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BIANCHI ALBERTO, studente: FANTON LISA matricola: 2115652 - Coggle Diagram
BIANCHI ALBERTO
DIMENSIONE CLINICO-ASSISTENZIALE:
TERAPIA DOMICILIARE: Metildigossina 0,1 mg x 2; Amiodarone 200 mg; Ramipril 2,5 mg; Furosemide 25 mg; Eliquis 5 mg x 2
DIAGNOSI MEDICA DI INGRESSO:
SCOMPENSO CARDIACO
(alterazione della struttura e/o funzione cardiaca)
ANAMNESI: ricovero precedente per problemi cardiaci; cardiopatia ischemica cronica, ipertensione arteriosa, ulcera peptica. Da 3-4 giorni malessere generale, dispnea ,nausea, dolore epigastrico saltuario notturno (NRS 5)
ACCERTAMENTO INIZIALE: esame obiettivo --->FC 123 bpm aritmico; FR 24-32 atti/min dispnoico; PA 170/80 mmHg; TC 37,3°C; SpO2 85% a.a; peso 79 kg, altezza 175 cm, BMI= 25,81, aumento ponderale negli ultimi 3 gg di 3 kg, sudorazione profusa, affaticamento, all'auscultazione crepitii alle basi polmonari, edemi agli arti inferiori.
TERAPIA IN REPARTO: Ossigenoterapia 4 lt/min; Lasix 2 fl EV; Nitroglicerina 10 mg in 200 ml Fis. 6 ml/h; Ramipril 5 mg 1 cp; Lanoxin 0,25 mg 1 cp; Zantac 300 mg 1 cp
ESAMI RICHIESTI IN INGRESSO: ECG, ecocardiogramma, esami ematochimici (elettroliti, emocromo, glicemia, creatinina, albumina sierica, esame urine, funzionalità tiroidea, INR, digossina, PH arterioso
BISOGNI DI ASSISTENZA
PROBLEMI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA AREA AUTONOMA
Intolleranza all'attività fisica correlata ad ipoperfusione periferica e ipossia tissutale secondaria a scompenso cardiaco che si manifesta con debolezza, affaticabilità, dispnea da sforzo, riduzione delle attività di vita quotidiana
OBIETTIVO A BREVE TERMINE: il paziente entro 1 giorno dal ricovero non presenterà dispnea a riposo(scala di Borg <1)
Favorire l'espansione polmonare posizionando il paziente in posizione Fowler o semi Fowler
Rilevare i parametri vitali all'ingresso (FR, FC,SpO2, TC, PA, presenza di dolore) e ogni 15 minuti per le prime 2 ore e al bisogno
Erogare ossigenoterapia su prescrizione medica
Effettuare l'igiene in 2 operatori in modo da non affaticare il paziente
INTERVENTI
VALUTAZIONE ESITO
Il paziente dopo un giorno non presenta dispnea a riposo (Borg = 0)
OBIETTIVO A MEDIO TERMINE: il paziente entro una settimana dal ricovero riferirà assenza di dispnea e riduzione del senso di affaticamento riuscendo a deambulare con il supporto di un operatore; non presenterà lesioni da decubito e la FC sarà < 100 batt/min.
Aumentare con gradualità il livello di attività fisica, iniziando i primi giorni con la mobilizzazione passiva e utilizzando calze antitrombo, per poi arrivare a percorrere una superficie piana di 50 metri con la supervisione del caregiver.
INTERVENTI
Insegnare al paziente e al caregiver come mobilizzarsi e come effettuare una respirazione efficace; assicurarsi che sia posizionata una sedia a rotelle vicino al paziente qualora sopraggiungessero dispnea, affaticamento, vertigini.
Controllare e monitorare l'eventuale presenza di tosse o dispnea durante la mobilizzazione del paziente; rilevare e registrare al ritorno a letto del paziente i valori di FC e SpO2 rilevati.
Insegnare al paziente a passare dalla posizione supina a quella seduta a letto lentamente e poi a permanere nella posizione seduta alcuni minuti prima di alzarsi.
VALUTAZIONE ESITO
il paziente entro 6 giorni dal ricovero in reparto riferirà di sentirsi meno affaticato nell'effettuare gli spostamenti riuscendo a deambulare per 50 metri senza avvertire dispnea.
Ansia, paura del futuro, delle ricadute o della morte correlata alla sensazione di inadeguatezza di fronte ai problemi da affrontare (paziente e familiari)
OBIETTIVO A BREVE TERMINE: il paziente entro 3 giorni dal ricovero riferirà di sentirsi meglio (scala NRS ansia<2).
Informare, spiegare al paziente e al figlio la situazione clinica e la patologia invitandoli a non avere timore nel chiedere delucidazioni e ad esprimere le proprie preoccupazioni e paure
Accertare il livello di ansia e monitorarlo nel tempo per rilevare precocemente sia miglioramenti che peggioramenti. Nel caso in cui si manifesti ansia grave o panico contattare subito il medico.
Rassicurare, dare conforto al pz anche con la presenza del figlio
Sostenere i meccanismi di coping efficace
INTERVENTI
VALUTAZIONE ESITO
il paziente entro 3 giorni riferirà di sentirsi meno preoccupato e in ansia per la sua condizione.(scala NRS ansia 1)
PROBLEMI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA AREA COLLABORATIVA
Ipossia secondaria a versamento polmonare, riduzione della forza contrattile del cuore e vasocostrizione periferica che si manifestano con dispnea, ortopnea, rumori respiratori, affaticabilità, ansia
OBIETTIVO A BREVE TERMINE : l'infermiere in collaborazione con il medico identificherà in maniera tempestiva i segni e sintomi di ipossia e entro 1 ora dal ricovero in reparto somministrerà ossigenoterapia al paziente per portare la sua SpO2 >94%
Posizionare il paziente in posizione Fowler o semi Fowler per facilitare la respirazione
Rilevare i PV all'ingresso e comunicarli al medico
Posizionare un accesso venoso o su richiesta del medico eventuale catetere arterioso periferico
Somministrare ossigenoterapia prescritta dal medico e monitorare tutti i parametri ogni 15 minuti
INTERVENTI
VALUTAZIONE ESITO
l'infermiere rileverà entro 1 ora dall'inizio della somministrazione dell'ossigenoterapia una SpO2>94
OBIETTIVO A MEDIO TERMINE: l'infermiere in collaborazione con il medico, entro 7 giorni dal ricovero, rileverà valori di Pressione sistolica normali, FC <100 pulsazioni al minuto ritmica, riduzione degli edemi agli arti inferiori, campi polmonari liberi all'auscultazione, SpO2>90% a.a e assenza di dispnea.
Somministrare ossigenoterapia mantenendo una SpO2>94% con 2 litri al minuto
Somministrare la terapia farmacologica per il trattamento dello scompenso e valutare eventuali effetti collaterali con il medico
Monitorare i PV
Riduzione graduale del quantitativo di ossigeno somministrato in relazione alla comparsa di dispnea o desaturazione
INTERVENTI
VALUTAZIONE ESITO
l'infermiere, entro una settimana dall'ingresso del paziente rileverà valori FC<100 pulsazioni al minuto, ritmo cardiaco normale, assenza di edemi agli arti inferiori, SpO2>90% in a.a, all'auscultazione campi polmonari liberi.
Eccesso del volume di liquidi secondario a ritenzione idrosalina che si manifesta con edemi, oliguria, nicturia e dispnea
OBIETTIVO A BREVE TERMINE: l'infermiere identificherà tempestivamente i segni e sintomi di un eccesso del volume di liquidi e in collaborazione con il medico somministrerà una terapia diuretica che porterà una diuresi di almeno 400 ml entro 2 ore dalla somministrazione.
Eseguire un prelievo ematico per verificare la funzionalità renale e gli elettroliti
Monitorare il bilancio idrico e ridure a 1 litro al giorno il quantitativo di liquidi introdotti
Su indicazione del medico somministrare terapia farmacologica
Registrare il grado di fovea all'ingresso per poi tenerlo monitorato per osservare la riduzione degli edemi declivi (ogni 2 ore)
Rilevare i parametri vitali all'ingresso (PA, FC, FR, SpO2, TC, stato di coscienza) e posizionare un accesso venoso
VALUTAZIONE ESITO
l'infermiere rileva una diuresi di 400 ml entro 2 ore dalla somminiostrazione della terapia diuretica
OBIETTIVO A MEDIO TERMINE: L'infermiere, in collaborazione con il medico, entro 7 giorni dal ricovero rileverà un rapporto entrate/ uscite dal punto di vista idrico normale, valori ematici degli ioni e creatinina nel range normale e perdita di peso non superiore ai 900gr/die.
Controllare le entrate dal punto di vista idrico e somministrare dieta iposodica
Pesare il paziente giornalmente
VALUTAZIONE ESITO
l'infermiere entro 1 settimana rileva un bilancio idrico normale e perdita di peso entro 900 gr al giorno.
DIMENSIONE STRUTTURALE
vive in casa con il figlio che lo aiuta nella gestione della propria salute
DIMENSIONE INTERPERSONALE:
83 anni, pensionato, vedovo, vive con il figlio
studente: FANTON LISA
matricola: 2115652