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naturalismo - Coggle Diagram
naturalismo
EMILE ZOLA
nato 1840, parigi
figlio di ingegnere italiano e una francese
trascorse infanzia ad Aic-en-provence
a parigi si occupò di giornalismo
all'inizio scrisse racconti di impronta romantica e attratto da idee positiviste
scrisse cosi il suo prima romanzo naturalistico
dopo concepì il suo vasto ciclo romanzesco
grazie all'Assommoir (romanzo)
un gruppo di scrittori giovani
consideravano lui un caposcuola, maestro
costrui il manifesto collettivo della scuola naturalista
espose le sue idee anche in opere teoriche
"l'ebrezza della speculazione"
zola traccia il ritratto del tipico capitalista speculare
nel finanziere c'è l'ambizione di diventare una sorta di demiurgo
a zola non manca mai far emergere gli aspetti negativi dell'economia speculativa
adotta la peggior forma di machiavellismo
arriva ad usare un linguaggio vibrante o pervaso da enfasi oratoria
retroguerra del naturalismo è il positivismo
che è una nuova organizzazione industriale della società borghese
e dello sviluppo della ricerca scientifica e applicazioni tecnologiche
pensatore del naturalismo, HIPPOLYTE TAINE
ispirato ad determinismo materialistico
1858 in un saggio taine aveva indicato
come modello di scrittore "scienziato", HONORé DE BALZAC (1799-1850)
affianco aveva GUSTAVE FLAUBERT
per la sua teoria dell'impersonalità
in secondo luogo i fratelli EDMOND e JULES DE GONCOURT
per la cura nel costruire i loro romanzi
e in base anche ad una documentazione minuziosa e diretta
a fenomeni di degradazione umana
le esigenze di trasformare il romanzo in uno strumento scientifico
furono riprese da EMILE ZOLA
ponendosi come un vero caposcuola
su cui nel volume "il romanzo sperimentale"
il romanzo diviene come il resoconto di un'esperienza scientifica esposto al pubblico
si afferma in francia negli anni settanta dell'800