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LA SINISTRA STORICA AL GOVERNO - Coggle Diagram
LA SINISTRA STORICA AL GOVERNO
LA SINISTRA VINCE LE ELEZIONI
nel 1876 la destra storica era al governo del nuovo regno d'italia da piu' di 15 anni : i governi prima avevano risolto molti problemi dell'unificazione
infatti erano riusciti ad ottenere il veneto , il lazio e soprattutto roma. intanto pero' la destra aveva scontentato molti soprattutto nel versante economico visto che le classi povere erano state tassate ed erano state ridotte le spese
nei primi anni del 1870 era nata una generazione politica che voleva rompere con le decisioni vecchie della destra. quindi la destra cade nel 1876.
quando era stata dimessa la destra era guidata da marco minighetti che voleva nazionalizzare le ferrovie (la cui gestione era affidata ai privati in quel momento)
il re VIttorio emanuele II capendo che nessuna personalita' della destra avrebbe potuto vincere affida il mandato ad
agostino depretis
cioe' il leader della sinistra: cosi' si compie la
rivoluzione parlamentare
lo schieramento di sinistra oltre agli uomini con esperienza aveva anche una generazione giovane ostile alla destra sia per la politica fiscale che per l'eccessiva piemontizzazione
erano comunque a conoscenza che avrebbero dovuto intraprendere una politica di inclusione dei ceti popolari, rimasti ai margini dai governi precedenti
IL PROGRAMMA DI GOVERNO DELLA SINISTRA
agostino depretis fa un celebre discorso a pavia dove fissa i punti che rispettera' nella propria azione di governo in caso di vittoria
alcuni di questi obiettivi si concretizzarono alla fine nei primi anni di governo
nel 1877 c'e la
legge coppino
che ribadisce la gratuità dell'istruzione elementare alzando l'eta' d'obbligo a 9 anni. vennero anche previste sanzioni severe per i genitori che avessero sottratto i figli all'istruzione
1880 viene ridotta la
tassa sul macinato
(poi abolita nel 1884)
nel 1882 fece una
riforma elettorale
in cui abbasso il limite di eta' da 25 a 21 e poi venne aggiunto un criterio culurale : se avevi la licenza elementare avevi diritto di voto anche senza il censo. la popolazione passo' dal 2.2% al 7.4%
depretis poi comincia a
praticare trasformismo
: per avere una maggioranza parlamentare solida si appoggia a maggioranze variabili , composte da deputati sia di destra che di sinistra
pero prese una connotazione negativa perche in ogni occasione il deputato poteva trasformarsi da sostenitore a oppositore del governo e viceversa, in base ad accordi personali , scambi di voti fondati su interessi personali e clientali
cosi' facendo non ci fu' piu' una differenza tra destra e sinistra e ci fu' un grande danno alla vita politica italiana : ritarda la creazione di partiti moderni e indebolisce il prestigio delle istituzioni
sin dal 1877 conunque si erano divisi dalla sinistra 2 gruppi :
radicali
guidati da
agostino bertani
e da
felice cavallotti
che riprendevano le ideologie mazziniane e garibaldine
repubblicani
che riprendevano le ideologie mazziniane
erano uomini delusi dalla politica troppo moderata di depretis e fecero proposte meno moderate per la soluzione di problemi riguardanti
uguaglianza civile e politica
ma anche economici
riforma elettorale
che allarga la partecipazione popolare
riforma fiscale
che aumenta le tasse delle classi ricche venendo in contro alle classi popolari
riforma scolastica
per ridurre l'analfabetismo
affrontare la
questione meridionale
in cui vuole porre fine all'arretratezza del sud cercando di colmare il forte divario col nord
L'ECONOMIA , LA QUESTIONE SOCIALE E IL MOVIMENTO SOCIALISTA
i governi di sinistra si trovano ad agire diversamente dalla destra per la politica economica : la destra era libero scambio e non intervento dello stato nel settore economico
questa cosa della destra aveva lasciato forti squilibri tra le aree . la sinistra allora adotta una situazione protezionistica: nel nord si ebbe una prima tassa doganale protettiva.
il protezionismo fu incentivato anche dalla grande concorrenza della cina e del giappone (che avevano invaso i mercati europei facendo arrabbiare e protestare gli industriali tessili e gli agricoltori) e dalla grave crisi dell'agricoltura.
la sinistr pero' inizialmente punto' all'industria meccanica e laniera a discapito dell'agricoltura : fu avviata una politica di sostegno di queste industrie
e nel 1884 lo stato aquisto' forniture per la marina militare e per le ferrovie, fu fondamentalmente per la nascita di un grande complesso siderurgico :
le acciaierie terni
. sentivano questi comportamenti come una necessita' per rendere l'italia indipendente dalle importazioni
le attivita' industriali poi ebbero un nuovo impulso anche grazie alla fondazione di banche che potevano fare presiti alle imprese: questa era la cosa che permette all'italia di avvicinarsi all'industrializzazione
e quindi nel nord cominciano a svilupparsi grandi industie come quelle tessili siderurgiche meccaniche , complessi industriali come quello idroelettrico della edison e quello automobilistico di fiat (1899)
PROBLEMI PER IL SUD
altri provvedimenti riguardano l'introduzione di forti dazi sul grano , sullo zucchero e sui prodotti siderurgici , favorendo i gruppi industriali del nord e i ceti agrari del sud che coltivavano i cereali nei latifondi.
cosi' il nord va su scala nazionale e il su non riesce a nascere. crea poi anche un danno all'agricoltura visto che i proprietari terrieri continuavano a coltivare la terra con metodi e tecniche rudimentali
a risentirne furono i consumatori e in particolare le classi popolari. in ogni caso l'italia aveva dei dazi alti e , la francia che esportava molti materiali , vide i dazi e allora aumento'
solo per i prodotti dell'italia
i dazi
l'italia continuava ad alzare i dazi con la francia e ci fu' una vera e propria "guerra delle tariffe" tra italia e francia (anche per ragioni politiche non solo economiche) con effetti disastrosi per l'agricoltura del sud
infatti crollano le esportazioni e i prezzi a causa di tanti prodotti rimasti invenduti e molte aziende agricole falliscono.
GRANDE EMIGRAZIONE
la difficile situazione economica porto' molti ad emigrare verso l'america. si era gia' verificato precedentemente , ma ora nell'ultimo ventennio dell'800 quasi 2 milioni emigrano definitivamente dall'italia
allora inizia la
grande emigrazione
. le regioni piu' interessate alla migrazione furono quelle del
nord
che in realta' in quegli anni stavano subendo uno sviluppo alto
iniziarono ad emigrare verso altri paesi , come il
brasile e l'argentina
che avevano bisogno di braccia per le piantagioni dei latifondi , e poi piu' tardi
gli stati uniti
con cui si ebbe un grande flusso
ad emigrare erano soprattutto i contadini e i braccianti , per lo piu' uomini dai 18 ai 45 anni cioe' nel pieno della capacita' lavorativa.
questo era un problema perche da una parte si disgregavano le famiglie (visto che la partenza spesso era definitiva) dall'altra con la mancanza dei giovani non si riuscivano a creare nuove famiglie perche il numero delle donne superava quello degli uomini
per chi emigrava la situazione era durissima , tra solitudine sfruttamento e discriminazione.
OPERAI E CONTADINI , PARTITI E COSTA
oltre che a emigrare la crisi spinse molti a ribellarsi : tra il 1882-85 scoppiano agitazioni contro i proprietari e il governo. furono preoccupanti le sommosse in sicilia. in questo clima ci furono i primi scioperi organizzati
le classi popolari pero' non si sentivano rappresentate ne dalla sinistra ne dalla destra e miravano a creare un unita' dei lavoratori diretta in opposizione dallo stato borghese
queste organizzazioni fallirono molto spesso e questi fallimenti portarono ad un ripensamento dei metodi del movimento : cosi' si volle creare un partito politico dei lavoratori.
COSTA
creo' il
partito socialista rivoluzionario di romagna
con l'obiettivo di dare voce in parlamento alle esigenze operaie e contadine. poi a milano nasce il
partito operaio italiano
e nelle campagne prendevano vita un ondata di scioperi
crescono poi le organizzazioni sindacali e nacquero le
federazioni di mestiere
che raggruppavano i lavoratori italiano di un determinato mestiere e le
camere del lavoro
che riunivano quelli di diverse categorie in ambito territoriale
NASCE IL PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
nel 1892 i rappresentanti di qualche centinaio di societa' operaie si radunano a genova per discutere la nascita di un partito nazionale
filippo turadi e anna kuliscioff
erano i rappresentanti della maggioranza : questa maggioranza decise di creare il partito dei lavoratori italiani che poi divenne
partito socialista italiano (PSI)
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