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Tito Livio (latino), "patavinitas" (padovanità) descriveva la…
Tito Livio (latino)
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nacque nel 59 a.c. a Padova, la sua vita è stata dedicata all'attività letteraria e ciò non risulta che sia stato consentito dall'aiuto di produttori illustri
Livio si recò a Roma nel 30 a.c. per svolgere le ricerche preliminari alla sua opera storica "ah Urbe Condita Libri" publicato tra il 27 e il 25 a.c.
fu proprio quest'opera ad attirare l'attenzione di Augusto, proprio perchè nell'opera Livio celebra le virtù tipicamente romane e l'esaltazione degli ideali repubblicani, che non contrastavano l'immagine del principe, tuttavia lo riteneva felice o necessaria soluzione della crisi Repubblicana
Livio morì a Padova nel 17 d.c. e gli antichi riportano un'attività letteraria anche nei campi della filosofia e nella retorica ma nulla di tutto ciò è giunto fino a noi
Livio narrò tutta la storia di Roma a partire dalle origini "dalla fondazione della città", seguendo l'esempio degli antichi analisti
tenne pubbliche le letture via via che le componeva a sezioni staccate, dei 142 libri ne sono rimasti 35
nella prima decade parla delle guerre sannitiche, guerra contro Pirro e la prima guerra punica
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la differenza tra Scipione e Annibale è l'atteggiamento nei confronti della fortuna infatti Scipione non si affida mai al caso e la sua fede è una fortuna populi romani e la consapevolezza che un destino provvidenziale aiuta a proteggere chi, grazie alla sua Virtus, lo merita: Annibale fa al contrario
le principali fonti di Livio sono gli annalisti latini arcaici lo storico greco Polibio e i latini Ennio e Sallustio
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Lo stile di Tito Livio è caratterizzato da un talento sia scientifico che letterario, usato per creare un racconto vario, avvincente e drammatico
La sua padronanza delle tecniche retoriche gli permette di adottare tecniche della storiografia tragica di tradizione ellenistica
Elementi principali:
Ricerca della varietà: Livio cerca di evitare la uniformità degli eventi storici simili, introducendo elementi di varietà e concentrandosi su interessi umani
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Attenzione agli stati d’animo: Livio si focalizza sullo stato d’animo dei combattenti, aggiungendo profondità emotiva al racconto
il suo stile unisce rigore storico e drammaticità narrativa, rendendo la sua opera avvincente e varia
"patavinitas" (padovanità) descriveva la visione di Livio del mondo austro ma al contempo provinciale
l'opera di Livio è interessante non solo dal punto di vista storico ma anche dal punto di vista antropologico: perchè racconta leggende, pratiche folcloriste e i modelli culturali della Roma più arcaica
è un'opera annalistico perchè segue la storia di Roma dalle origini all'età contemporanea in modo cronologico (Ennio creatore)
Nella Prefazione Livio da la chiave di lettura dell'opera cioè: afferma con pessimismo di guardare lo studio del passato per distogliere l'attenzione del tempo presente (in particolare accetta il declino come legge ineluttabile)
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i limiti di Livio come storico: gli sfuggono i problemi economici e sociali, le descrizioni geografiche e topologiche sono spesso approssimative, patteggia quasi sempre per il Senato
Il Mos maiorum era il complesso di valori, tradizioni e norme non scritte ereditate dagli antenati romani