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Le scale musicali - Coggle Diagram

- - - - Una scala musicale è un insieme di note/suoni che suonano bene insieme sia melodicamente che armonicamente.
    - - Un intervallo musicale è lo spazio che c'è tra due note.
        
        In acustica, un intervallo è il rapporto fra due suoni. Questo rapporto può essere rappresentato tramite una frazione.
        
        Sia il numeratore che il denominatore rappresentano gli armonici dei suoni che corrispondono.
        
        Se prendiamo come esempio la frazione 3/2, questo significa che il terzo armonico del primo suono corrisponde al secondo armonico del secondo suono.
        
        Armonici
        
        In realtà, un singolo suono è composto da più frequenze. Queste frequenze si chiamano armonici, e sono multipli della frequenza fondamentale.
        
        Frequenza fondamentale
        
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        Frequenza
        
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        Intervallo di quinta
        
        L'intervallo di quinta è la distanza tra due note, dove la seconda nota si trova cinque gradi sopra la prima contando anche la nota di partenza.
        
        Gradi nella musica
        
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        Intervallo di quinta in Acustica
        
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    - - Sebbene la scala pitagorica permette l'utilizzo di quinte e ottave perfettamente consonanti, presenta comunque degli svantaggi.
        
        Terze e Seste non consonanti
        
        I salti di quinte complica gli intervalli di terza e sesta. Infatti, bisogna effettuare quattro salti di quinte soltanto per arrivare al terzo grado della scala.
        
        La quantità maggiore di salti effettuati rende più complesso il rapporto tra le due frequenze dell'intervallo di terza.
        
        Dunque, l'intervallo di terza (e sesta) risulta meno consonante.
        
        Nella scala pitagorica, il rapporto tra le due note è 81:64, mentre per la scala temperata è 5:4.
        
        Comma Pitagorico
        
        Procedendo per quinte giuste, ci si aspetterebbe poi di arrivare alla stessa nota di partenza, solo a un'ottava superiore.
        
        Nella scala pitagorica, questo non succede; Invece, si arriva ad una frequenza leggermente più alta di quella che si aspetterebbe.
        
        Questo è un grande problema perché, accumulando le quinte, ci sarà poi un divario significativo tra la nota di partenza e quelle che in teoria dovevano essere le sue ottave.
- - - - Zarlino risolse il problema della scala pitagorica rendendo più semplice il rapporto tra le frequenze delle note negli intervalli di terza e sesta.
        
        Per esempio, per le terze, al posto di avere un rapporto di frequenza di 81:64, Zarlino utilizzò il rapporto 5:2, che è molto più semplice.
        
        Vantaggi e Svantaggi della scala naturale zarliniana
        
        Vantaggi
        
        Un vantaggio della scala zarliniana è che, oltre alle quinte e alle ottave, le terze e le seste sono perfettamente consonanti.
        
        Svantaggi
        
        Uno svantaggio della scala zarliniana è che gli intervalli come la terza e la sesta sono perfettamente consonanti soltanto in una tonalità.
        
        Infatti, pian piano che si va più lontano dalla quella tonalità, questi intervalli diventano sempre più dissonanti.
        
        Dunque, la scala naturale zarliniana non è ideale per la modulazione.
- - - - L'innovazione della scala temperata è quello di suddividere un'ottava in 12 intervalli uguali chiamati semitoni.
        
        Vantaggi e Svantaggi della scala temperata
        
        Vantaggi
        
        Nella scala temperata, gli intervalli sono sufficientemente consonanti. Questa sua caratteristica la rende anche ideale per la modulazione.
        
        Dunque, possiamo dire che la scala temperata è flessibile.
        
        Svantaggi
        
        Per poter sfruttare i vantaggi della scala temperata, bisognava trovare un compromesso: non sono più presenti intervalli perfettamente consonanti.
        
        Bisognava scegliere tra la purezza dei rapporti matematici tra le frequenze o la flessibilità nel suonare il qualsiasi tonalità e in qualsiasi contesto senza riaccordare gli strumenti.
        
        Evidentemente, la maggior parte dei musicisti hanno preferito la flessibilità.
        
        Le quinte e le terze non sono più perfette, bensì sono state alterate leggermente.