALI: sofferenza multiorgano nei casi prolungati
NEUROLOGICI: cefalea, confusione, coma
segni e sintomi
ASPECIFICI
-->
cefalea, confusione, nausea
, vomito ( diagnosi differenziale intossicazione alimentare, s.influenzale ) = si sospetta
se anche le persone che sono con lei hanno stessi sintomi
CARDIOVASCOLARI
--> ischemia miocardica, aritmie
NEUROLOGICI
--> agitazione, latergia, lipotimia, confusione, coma, " sindrome post intervallare ", cute rossi ciliegia?
cosa da fare anamnesi:
chiedere se c’era fonte di CO
(es. camini accesi, caldaia, impianti a gas, …). È importante farci caso, l’anamnesi in questo caso “Familiare” non è da sottovalutare soprattutto magari in
famiglie con certe usanze
(bracieri in casa etc)
punti importanti
ESAMI DIAGNOSTICI
ECG
--> individuare segni di ischemia o danno cardiaco precoce,
dato che il cuore è uno degli organi più sensibili all’ipossia
CPK ( creatinchinasi )
--> dosano gli isoenzimi muscolari e cardiaci (es. CPK-MB) per
valutare eventuali danni da ipossia ai muscoli scheletrici e al cuore
Carbossiemoglobina ( HbCO )
--> l’emoglobina legata al CO, che non può trasportare ossigeno
valori normali:
1-1,5% nella popolazione generale, fino a 7-10% nei fumatori ( non è mai 0, perché c'è minima esposizione ambientale )
TC/RMN encefalo
--> possono essere usate se
si sospettano danni cerebrali da ipossia
( se ci sono alterazioni stato coscienza )
TERAPIA DELL'INTOSSICAZIONE
1. Allontanamento dalla fonte
--> mettere in sicurezza il paziente e chi presta soccorso
2. Ossigeno normobarico al 100%
--> somm con
maschera a reservoir
(alti flussi, almeno 10 L/min)
aiuta a:
Spiazzare il CO dall'emoglobina
( riducendo HbCO )
Aumentare l'ossigeno disciolto nel sangue
( utile perchè il CO blocca il trasporto da parte dell'Hb )
3. Ossigeno iperbolico ( OTI
) --> somm di ossigeno
a pressione superiore a quella atmosferica
(es. 2 atmosfere assolute)
vantaggi
aumenta l'O2 disciolto plasmatico
migliora la
disponibilità immediata di ossigeno ai tessuti
riduce il tempo di dimezzamento
dell’HbCO
svantaggi
non tutti i trial clinici hanno dimostrato chiari benefici
ci sono differenze su quali pazienti trattare, quanti trattamenti fare, e quando iniziare la terapia
QUANDO si usa?
quando
HbCO > 20-25%
Presenza di
segni neurologici o cardiaci importanti
(perdita di coscienza, convulsioni, ischemia miocardica, etc.)