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SENECA: DIALOGHI CONSOLATORI - Coggle Diagram
SENECA: DIALOGHI CONSOLATORI
Consolatio ad Marciam:
opera di consolazione filosofica più antica scritta
prima
dell'esilio, probabilmente all'inizio del principato di Caligola
obiettivo:
consolare Marcia, donna dell'alta società romana, sofferente da 3 anni per la perdita del giovane figlio Metilio
struttura:
riprende argomenti filosofici di barie scuole usati per consolare chi ha subito un lutto
carattere
retorico
e stile elaborato e sostenuto
tema:
dimostrare che la morte non è un male, ma è intesa come fine di tutto o passaggio a vita migliore
conclusione:
elogio e apoteosi di Metilio, il nonno lo accoglie nel cielo nella sede riservata alle anime degli uomini grandi
Consolatio ad Helviam Matrem:
scritto
durante
l'esilio (tra il 42 e il 43)
struttura:
è tra le migliori opere per il tono improntato ed affettuosa intimità ma soprattutto per la nobile dignità
esilio:
riprende la tecnica consolatoria della tradizione filosofica greca riguardo l'esilio
semplice cambiamento di luogo, che non può togliere all’uomo l’unico vero bene:
la virtù
obiettivo:
consolare a madre sofferente per la sua condanna e lontananza
sviluppo
di temi più specifici e personali: vuole trasmettere di sé l’immagine di un uomo che, colpito dalla sventura, mantiene una virile serenità
tema:
Elvia è invitata a seguire l'esempio di donne nobili e coraggiose, cercando conforto negli studi e affetto degli altri familiari
deve pensare che il figlio, pur lontano da Roma, vive sereno, dedito alla filosofia, impegnato nella
ricerca della verità
Consolatio ad Polybium:
scritta durante l'esilio (tra il 43 e il 44) e rivolta ad un potente liberto dell'imperatore Claudio per la perdita del fratello
temi:
ineluttabilità del destino e dimostrazione razionale che la morte non è un male, è insensato piangere chi non c'è più perchè:
o non esiste più, quindi non prova alcuna sofferenza
o è felice
obiettivo reale:
richiamo dall’esilio, che condiziona pesantemente l’opera
si serve del lutto come un pretesto per rivolgere al sovrano una vera e propria supplica
elogi di Claudio di cui esalta le imprese militari
speranza di ottenere la grazia affidandosi alla giustizia e alla clemenza dell’imperatore
conclusione:
introduce il personaggio di Claudio rievocando grandi personaggi della dinastia Giulio-claudia che avevano affrontato con esemplare forza d'animo i gravi lutti familiari
struttura:
è una
consolatio mortis
in cui la parte argomentativa ricalca i luoghi comuni già sviluppati nella nella Consolatio ad Marciam