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PLINIO IL VECCHIO: NATURALIS HISTORIA - Coggle Diagram
PLINIO IL VECCHIO: NATURALIS HISTORIA
unica opera in 37 libri pervenuta
integra,
è più esatto tradurre "Ricerche sulla natura"
77 a.C:
scrive un’epistola dedicata a Tito in occasione della pubblicazione dell’opera per sottolineare la novità della sua impresa
descrive la natura, intesa come la vita, nei suoi aspetti più umili usando innumerevoli termini tecnici (molti i grecismi) che rendono il suo vocabolario eccezionalmente ricco
obiettivo:
vuole sottolineare il carattere tecnico-scientifico dell’opera con gli obiettivi pratici che vuole perseguire
afferma che chi scrive per trasmettere consigli piuttosto che per piacere al lettore meritano un riconoscimento speciale (
seneca
)
afferma di aver raccolto nella sua
ENCICLOPEDIA
20mila dati che meritano di essere conosciuti
ha ricavato da circa 2mila volumi di 100 autori principali, aggiungendo moltissime nozioni che erano state ignorate dai suoi predecessori
struttura:
opera di carattere
compilativo
ma preziosissima
ha trasmesso una quantità enorme di dati e notizie ricavati da moltissimi testi che sono andati perduti
i suoi sono stati definiti non libri ma
THESAURI
(magazzini)
stile:
vario e discontinuo, anche per l'influenza delle diverse fonti a cui si riferisce
atteggiamento dell'autore:
non è completamente acritico, discute spesso le informazioni ricavate da altri autori
esprime i suoi dubbi, confuta e respinge ciò che non gli sembra accettabile
Sostiene che, pur trattandosi di dati incerti e problemi insolubili, si devono comunque tramandare perché sono stati tramandati
principale preoccupazione:
non vuole sprecare nessuna scheda del suo enorme schedario
convinto che il lettore condivida con lui la sua stessa curiosità, seleziona i dati in base al criterio dell’
utilità pratica
obiettivo:
redigere quello che è stato definito dagli studiosi moderni un
inventario del mondo
MIRABILIA:
narrazione di fatti straordinari ed eccezionali
qui si rivela l'interesse acceso per tutti gli infinite aspetti della natura, anche i più nascosti, insoliti e sorprendenti
prefazioni e digressioni:
inserisce temi di carattere generale facendo affiorare un accentuato moralismo
riferimento alla corruzione dei costumi che si accompagna ai progressi della scienza
CONFRONTO CON SENECA:
entrambi convinti sostenitori della ricerca scientifica
criticano le applicazioni tecniche perché considerate come stimolo all’avidità e all’ambizione, strumenti del lusso e della corruzione morale
DIFFERENZE:
SENECA:
NATURA COME GUIDA MORALE
PLINIO:
NATURA COME OGGETTO DI STUDIO E CATALOGAZIONE
secondo
PLINIO:
la vita dell'uomo, debole e fragile, deve essere migliorata tramite lo studio della natura MA:
SENZA superare alcuni limiti che la natura stessa ha fissato (
esempio:
non scalare le montagne o scavare la terra per estrarre metalli preziosi)