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morfologia piante arboree fusto - Coggle Diagram
morfologia piante arboree fusto
formato da
epidermide: consistenza legnosa e funzione di rivestimento
corteccia: costituita da tessuto parenchimatico di riserva, funzione di protezione delle parti interne, in alcune piante produce sughero
cilindro centrale
floema: detto ance libro, costituito da vasi cribosi che trasportano la linfa elaborata
camio cribrovascolare: tessuto sistematico secondario, produce floema verso l'esterno e nuovo xilema verso l'interno
xilema: detto anche legno, costituito da vasi legnosi che trasportano la linfa grezza
midolo
parte più interna, costituito da tessuto parenchimatico
funzioni fusto
1.sostegno: sostiene la chioma che è formata da rami, foglie, firoi, e frutti
di trasporto
accrescimento della pianta
gradiente di vegetazione
rappresenta l'ordine con il quale i germogli si schiudono in modo prioritario
basitono: germogli basali più sviluppati degli altri
mesotono: i germogli mediani sono più sviluppati degli altri
acrotono: i germogli apicali sono più sviluppati degli altri
morfologia della chioma
formata da diversi organi legnosi
branche
organi legnosi di 2/+ anni, costituiscono lo scheletro della chioma, non soggette a potatura ordinaria
1°ordine: dipartono dal tronco
2°ordine: dipartono da quelle di 1°ordine
3°ordine: dipartono da quelle di 2°ordine
rami
soggetti a potatura, più piccoli ed esili, dipartono dalle branche di 2/3 ordine
morfologia delle gemme
organi vegetativi costituiti da tessuto meristematico primario
funzione di assicurare il rinnovamento di diversi organi della pianta e della crescita degli organi legnosi
situate agli apici dei rami, in corrispondenza dei nodi o dell'ascella delle foglie
la loro posizione lungo l'asse segue l'indice fillotassico
claasificazione
funzione
gemme specializzate: svolgono un'unica funzione, dando origine a un solo organo
a legno: forma allungata, danno origine a rami o foflie
a fiore: forma rigonfia, danno origine a fiori e frutti
miste: danno origine sia ad organi vegetativi che riproduttivi
suppletive: sostituiscono la gemma danneggiata e si trovano all'ascella della gemma principale
schiusura
dormienti: si schiudono la primavera successiva a quella della loro formazione
pronte: si schiudono entro l'estate dell'anno in cui si sono formate
latenti: si trovano nel cambio, si schiudono in seguto a ferite, danno origine a nuovi rami e seguono l'indice fillotassico
avventizie: si formano nel tessuto cicatriziale delle ferite, danno origine a rami, ma non seguono l'indice fillotassico
tipologia dei rami
polloni:originano dal colletto
succhioni: si formano a partire da gemme latenti o avventizie presneti sul tronoc e sulle branche
rami anticipati: derivano da gemme pronte
rami a frutto originano da gemme a fiore o da gemme miste
dell'anno: fruttificano solamnete l'anno in cui si sono formati (tralci della vite).
rami di un'anno: fruttificano l'anno successivo alla loro formazione, i più importanti sono i brindilli
pomacee: 15/20 cm, gemma apicale mista e lungo l'asse gemme a legno
drupacee: 15/30 cm, gemma apicale a legno e lungo l'asse gemme a fiore
rami misti: più lunghi dei brindilli, pomacee (40/50 cm, gemma apicale mista e lungo l'asse gemme a legno e miste), drupacee (40/70 cm, presentano sia all'apice che lungo l'asse gemma centale a legno contornata da gemme miste)
rami di più anni
lamburede (0,5 cm-4cm), 1°anno è detta vegetativa perchè non fruttifica, 2°anno lamburda fiorifera fiorisce e fruttifica, 3°anno fiorisce e si trasforma in borse con sostanze di riserva, 4°anno dette zampe di pollo
drupacee, dardi mazzetti di maggio, gemma a legno contronata da gemme a fiore