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13)le guerre puniche - Coggle Diagram
13)le guerre puniche
messina era caduta nelle mani dei mamertini, degli avventurieri campani che avevano preso il potere e massacrato la popolazione
gerone II, tiranno di siracusa, riusci ad assediarli, ma i mamertini chiesero prima aiuto a cartagine, poi a roma
dunque a roma si apri un dibattito per decidere se accettare la richiesta , perche la sicilia faceva parte dei territori di non ingerenza romana e quindi un intervento a favore dei mamertini significava dichiarare guerra a cartagine
alla fine roma decise di accettare dato che sperava di fondare colonie in sicilia, che a quel tempo era molto ricca
il console appio claudio attraverso lo stretto con un contingente di truppe e si impadroni di messina
roma attrezzò quindi una flotta che al comando del console gaio dullio,riusci ad ottenere una grande vittoria, annientando i cartaginesi nelle acque di milazzo
ne segui pero una sconfitta : nel 256 roma assediò cartagine,che voleva dichiarare pace, ma resistette a tutti i costi dopo aver sentito le pesanti condizioni che il console attlio regolo aveva dettato: la cessione della sicilia e della sardegna, il versamento di un tributo e la rinuncia della propria sovranità
in quest altra battaglia, avvenuta nei pressi di tunisi, l'esercito romano venne distrutto e la flotta per loro sfortuna venne sorpresa da una tempesta
dopo queste battaglie, roma e cartagine erano ormai esauste ma i romani compirono un altra mossa: ai cittadini piu ricchi fuimposto un prestito forzoso e con i soldi raccolti fu costruita una nuova flotta
i cartaginesi vennero sconfitti e cartagine chiese la pace , sgomberando la sicilia e pagando una forte indennità di guerra
roma e cartagine all inizio avevano rapporti amichevoli (avevano stipulato dei trattati per gestire i commerci)
dopo la conquista di taranto però lo scenario muto radicalmente e mise i romani di fronte all'esigenza di trovare nuovi sbocchi sul mediterraneo, entrando in conflitto con cartagine
dopo la fine della guerra con roma, a cartagine si crearono due fazioni, una pacifista e una espansionista
il partito espansionista ebbe la meglio e cosi nel 237 parti per la spagna una spedizione guidata da amilcare, con il figlio annibale e il genero asdrubale
amilcare riusci a stabilire buoni rapporti con alcune poplazioni locali e ne sottomise altre, trovandosi padrona in pochi anni della ricchissima penisola iberica
quando amilcare e asdrubale morirono, il comando passò ad annibale che aveva maturato un preciso progetto politico per smantellare la rete di alleanze che roma aveva costruito con le sue popolazioni sottomesse
i patti tra Roma e Cartagine prevedevano che il fiume Ebro segnasse il confine tra il territorio romano a nord e quello cartaginese a sud. I Romani, però, erano alleati della città di Sagunto che rimaneva a sud dell'Ebro
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.perciò, nel 219 a.C., quando Annibale decise di attaccare Sagunto, si aprì un caso diplomatico e a Roma, iniziarono lunghe discussioni sull'opportunità di intervenire
roma fu obbligata a dichiarare guerra a Cartagine: il console Gneo Cornelio Scipione fu spedito in Spagna con un esercito per bloccare Annibale, il quale già si era mosso verso l'Italia.
. A quel punto un'ondata di terrore investì Roma. Furono abbattuti i ponti sul Tevere e fu nominato dittatore Quinto Fabio Massimo, passato alla storia come il "Temporeggiatore": egli, infatti, evitò accuratamente una battaglia frontale e si limitò a controllare le mosse del nemico
Il primo scontro con roma avvenne nel 218 a.C. sulle rive del Ticino, dove l'esercito romano fu sconfitto con perdite molto ingenti: durante il combattimento lo stesso console Scipione fu gravemente ferito e costretto a ritirarsi
i Cartaginesi riportarono un'altra grande vittoria presso il fiume Trebbia e costrinsero l'esercito romano a ritirarsi a sud dell'Appennino All'inizio del 217 a.C. i Romani tentarono di nuovo di sbarrare ad Annibale la strada verso sud ma l'esercito romano,, cadde in un'imboscata e fu completamente distrutto
nell'estate del 216 a.C., presso Canne, i Romani subirono la più terribile delle sconfitte: quasi tutto l'esercito cadde in battaglia e con esso anche il console Emilio Paolo.
annibale con questo riusci ad allearsi con filippo V di macedonia e con tutte le popolazioni che roma aveva alleata o aveva sottomesso, rendendo molto debole roma
Roma quindi strinse un'alleanza con le città greche nemiche di Filippo V di Macedonia, per impedire che i Macedoni sbarcassero in Italia. Fu soprattutto la solidità della Lega italica però a dare la salvezza a Roma: gli Etruschi e molti popoli latini e dell'Italia centrale le rimasero fedeli.
Nel 212 a.C. Roma assediò e sottomise Siracusa e riconquistò Capua. Pochi anni dopo, una parte dell'esercito cartaginese fu inviata in Italia in aiuto di Annibale, ma fu intercettata e sconfitta
Nel 202 a.C. gli eserciti di Roma e Cartagine si affrontarono a Zama. Le ormai stanche truppe cartaginesi furono distrutte dalla formazione “a testuggine*" dei legionari romani.
le condizioni di pace furono molto dure: Cartagine fu costretta a rinunciare alla sua flotta, a tutti i possedimenti al di fuori dell'Africa e pagare una pesantissima indennità di guerra.