Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
TECNICHE DI INGE GNERIA NATURALISTICA - Coggle Diagram
TECNICHE DI INGE
GNERIA NATURALISTICA
SEMINA
Descrizione
con miscele commerciali di origine certificata
con fiorume raccolto direttamente in campo da stazioni di condizioni simili a quelle in cui si deve operare.
Campi di applicazione
Superfici piane o con pendenze inferiori a 25° - 30°
destinate alla rivegetazione, in accordo con le condizioni stazionali ecologiche
Materiali
la semina è abbinata allo spargimento di concimanti organici e/o inorganici,
IDROSEMINA
Descrizione
macchina idroseminatrice, dotata di botte,
miscela composta in prevalenza da sementi, collanti, concimanti e acqua.
viene quindi spruzzata sulle superfici da inerbire mediante pompe e ugelli con pressione adeguata
Campi di applicazione
Superfici caratterizzate da assenza o, comunque, scarsità di humus,
superfici ripide o scarsamente accessibili
aree di notevole sviluppo superficiale.
L’effetto antierosivo è immediato per la presenza della pellicola dovuta al collante e
IDROSEMINA A SPESSORE
Descrizione
Spargimento in due passate mediante idroseminatrice
miscela di sementi, ammendanti, collanti,fibra organica (mulch) e acqua
distribuzione deve essere omogenea
L’impiego di sostanze collanti favorisce il fissaggio delle sementi al substrato e la formazione di una pellicola antierosiva,di supporto nelle fasi iniziali di germinazione delle sementi.
fibra organica (mulch) esalta le funzioni di trattenimento del
l’umidità e di supporto organico
Campi di applicazione
Superfici acclivi prive di terreno vegetale, soggette a erosione,
in abbinamento a rivestimenti vegetativi in rete metallica e stuoie, terre rinforzate verdi,
Scarpate stradali e ferroviarie in trincea,
Scarpate con eccessiva pendenza, zone con prolungati periodi di siccità
BIOSTUOIE
descrizione
stuoie biodegradabili
Stuoie in fibra vegetale, (paglia, cocco, miste) o intessute in filo di juta o cocco
impiegate negli interventi antierosivi di rivestimento di scarpate povere di sotanza organica e soggette a erosione meteorica.
stuoia viene stesa e fissata al substrato mediante picchetti di varia forma.
abbinata a semina e messa a dimora di talee e/o arbusti.
Tecnica di esecuzione rapida e semplice, con protezione immediata della superficie.
campi di applicazione
stuoia in juta risulta idonea su scarpate a bassa pendenza, su rocce sciolte, substrati denudati o di neoformazione, anche irregolari
stuoie intessute in filo di cocco
risultano idonee su scarpate a maggior pendenza su substrati aridi e a forte drenaggio.
idonee su sponde in erosione soggette a periodica sommersione.
Messa a dimora delle talee
La talea è un metodo di propagazione agamico
La messa a dimora delle talee avviene anche in zone golenali per la riqualificazione di queste zone
I salici hanno un’elevata capacità di propagazione.
Viene infilata nel substrato una talea legnosa che poi radica e germoglia.
L’oleandro si propaga bene per talea.
Si sviluppa sia la radice che l’apparato aereo.
Messa a dimora degli arbusti
L’ideale è in zolla perché ha già le radici sviluppate. Con la zolla è garantito maggiore attecchimento.
Non sempre c’è la zolla, può esserci anche senza.
Sono arbusti piccoli, in vasetto, massimo alti 40 cm.
Le specie autoctone utilizzate sono: pioppo bianco, farnia, robinia, salice.
La pacciamatura a telo biodegradabile serve per fare una rinaturalizzazione.
Si usano dischi pacciamanti o uno strato di corteccia di pino con pali tutori e redi di protezione antifauna.
I tubi shelter (cilindri che abbracciano le piantine) servono per la protezione delle piantine dagli animali presenti nella fauna locale che altrimenti verrebbero mangiate.