Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI CAP. 2-3 - Coggle Diagram
PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI CAP. 2-3
CAP.2: CONOSCERE E ORGANIZZARE
ORGANIZZAZIONE
SEQUENZA DI AZIONI: di attività eseguite da uno o più persone che producono un certo risultato.
ORGANIZZAZIONE: molteplicità di persone che, impiegando strumenti e risorse, agiscono per perseguire uno o più scopi. Ne deriva che è sia:
CORSO DI DECISIONI E AZIONI: fluisce nel tempo e in ogni momento è sempre altro rispetto a quello che era prima. È un divenire continuo
Riguarda i DIVERSI LIVELLI DI ANALISI dello stesso flusso di eventi che si distinguono in base al GRADO DI CONSAPEVOLEZZA raggiunto deli eventi e delle persone coinvolte
PROCESSO: nel fluire perenne ci sono delle costanti (persone, edifici) che ci permettono di cogliere regolarità e ricorrenze. Processi ricorrenti e relativamente stabili facilitano a gruppi e organizzazioni l’assolvimento del proprio compito.
La lettura del processo assume che all’interno degli eventi ci sia:
REGOLARITÀ: regole dell’organizzazione, attrezzature ecc.
INTENZIONALITÀ: capacità da parte dei soggetti di scegliere, decidere risolvere problemi ecc.
RISULTATO del CORSO DI DECISIONI E AZIONI i è anche generato dalle INTENZIONI DEL SINGOLO, cioè dalle numerose interpretazioni in prima persona (dall’interno) di quanto accade.
1 more item...
PROCESSO= è un CORSO D'AZIONI ORDINATO
STRUTTURA DELL'ORGANIZZAZIONE (CORSO D'AZIONE e PROCESSO) consiste in quegli aspetti del modello di comportamento esistente nell’organizzazione che sono relativamente stabili e cambiano solo lentamente.
ORGANIZZAZIONE caratterizzata da LIMITI DELLA RAZIONALITÀ= elementi della situazione che dovrebbero essere e che sono presi come dati strategici e che il calcolo razionale, non riesce a considerare. Se non vi fossero i limiti di razionalità non potrebbe esserci una struttura stabile e permanente.
ELEMENTI DELLA RAZIONALITÀ LIMITATA che permettono una PERMANENZA della STRUTTURA sono:
GERARCHIA: facilita il controllo e permette di rompere in più stadi la strategia, trasformando obiettivi generali e non operativi, in obiettivi operativi;
ROUTINE: racchiudono problemi già risolti e il ricorso ad esse permette sia di semplificare l’analisi strategia, sia di rendere l’esecuzione più rapida;
SCOMPOSIZIONE DEI COMPITI: le competenze umane sono circoscritte e specializzate. Essa distingue i criteri di divisione sociale del lavoro, per cui un compito frazionato in elementi semplici può venire più facilmente tradotto in routine o controllato.
4 MODELLI FORMALI ORGANIZZAZIONE:
FUNZIONALE: descrive una grande azienda articolata per competenze o direzioni, appunto le
funzioni (amministrazione, produzione, personale ecc);
DIVISIONALE: e attività della grande azienda sono prima separate per linee di prodotto o
unità di bussiness e ognuna di queste verrà articolata in funzioni (es. nella Fiat si distinguerà tra veicoli industriali, macchine movimento
terra ecc)
MATRICE: Combina la divisione verticale ed alla funzionalità, utilizza il criterio di aggregazione orizzontale (es. la Fiat comprende anche Lancia e Alfa Romeo con diverse
responsabilità);
RETE: Modello complesso in cui diverse aziende collaborano per un prodotto finale.
STATO DI FATTO: generato dalla disposizione delle parti nell’insieme che le comprende.