Il voto che il Terzo Stato richiese era il voto per testa, una persona valeva un voto, prima, invece, c'era il voto per ordine, che aveva visto sempre avvantaggiata la nobiltà, insieme al clero, per la loro elevata economia. I nobili volevano che il re rifiutasse la proposta, ma il re, non sapendo che fare, sciolse l'assemblea.