Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
2/3 lezione 17/04- 23/04 - Coggle Diagram
2/3 lezione 17/04- 23/04
concetto d'INTERLINGUA : elementi che ne determinano un forte movimento:
- l'individuo che sta apprendendo una lingua bersaglio, mantiene delle determinate caratteristiche della lingua madre (es. mantenimento dell'uso degli articoli). Tuttavia questo può portare all'introduzione di elementi creativi e innovativi
N. B glodidattica (larry selinker un glottodidatta elaberò la teoria dell'interlingua a metà del secolo scorso. Secondo lui l'interlingua è un sistema di lingue autonomo con una sua logica, infatti il sistema di veicolazione del messaggio è diverso da quello del nativo.
Un tratto dell'interlingua è un processo in movimento così come lo è l'apprendimento. In questo processo un ruolo chiave è ricoperto dall' errore. L'errore è qualcosa di necessario
-
Le quattro abilità linguistiche fondamentali (ebbene sì, anche ascoltare e parlare. Sono legate alla dimensione orale della lingua.
ascolto
scopo
- transazionale (ascoltare per acquisire nuove informazioni)
- interazionale (entrare in contatto con una persona e costruirci un dialogo)
- critico (valutare con attenzione quello che si ascolta)
- d’intrattenimento
scopi principali per cui si ascolta a scuola:
- per capire e per imparare (il più impegnativo di tutti),
parlare
scopi
- parlare (avere delle occasioni d'incontro dialogico o con se stessi) > una buona idea sarebbe quella di un laboratorio di parlato in cui gli studenti possano esprimere un giudizio sul parlato altrui [es. chi ha presentato meglio? che differenze hai notato nei modi di parlare di ognuno? chi ha parlato in modo più chiaro?]
- raccontare e descrivere [componente ludica di fondamentale importanza]
- dare regole e indicazioni [tipi di attività per esercitarlo: far descrivere a qualcuno un luogo e far disegnare all'altro quanto detto, per esercitare la chiarezza]
- esporre e spiegare
- argomentare
prima ci si preoccupava d'insegnare la pronuncia corretta (ortoepia), ad oggi la dizione è circoscritta a pochissime professioni (es. attori, doppiatori)
il parlato diventa oggetto di studio nel 1976 grazie al linguista Giovanni Nencioni che pubblica un saggio 'parlato-parlato, parlato-scritto, parlato-recitato'.
Nel 1981 Rosanna Sornicola 'sul parlato'.
Anni '90 'lessico di frequenza dell'italiano parlato' (LIP)
INDICAZIONI NAZIONALI> periodicamente il Ministero della pubblica istruzione pubblica questi documenti nei quali dà alle scuole, tramite insegnanti, delle direttive nei modi e nella progressio del materiale di studio.
Ci sono : Ind, nazion>
- per il primo ciclo d'itruzione: dagli 3/6 ai 13 anni.
- per il secondo ciclo 14-18
emanate le nuove direttive, ma non ha ancora emanato le indicazioni nazionali per le direttive
leggere
operazione preliminare alla sua comprensione. esistono diversi livelli di comprensione del testo scritto:
- comprensione semantica (delle parole)
- sintattica
- della tipologia e della struttura.
capacità di produrre inferenze
competenza inferenziale--> inferenza è ciò che il ricevente di un testo può ricavare non solo dal detto esplicito, ma anche dal non detto implicito.
senso letterale + deduzione del contenuto (= inferenza).
come si fa a dedurre l'implicito? attraverso indizi del testo e fare appello ai nostri schemi mentali e alla nostra enciclopedia (= bagaglio di conoscenze culturali di un individuo.
Tipi di inferenze:
- linguistiche (es. la mamma è andata in centro a fare la spesa [non al centro])
- logiche (es. ho appena parlato con i professori...stasera facciamo i conti [il figlio deduce che deve preoccuparsi dalla formula qui negativa di 'facciamo i conti'. Per farlo esplicito>> questa sera faremo i conti perché ho parlato con i professori (il perché e il dato che esplicitano i rapporti linguistici]
- cognitive
- culturali, per capire riferimenti che in un testo sono legati a luoghi e personaggi della realtà culturale (vedi esempio p.8 nelle parole del Guattari, un testo in cui si dà per scontato che il lettore sappia che: Guattari è un filosofo francese, cosa sia stata la polis greca, cosa sia il villaggio globale ecc. )
le informazioni enciclopediche sono contenute nella nostra memoria:
- di lavoro>> immediata
- a lungo termine >>
un modo per favorire la comprensione del testo è fare DOMANDE:
- fattuali (o letterali)
- a parafrasi
- inferenziali
-
A PARAFRASI (più difficili): si trae dal testo la risposta in cui è parafrasata la risposta. Chi ha letto deve aver compreso il segmento di testo parafrasato. (es. chi si recava nel centro abitato più importante del suo regno?)
-
A seconda del tipo di testo da leggere, gli obbiettivi e il tempo che impieghiamo, dividiamo quattro modalità diverse di lettura che ogni buon lettore deve mettere in pratica. Queste non sono alternative ma complementari, cioè una deve affiancarsi all’altra, e sono:
lettura:
- strumentale, è l’abilità del leggere e per acquisirla devo avere delle conoscenze (es. alfabeto, grafemi, fonemi).
- funzionale, è finalizzata a qualcos’altro (es. leggere un libretto di istruzioni per imparare a saper utilizzare qualcosa).
- orientativa, chi legge si impegna a individuare solo le informazioni fondamentali di un determinato testo (es. titolo, sottotitolo e occhiello di un giornale). Non tutti i titoli ci danno una prima lettura del testo o perché sono intenzionalmente allusivi o perché non sono stati scritti per bene. Per dare una prima lettura a saggi o libri scolastici bisogna leggere l’indice che contiene il titolo dei capitoli e dei paragrafi.
- selettiva, consiste nel cercare nel testo delle parole o delle informazioni specifiche, procedendo a salti tra le diverse informazioni del testo
- globale, consiste nella lettura dell’intero testo.
- analitica, è la lettura per lo studio che si prepara ad appropriarsi di informazioni.
-