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La guerra del Peloponneso (431-404 a.C.), A porre fine all'egemonia…

- - - - L'egemonia è quindi una forma di supremazia indiretta che uno Stato esercita sugli altri in virtù della sua forza politica, militare, economica e culturale.
        
        Lo strumento che Pericle utilizzò per imporre l'egemonia di Atene sulla Grecia fu la Lega di Delo, l'alleanza militare fondata da Temistocle. La Lega di Delo era stata creata per contrastare la minaccia persiana, ma alla metà del V secolo a.C. i Persiani non costituivano più un pericolo per i Greci.
        
        La fine della minaccia persiana avrebbe dovuto portare allo scioglimento della Lega di Delo, ma Pericle la mantenne in vita, trasformandola in uno strumento di dominio sulle città alleate. Ecco come:
        
        Atene smise di convocare le riunioni degli stati membri e le decisioni, fino ad allora concordate tra tutti gli alleati, furono prese dai soli Ateniesi.
        
        Il tesoro della Lega fu fatto trasferire ad Atene, trasformando in questo modo la somma annuale versata dalle città greche in un tributo dovuto ad Atene.
        
        Pericle vietò alle poleis alleate di abbandonare la Lega reprimendo ogni tentativo di ribellione.
  - - - Cause remote
        
        La politica imperialistica di Atene.
        
        Con imperialismo si definisce una tendenza da parte di uno Stato a estendere il proprio dominio militare, politico, economico o culturale su altri Stati.
      - Cause prossime
        
        Il divieto imposto da Atene a Megara, alleata di Sparta, di commerciare con le poleis della lega di Delo (431 a.C.).
        
        Questo divieto avrebbe portato Megara alla rovina economica. A quel punto, Sparta e le città del Peloponneso reagirono e intimarono ad Atene di ritirare il provvedimento. Gli ateniesi mantennero il divieto e Sparta dichiarò guerra ad Atene.
        
        Per quanto possa sembrare strano, non sempre nella storia la responsabilità di un conflitto va assegnata a chi lo fa iniziare.
- - - - Il comando della spedizione passò quindi a Nicia. Giunto in Sicilia, egli pose sotto assedio Siracusa, ma i siracusani riuscirono ad attaccare e distruggere la flotta ateniese. I soldati ateniesi cercarono scampo a terra, ma furono facilmente catturati: Nicia e gli altri ufficiali furono giustiziati, i sopravvissuti furono rinchiusi nelle cave di pietra di Siracusa (le latomìe) e lasciati morire.
        
        "L'orecchio di Dioniso"
        L'antro deve il nome al gioco di risonanze acustiche che, si narra, permetteva al tiranno di Siracusa, Dioniso, di ascoltare i discorsi dei detenuti.
- - - - Dopo 27 lunghi anni la guerra del Peloponneso era finalmente finita.
        
        Sparta impose condizioni di pace particolarmente dure:
        
        Atene fu costretta a sciogliere la Lega di Delo e a entrare nella Lega del Peloponneso;
        
        dovette abbattere le Lunghe mura;
        
        la sua flotta fu ridotta ad appena dodici tiremi.
        
        Gli spartani sostennero la nascita ad Atene di un governo autoritario. Le riforme democratiche di Clistene e Pericle furono cancellate e alla guida della polis salì un gruppo di trenta aristocratici che, a causa della loro ferocia, furono soprannominati i Trenta tiranni.
        
        Il nuovo governo aristocratico era però odiato dalla popolazione e restò al potere solo un anno: nel 403 a.C. una rivolta ripristinò la democrazia, pose fine al controllo spartano sulla città e decretò l'uscita di Atene dalla Lega del Peloponneso.
        
        SPARTA
        
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