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Cap 8 e 9 - Curva di Phillips, Legge di Okun, tasso naturale di…
Cap 8 e 9 - Curva di Phillips, Legge di Okun, tasso naturale di disoccupaione e inflazione
Da dove arriva
- Lavoro di Phillips su UK tra 1861 e 1957, poi ripreso da Samuelson e Solow per USA tra 1900 e 1960
- Sembra mostrare rapporto inversamente proporzionale tra inflazione e occupazione
- Rapporto tra queste due variabili si ruppe con stagflazione anni 70 e nuovamente con Covid.
Conclusione di Blanchard
- C'è rapporto tra disoccupazione e inflazione ma bisogna analizzare bene le variabili e complessità
Alcune premesse
- Un aumento delle inflazione attesa porterà ad un aumento delle inflazione effettiva
- Data l'inflazione attesa e il tasso di disoccupazione, un aumento del markup porterà su l'inflazione
- Data l'inflazione attesa, una diminuzione della disoccupazione porterà un aumento dell'inflazione
Curva di Phillips originale 1960-1969
- Nei primi anni dopo lo studio la relazione sembra tenere: disoccupazione giù da 6,8% a 3,4% mentre inflazione su da 1 a 5,5%
- Dopo il 1970 invece relazione si perse.
Motivazioni:
1 - Perdita ancoraggio su aspettative inflazione --> aspettativa di inflazione sempre maggiore invece che costante
2 - Shock dal lato dell'offerta
Curva di Phillips accellerata
- Così denominata la Curva di Phillips in cui non vi è un semplice tradeoff tra inflazione e disoccupazione ma dove invece un basso tasso di disoccupazione porta a inflazione sempre crescente (Anni '70)
- Fondmentalmente nella curva originale vi è aspettativa di inflazione 0 mentre in quella accellerata ci si aspetta inflazione = ad anno prima
Ritorno alla curva di Phillips originale
- Dalla fine degli anni 90 e in particolare dal 2012 la FED ha adottato obiettivo del 2% annuo di inflazione
- Ciò ha abbassato le aspettative di inflazione ancorandole nuovamente e rendendo nuovamente efficace la curva originale.
- Relazione si è nuovamente persa con la Crisi Covid
Gli shock dal lato dell'offerta
- Tipicamente dovuti a input non legati al lavoro
- Nei '70 ciò fu causato da formazione OPEC con aumento 5x prezzo petrolio
- Crisi Covid con importante aumento materie prime
La crisi inflazionistica del Covid
- Causata da vari fattori
1 - Politiche espansionistiche in risposta ai lockdown (15% PIL in USA tra Trump I e Biden)
2 - Domanda repressa dei consumatori
.
- A questo punto esperti si aspettavano o impatto inflazione limitato oppure forte impatto tramite aspettative e bassa disoccupazione. In realtà meccanismo di trasmissione è stato
.
3 - Aumento dei prezzi dati i salari (aumento del markup): Ripresa economica e guerra in Ucraina hanno causato forte aumento costo energia
4 - Interruzione catene di approvvigionamento, carenze di input fondamentali (chip) che hanno portato a forti aumenti ad esempio nel settore automobilistico
Le aspettative di ancoraggio
- A differenza dei '70 però in questo caso le prospettive di inflazione non sono cambiare
- Come mai? ancora una volta siamo portati a pensare che la credibilità delle BC abbia giocato un ruolo
- Ciononostante con tasso di disoccupazione molto basso è ragionevole attendersi che la FED cerchi di rallentare la produzione in modo da raffreddare il mercato del lavoro
Cosa succede in caso di inflazione molto alta?
- In quel caso cambiano anche le aspettative, il modo di comportarsi di lavoratori e imprese
- Se inflazione media intorno al 30% variabilità molto alta e salari molto sensibili
- Dunque salari nominali molto variabili e meccanismi quali indicizzazione all'inflazione
- Con indicizzazione, risposta disoccupazione a inflazione molto più marcata, fino a che diventa talmente ampia che la relazione tra inflazione e disoccupazione scompare del tutto
E in caso di deflazione?
- Anche qui rapporto scompare: vi è illusione monetaria e rigidità nominale dei salari, per cui anche in caso di deflazione salari rimangono rigidi portando potenzialmente a spinte inflazionistiche
Output gap
- Differenza tra produzione potenziale e produzione attuale effettiva
Legge di Okun nel tempo
- Mettendo insieme i dati tra produzione e disoccupazione tra il 1960 e il 2022 in USA vediamo che vi sembra essere relazione empirica
- Se crescita almeno del 3% annuale allora disoccupazione non aumenta (sembra tanto ma bisogna considerare il tasso di crescita delle forze di lavoro)
- Un tasso di crescita della produzione del 1% in più riduce la disoccupazione solo dello 0,47% e l'occupazione del + 0,63%--> In alcuni reparti (contabilità) non serve + gente, in altri casi aziende cautelose per costo formazione, alcuni dei nuovi lavoratori erano inattivi prima
- Differenze tra paesi: il risultato è un coefficiente di variazione della disoccupazione rispetto a variazioni del tasso di occupazione: coefficiente di Okun --> esso differisce tra paese e paese, ad esempio in JAP e ITA è solo dello 0,1
Neutralità della moneta
- Nel medio periodo, le variabili reali (produzione, disoccupazione, tasso di interesse reale) sono indipendenti dalla politica monetaria.
- Le sole variabili determinate da questa politica sono il tasso di inflazione e il tasso di interesse nominale
- Nel medio periodo un tasso di crescita della moneta più elevato porta solo a + inflazione e a tassi di interesse nominali più elevati
- Il fatto che la politica monetaria non influisca sulle variabili reali nel medio periodo viene definito neutralità della moneta
Complicazioni
Ovvero come mai le BC non riescono facilmente a raggiungere l'equilibrio di medio periodo?
Incertezza
- Difficile per BC conoscere livello produzione potenziale e dunque quanto economia sia lontana da quel livello
- Se aspettative ancorate, la deviazione dell'inflazione dal target fornisce segnale su output gap, ma quel segnale è meno chiaro dell'equazione usata in teoria
- Inoltre tempo perchè economia risponda
- Esempio: FED a fine 2022 ha alzato tassi durante l'anno ma tasso di disoccupazione è addirittura calato. Ultimi dati danno inflazione in lieve calo e disoccupazione in lieve aumento (3,3% e 4,2%) quindi politiche restrittive (forse) stanno avendo effetto
-
Disancoraggio
- Contrariamente all'incertezza, che suggerisce cautela nel procedere, il disancoraggio dovrebbe spiingere la BC adagire velocemente prima che prospettive su inflazione si disancorino
- Perciò BC è molto attenta a credibilità e a equilibrio nelle decisioni
E in caso di shock dell'offerta?
- Cosa succede se shock dell'offerta (aumento del markup) causano balzi inflazionistici?
- BC può sperare di non fare nulla, mantenere produzione a livello attuale e aspettare che prezzi tornino in ordine, rischiando però disancoraggio e incertezza
Gli shock degli anni 70 e 2000
- I dati suggeriscono un effetto molto pi limitato degli aumenti del petrolio nei 2000 rispetto ai 70, come mai?
1 - Anni 70 dovuti a shock di offerta causa OPEC e stop export iraniano, 2000 causati invece da forte domanda e + lenti, permettendo aggiustamento + facile salari
2- Allo stesso tempo (e qua Blanchard si contraddice un po') negli anni 70 l'indicizzazione era più presente e potrebbe aver portato ad una spirale, mentre nel 2000 vi furono riduzioni nei real wages
3 - Shock anni 70 legato a maggiore dipendenza dal petrolio mediorientale e ad aumento altre materie prime
4 - Maggiore credibilità della FED
E in caso di spirali deflazionistiche?
- Come detto in passato, se si raggiunge zero lower bound si rischia spirale deflazionistica (Grande depressione o Giappone da anni 80/90 in poi) mentre non è successa dopo 2008 anche se inflazione comunque basse e zero lower bound
La risposta di politica monetaria
- In questi casi si potrebbe unire un consolidamente fiscale ad un espansione monetaria, che però non è sempre possibile (Post 2008 EU) (Si invece USA anni 90) in questo modo si favorirebbe l'investimento nel medio periodo
CONCLUSIONI
- Effetti di shock o cambiamenti nella politica economica sono diversi nel breve e medio periodo
- Se siete preoccupati per produzione e investimento nel breve allora meglio non eseguire consolidamento fiscale
- Se invece ci concentriamo sul lungo periodo, il consolidamento fiscale potrebbe favorire l'investimento e quindi (con accumulo di capitale) la produzione
- Tutto ciò dipende anche da quanto veloce è processo di aggiustamento
Shock e meccanismi di propagazione
- Da qua deriviamo schema per pensare a fluttuazioni della produzione (ciclo economico)
- Economia costantemente colpita da shock come variazioni aspettative, investimento, premio di rischio, prezzo dell'energia e così via
- Oppure cambiamenti poltiche economiche (imposte, investimenti infrastrutt, BC e inflazione, guerra commerciale)
- Ogni shock ha effetti su produzione e componenti --> meccanismo di propagazione
- Ogni crisi da anni 70 in poi causata da miccia e poi propagazione
- Serve dunque intervento attivo politica economica? BLANCHARD DICE SI