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L'elisione, Regole dell'elisione, Apostrofo a fine riga -…
L'utilizzo corretto dell'apostrofo rappresenta ad oggi uno dei problemi principali nella scrittura dell'italiano. L'utilizzo dell'apostrofo crea numerosi problemi nello scritto perché non e ben chiaro il ruolo grafico e materiale che sto occupa nella grammatica italiana.
Elisione si definisce come: LA SOPPRESSIONE DELLA VOCALE FINALE DI UNA PAROLA NON ACCENTATA DAVANTI AD UN'ALTRA PAROLA CHE INIZIA PER VOCALE O PER H. L'APOSTROFO SI INSERIESCE AL POSTO DELLA VOCALE CADUTA.
L'apostrofo serve quindi per indicare che due parole sono state unite dalla pronuncia, ma disgiunte nella grafica
Ad esempio: UN'ALTRA chiede l'apostrofo mentre UN ALTRO non ne ha bisogno. Perché l'articolo maschile UN non ha bisogno di alcun segno grafico che ne specifichi l'appartenenza al genere maschile, numero singolare.
Mentre l'articolo femminile UN' non esiste in italiano ma deriva dall'elisione della A dell'articolo UNA
:warning: :warning: ECO è femminile, perciò UN'ECO. ASCENSORE è maschile, perciò UN ASCENSORE.
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L'ELISIONE è FACOLTATIVA (cioè sono corrette entrambe le forme, MA SI ELIDE l'apostrofo è OBBLIGATORIO comunque al femminile
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Con le particelle pronominali MI, TI, CI, VI , SI ,NE: mi interessa = m'interessa...
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L'ELISIONE è SEMPRE VIETATA NEI CASI IN CUI NE CONSEGUE IL CAMBIAMENTO DELLE PAROLE O LA SCORRETTA PRONUNCIA A CAUSA DELLA SCORRETTA GRAFIA
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DA non si elide (fanno eccezione le espressioni d'ora in avanti, d'ora in poi, d'altronde e d'altra parte) perché se elidiamo DA rischiamo di confonderlo con DI
Non si elidono i pronomi personali LI e LE: le osserva NON l'osserva. Per non creare confusione tra il singolare e il plurale
Non si elidono gli articoli e le preposizioni articolate che precedono le parole che iniziano con I SEMICONSONANTICA: lo iodio NON l'iodio
L'articolo GLI normalmente non si elide: può essere eliso solo davanti a L ma è un utilizzo arcaico e poetico e comunque poco frequente nella lingua italiana: gli amici NON gl'amici
La norma preferisce evitare di posizionare l'apostrofo a fine riga. E consigliabile ricorrere alle soluzioni che la divisione in sillabe permette.
Nonostante cio NON SI PUO CONSIDERARE UN VERO E PROPRIO ERRORE OTOGRAFICO SEGBALARE UN APOSTROFO A FINE RIGA per due precisi motivi
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In TIPOGRAFIA esso viene utilizzato regolarmente, soprattutto per esigenze compositive.
Va evitato comunque il ripristino della vocale elisa, poiché produce un suono sgradevole: infatti si avrebbe: lo/uomo, nello/ambito. In sostanza è opportuno spezzare la parola Prima dell'elisione:
al - l'appuntamento / quel - l'albero