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TIBULLO - Coggle Diagram
TIBULLO
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IL LIBRO I DEL CORPUS TIBULLIANUM E' DOMINATO DALLA FIGURA DI DELIA (PSEUDONIMO DI PLANIA) FONTE DEL SUO TORMENTO
MENTRE NEL II LIBRO VIENE CANTATA NEMESI (VENDETTA), UNA CORTIGIANA AVIDA E SPREGIUDICATA CHE SCALZA DELIA DAL CUORE DEL POETA
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PER IL RESTO DEI LIBRI, SI PARLA INVECE DELLA FESTA DEGLI AMBARVALIA
COME PER GLI ALTRI ELEGIACI, ANCHE PER TIBULLO L'AMORE CANTATO E' UN SENTIMENTO CHE CRESCE ATTORNO UNA RELAZIONE INSTABILE
NEL CASO DI DELIA SI TRATTA DELLA SORVEGLIANZA DI UN UOMO, IL CONIUX, PROBABILMENTE IL MARITO
ASSISTIAMO COSI' AL TRADIZIONALE PIANTO DEL POETA DI FRONTE ALLA PORTA CHIUSA,
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DI FIANCO A QUESTA RELIGIOSITA' TRADIZIONALE, EMERGONO ELEMENTI LEGATI ALLE PROFEZIE E PRATICHE RITUALI LEGATE ALLA MAGIA
DA UN LATO SI RICORDA LA DEVOZIONE DI DELIA PER ISIDE, DALL'ALTRO SI FA RIFERIMENTO ALLE PRATICHE DELL'OCCULTO, IN CUI SUPERSIZIONE E RELIGIOSITA' SI FONDONO
PER ESEMPIO, NEL LIBRO I, TIBULLO AFFERMA DI POTER EVITARE LA SORVEGLIANZA DEL CONIUX DI DELIA
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SIA GRAZIE ALLE FORMULE MAGICHE, CHE RACCOMANDO' ALL'AMATA DI RIPETERE
INFINE, PER QUANTO RIGUARDA LO STILE, LA SUA POESIA PRESENTA MOLTA SEMPLICITA' E UN MODESTO RICORSO ALL'ERUDIZIONE