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CRISI DEI POTERI UNIVERSALI - Coggle Diagram
CRISI DEI POTERI UNIVERSALI
germanizzazione dell'impero
nel
1273
fu eletto l'imperatore
Rodolfo I d'Asburgo
che riuscì a estendere i suoi domini all'Austria e tentò di
restaurare il potere imperiale
sul territorio tedesco
si disinteressò delle vicende del regno d'Italia dando avvio a quel processo di "
germanizzazione
" dell'impero che trovò compiuta attuazione
il regno di Germania si trovò a subire le mire espansionistiche della Francia, il sovrano quindi per contrastare la potenza dei Capetingi, riprese il
progetto di restaurazione di un impero universale
l'impero
nel 1322 Ludovico di Baviera venne eletto e dopo di lui ci fu Carlo IV che
nel 1356 promulgò la bolla d'oro
, un editto che regolava le modalità di elezione del re tedesco
venne affidata a una dieta di
sette principi elettori
3 ecclesiastici: arcivescovi di Magonza, Treviri e Colonia
4 laici: re di Boemia, conti di Palatinato e Sassonia e il marchese di Brandeburgo
in questo modo l'impero si configurò come una
federazione di principati regionali tedeschi
la chiesa
il progetto teocratico di papa Bonifacio VIII non era andato bene, infatti il suo successore
Clemente V
aveva accettato di trasferire la
sede papale ad Avignone nel 1309
quando ebbe inizio la cattività avignonese
si susseguirono papi francesi o fedeli alla Francia che avviarono un'importante opera di
centralizzazione
del sistema amministrativo e fiscale
tuttavia la sua autorità spirituale fu messo in discussione
Roma era in balia delle violente lotte tra fazioni aristocratiche
tutto ciò portò provocò un moto popolare guidato da
Cola di Rienzo
che nel 1347 si pose a capo di un governo repubblicano, ma venne assassinato nel 1354
scisma d'Oriente
nel 1377
papa Gregorio XI
approfittò della situazione di debolezza della Francia per riportare la sede pontificia a Roma
alla sua morte di papato si trovò ad affrontare una
nuova crisi
: il conclave nominò come successore
Urbano VI:
tuttavia i prelati francesi non accettarono tale decisione
quindi elessero un secondo pontefice, Clemente VII, che va sede a Avignone
concilio di Costanza
per ricomporre lo scisma le autorità ecclesiastiche optarono per la via del
concilio
, una riunione dei rappresentanti delle alte cariche del mondo cattolico
nel 1417 il concilio giunse a eleggere
papa Martino V
che, come i suoi successori, non accettò alcuna limitazione al proprio potere, sostenendo il
primato del papa sul concilio
critiche alla chiesa
all'interno della chiesa molti sentirono la
necessità di un rinnovamento
delle strutture e dei modelli di comportamento
questo favorì la nascita di
nuovi movimenti religiosi ereticali
che propugnavano il ritorno al cristianesimo delle origini
mettevano in discussione l'esistenza stessa delle gerarchie ecclesiastiche e auspicavano un
contatto diretto tra Dio e i fedeli
: tutto ciò fu espresso da John Wyclif
si spinse a
negare validità ai sacramenti
impartiti dalla chiesa e rifiutò le comuni pratiche di fede
condannò il celibato ecclesiastico e la vita monastica, propose di privare il clero delle
cariche temporali
predicazione di Jan Hus e la nascita della chiesa boema
Jan Hus criticava
l'immoralità del clero
ed esortava a vivere secondo l'esempio di povertà di Cristo descritto nelle scritture