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LA CRISI DELLA REPUBBLICA ROMANA - Coggle Diagram
LA CRISI DELLA REPUBBLICA ROMANA
2.LA LOTTA ALL'INTERNO DELLA CLASSE DIRIGENTE
Fallimento delle riforme dei gracchi (proposero leggi per migliorare le condizioni dei contadini)
Trasformazione delle istituzioni repubblicane in strumenti di potere personale come la dittatura di Silla
Lotte tra ottimati (conservatori) e popolari (riformisti)
LA CRISI ECONOMICA SOCIALE
Gli italici aspiravano alla piena cittadinanza
Instabilità politica dovuta alla perdita di autorevolezza del senato
Impoverimento della plebe rurale dovuta alla crisi economica della repubblica
IL POTERE DEI COMANDANTI MILITARI
Rapporto di clientela nell'esercito, dove le truppe erano fedeli al comandante e non allo stato
Pompeo, abile generale favorevole al senato, dominò la vita politica romana dopo Silla
Mario, riformò l'esercito romano, da un esercito di contadini-fanti ad uno di professionisti
LA FORZATURA DI POMPEO E CRASSO AL CONSOLATO
Nonostante la differenza del senato verso i due comandanti, riuscirono ad imporsi grazie agli scandali di corruzione e malgoverno delle province che avevano indebolito il senato.
Nel 70 A.C, Marco Tullio Cicerone, patrocinò una causa contro il governatore della Sicilia, Gaio Verre, denunciando le malefatte del governo senatorio delle province.
Grazie ai loro successi militari e clientelari, Pompeo e Crasso forzarono la loro candidatura nonostante non avessero l'età giusta e senza aver completato il Cursus Honorum
LA SVOLTA POLITICA DI POMPEO E CRASSO
restituzione dei poteri ai cavalieri consentendo loro di far parte dei tribunali che giudicavano i reati di corruzione dai quali erano stati esclusi da Silla
La guerra contro i pirati e la conquista in Oriente
. Nel 67 A.C. Pompeo fu inviato in Oriente per risolvere il problema della pirateria nel mediterraneo e grazie ai poteri proconsolari, sconfisse i pirati e conquistò nuove province in Oriente
Alleanza con i popolari e i cavalieri smantellando le riforme sillane e restituendo pieni poteri al tribunato della plebe
IL POTERE DI POMPEO E LE SUE CONSEGUENZE
mentre Pompeo era impegnato in Oriente, a Roma continuava la lotta politica tra la nobilitas e i popolari l'emergere di figure come Crasso e Catone e con l'ascesa di Cicerone come mediatore tra le fazioni
L'ascesa di Pompeo violò i princìpi istituzionali della repubblica perché gli furono conferiti poteri eccezionali senza l'approvazione del Senato
Pompeo creò nuove province e organizzò una rete di regni-clienti e alleanze internazionali ampliando l'influenza romana in oriente
IL RITORNO DI POMPEO E LA SCELTA DEL SENATO
Nel 62 A.C. Pompeo ritornò dall'oriente dopo aver ottenuto importanti vittorie suscitando preoccupazione nel senato per il suo potere e la sua ricchezza
Il Senato respinse le richieste di Pompeo nonostante il trionfo e l'acclamazione di "Magno" deludendo cos' il generale
Le conseguenze del Senato furono che Pompeo si alleò con Cesare dando vita al primo triumvirato e spostando l'equilibrio del potere verso popolari, i cavalieri e l'esercito
8.LA FAZIONE DEI POPOLARi
Catilina cercò di prendere il potere con forza organizzando una cospirazione che fu denunciata da Cicerone e repressa del senato
Il primo triumvirato
. Cesare, Pompeo e Crasso si allearono in un accordo privato per suddividersi il potere e contrastare l'autorità del senato
Gaio Giulio Cesare, politico romano appartenente alla Gens Iulia, si schierava con i Polsri e aveva ottenuto importati cariche politiche grazie all'appoggio di Crasso