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TEMA COMMUTATIO LOCI, al pacato raccoglimento del saggio., rappresentano…

- - - - saggio li trova in se stesso, in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo (o
  - - - movimento cinetico a favore di quello statico, catastematico
  - - - stessi e come questo inutile frenetico vagare toglie la possibilità di dedicarsi alla filosofia e alla riflessione razionale sulla morte.
        
        L’unico spiraglio e sollievo sarebbe la meditazione filosofica con la sua attitudine a sedare la mali
        
        moles. Si contrappone quindi la sterilità dell’ozioso, che cerca strenuamente un punto d’equilibrio attraverso le cose terrene,
  - - - nel poeta latino il richiamo alla campagna come rifugio solitario dal mal di vivere, sebbene anche questa risulti un’illusione
        
        se non si possiede un animus aequus
        
        tema presente nelle Epistolae
        
        COMM,LOCI= essa fa sì che egli spesso non trovi pace in alcun luogo, sprofondandolo in uno stato di ansiosa inquietudine e accidiosa
        scontentezza. La novità oraziana sta proprio nell’accettazione della difficoltà di passare dalla teoria alla pratica
- - - - costante altalena di sentimenti contrastanti (tedio,inquietudine vs vanità e prosperità)
        
        sfuggire alla maliconia e al senso di fallimento facendo viaggi, poichè ci spiace sempre ciò che possediamo già
        
        fuggire da sè stessi
        
        Il fine nostro è appunto l’euthymìa che non è identica al piacere ma è la condizione costante della calma e
        
        dell’equilibrio dell’animo non turbato da paura né da superstizioni né da altro stato passionale: è il piacere che dà una vita solitaria dedita alla speculazione
- - - - : è inutile farsi travolgere da una vita caotica, bisogna invece dedicarsi alla
        
        riflessione morale per cercare di intuire agostinianamente la divinità, ma non solo, egli fedele al suo “umanesimo cristiano”
        
        crede anche che la strada più agevole sia un viaggio dell’animo che incontri i personaggi illustri dell’antichità che
- - - - egli sostiene come non sia solo inutile viaggiare alla ricerca della conoscenza, ma risulti inutile anche errare con la memoria e la ragione perché
        
        attraverso questi strumenti umani non si riesce a cogliere realmente l’assoluto; da lì l’ansia dell’uomo, di cui Agostino si fa portavoce
        
        l'uomo non può che cercare di tendere al divino, sperando di poterne intuire l’essenza
- - - - Il momento più alto dell’ Ideal è il viaggio, sia fisico, inteso come ansia di nuovi orizzonti, conoscenza, avventura,
        
        arricchimento alla propria visione culturale; sia spirituale, inteso cioè come dimensione onirica. Il viaggio, dunque, diviene
        
        ricerca di un Altrove che appaghi insieme ansie di assoluto, desideri voluttuosi, ricerca di ispirazione artistica, trasformazione interiore