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LA POLITICA ESTERA DELLA SINISTRA, GOVERNO DI RUDINI E LA MORTE DI UMBERTO…
LA POLITICA ESTERA DELLA SINISTRA
ALLEANZA CON LA GERMANIA E L'AUSTRIA
la sinistra si trovo' a fronteggiare una situazione delicata anche in politica estera. nemmeno con il nuovo papa leone XIII si trovo' una soluzione per la questione romana.
erano infatti nate associazioni di intransigente cattolicesimo ostili ad ogni forma di modernità.
l'italia comunque era isolata e l'unico modo per uscirne era quello di avvicinarsi alla germania (che pero' si gnificava avvicinarsi all'austria-ungheria visto che le due erano in una duplice alleanza
in ogni caso nel 1882 viene firmata la triplice alleanza tra italia , austria e germania : questo patto liberava l'italia da ogni aggressione austriaca e le garantiva protezione dalla francia.
questo patto comportava anche alla rinuncia del trentino e del friuli da parte dell'italia. comunque l'alleanza con la germania poteva essere positiva economicamente favorendo le esportazioni italiane. poi il papa avrebbe perso (almeno in parte) l'appoggio della cattolicissima austria.
poi l'italia ottenne delle
garanzie
per cui ogni espansione da parte dell'austria o dell'italia avrebbe comportato dei compensi per l'altra.
L'ITALIA E LE COLONIE
l'italia infatti aveva oramai mosso i primi passi per una politica di espansione coloniale seguendo l'idea di spartizioni dell'africa di alcuni paesi europei
depretis viene spinto su questa via da sollecitazioni di alcuni gruppi a cui appartenevano politici di entrambi gli schieramenti , che avevano interessi nelle colonie
poi si aggiunsero le pressioni del nuovo re
umberto I
, dell'esercito e dell'opinione pubblica che voleva altri territori in grado di accogliere e dare lavoro a parte della popolazione
allora ina frica cominciano ad espandersi in etiopia , sempre piu' avanti , fino a venir sconfitti a
dogali
. l'episodio scosse l'opinione pubblica e a quindi l'italia decise di mettere piu' impegno in africa
I CAMBIAMENTI DOPO LA FINE DEL GOVERNO DEPRETIS
il 1887 e' un anno di spartiacque per via del rinnovo della triplice alleanza e il disastro di
dogali
. oltre a quello
depretis mori'
e gli successe
francesco crispi
il primo uomo del sud a diventare primo ministro
crispi aveva circa 70 anni e aveva un passato nei mazziniani e garibalidini. il suo scopo comunque era quello di creare uno stato forte ed efficiente capace di intervenire in tutti i settori della vita pubblica e tenere sotto controllo il conflitto sociale
il primo governo di crispi fu comunque caratterizzato da provvedimenti autoritari e aperture democratiche : nel 1888 fece una legge per cui nei comuni con piu' di 10.000 abitanti si poteva eleggere da solo il sindaco
PROVVEDIMENTI IN LEGGI E CODICI PENALI
nel 1889 comunque viene variato il nuovo codice penale , noto come
codice zanardelli
: il codice aboliva la pena di morte (sostituita dall'ergastolo nei reati gravi) riconosceva poi il diritto di associazione
e quello di sciopero
allo stesso tempo viene variata anche la
nuova legge di pubblica sicurezza
che ampliava i poteri della polizia nei confronti di persone considerate socialmente pericolose.
questa legge pero' divenne in piu' occasioni un arma di repressione contro il movimento operaio e fu poi aggiunta una legge per salvaguardare la salute dei cittadini (chiamata
legge sanitaria
)
CRISPI E LA GERMAINA
la politica estera di crispi era incentrata al rafforzamento dei legami con la germania nel quadro della triplice allenza : questo pero ' porto ad un ulteriore inasprimento della francia
fu poi rilanciata un altra spedizione in africa e allo stesso tempo fu firmato il
trattato di uccialli
con il quale sembravano essere riconosciute le conquiste italiane in africa. l'anno dopo fu riconosciuta la nascita della colonia di
eritrea
e attribuita all'italia tutta l'etiopia
inaspettatamente pero' crispi perse il governo nel 1891, la destra storica torna brevemente al governo fino a quando la carica di primo ministro viene affidata a
giovanni giolitti
esponente della sinistra moderata
giolitti pero' era convinto che davanti a questa forte crisi e tensione , bisognasse abbandonare la politica coloniale e rilanciare lo sviluppo economico e sociale e diffondere una riforma che ridistribuisse la ricchezza
riteneva comunque che lo stato dovesse intervenire in modo repressivo solo nelle situazioni di autentico pericolo per le istituzioni
FINE PARENTESI DI GIOLITTI E MOTIVI
giolitti
in ogni caso doveva gestire una forte agitazione : in sicilia c'erano manifestazioni di contadini e braccianti che avevano dato vita a organizzazioni chiamate
fasci dei lavoratori
ed esigevano condizioni di vita piu' umane e giuste
la protesta raggiunge il culmine nel 1893 quando ci furono assalti a municipi e castelli + invasioni di latifondi. giolitti a questo decise di non reagire con forza.
situazione simile era avvenuta in lunigiana dove era scoppiata una protesta tra i cavatori di marmo che erano stati costretti a giornate di lavoro piu' lunghe e paghe piu' basse
con questo non usare la forza giolitti perse l'appoggio di alcuni industriali e proprietari terrieri ma il suo governo poi ebbe altri problemi:
in francia per motivi nazionalistici scoppia poi una "caccia all'italiano" che fa 30 morti e un centinaio di feriti e giolitti venne accusato di menefreghismo e di arrendersi facilmente
infine ci fu uno scandalo finanziario nella
banca romana
. era una delle principali d'italia e tra le 5 in grado di stampare banconote.
alcuni dirigenti avevano stampato illegalmente una grande quantita' di denaro e inoltre avevano anche stampato del denaro falso. ci fu' il tentativo di coprirlo ma poi usci' e giolitti' fu costretto alle dimissioni
CRISPI TORNA AL POTERE
crispi allora risale al governo e come prima cosa ristabilisce l'ordine con una dura repressione
considera le lotte contadine in sicilia un attentato per lo stato e invia 50.000 soldati e venne proclamato lo stato d'assedio
nel 1894 vennero lanciate delle leggi "antianarchiche" con cui si aggiungevano limiti alla stampa , limiti di riunione e associazione. il bersaglio principale era il partito socialista che in ottobre fu sciolto e dovette operare in clandestinita'.
crispi poi rilancia la politica coloniale e voleva espandersi , cosa che non gli ando' bene perche incontra resistenza e questo stabilisce la fine dell'impero crispiano durato circa 10 anni
GOVERNO DI RUDINI E LA MORTE DI UMBERTO I
il nuovo capo del governo
antonio di rudini
fa la pace in africa (
pace di addis abeba
) in cui l'italia rinunciava ogni espansione verso etiopia ma teneva l'eritrea
di rudini si occupa di normalizzare i rapporti con la francia e di sistemare l'interno e annulla i reati dei condannati per i moti in sicilia e in lunigiana.
ci furono manifestazioni per tornare alla monarchia senza parlamento , a questa cosa il governo risponde con una repressione delle manifestazioni con truppe mandate a milano , che cannoneggiano la folla con centinaio di vittime con molti arresti
di rudini deve quindi dimettersi per via dell'indignazione generale e il re affida il mandato di primo ministro a
giuseppe saracco
. poi pero'
umberto I
venne assassinato a monza da
gaetano bresci
che aveva il preciso scopo di vendicare le vittime milanesi
umberto I aveva infatti premiato qull'atto. il nuovo soprano
vittorio emanuele III
fa finire giolitti al ministero dell'interno e inizia una nuova fase politica piu' aperta alla comprensione dei problemi sociali e i bisogni del paese