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LE TEORIE PIÙ RECENTI, LA TEORIA NEOCLASSICA E IL PENSIERO KEYNESIANO,…
LE TEORIE PIÙ RECENTI
I NEOKEYNESIANI
successi del
modello keynesiano
Prosperità
economica tra la fine della Seconda guerra mondiale e la fine del 1973
In Italia:
miracolo economico
limiti del modello keynesiano
Divario di sviluppo tra Nord e Sud:
questione meridionale
divario tra le imprese
ineguale distribuzione dei redditi
Costante ed elevata
inflazione
:
aggravata da un periodo di crisi >
ristagno economico
Inflazione + ristagno economico =
stagflazione
economia mista
Anni 50 e 60:
idee di Keynes riprese e applicate > nascono i sistemi a economia mista:
basati sull'
iniziativa economica privata
e
interventi pubblici
Stato: coordinatore dell'economia nazionale
Aiutò a superare la crisi (dopo alla Seconda Guerra Mondiale)
In italia:
articolo 41
della Costituzione: il sistema economico italiano è a economia mista
limiti della libertà di iniziativa economica privata
Esponenti
Fisher
,
Taylor
e
Stiglitz
neokeynesiani
Interventi legati alla
tassazione
:
obiettivo dello Stato = stabilità del
sistema economico (interventi fiscali)
L'ECONOMIA CIVILE
Tra la filosofia economica keynesiana e quella liberista
Visione umana e sociale dell'economia
, volta a dare spazio ai bisogni reali delle persone e a perseguire il bene comune
valori
Collaborazione
tra gli operai economici
Rispetto
e condizioni di parità
Benessere
individuale e collettivo
consumatori, imprese
e Stato
Consumatori
:
ruolo morale
scelte di consumo e investimento in senso etico
Imprese
:
ruolo morale
politica produttiva rispettosa dei diritti umani
Stato
:
interventi: equa ridistribuzioni del reddito
no sprechi e discriminazioni
economisti
AMARTYA SEN
(1933)
Condividono il suo pensiero Zamagni, Fitoussi e Stiglitz
Benessere
> principi di
libertà
,
uguaglianza
e
giustizia
Bisogna adottare un'
economia circolare
LATOUCHE
(1940)
È necessaria una fase di
decrescita guidata
> equilibrio
eliminare le produzioni non necessarie e ritorno a un'agricoltura più naturale
riavvicinare la produzione ai luoghi di consumo
riduzione dell'orario lavorativo
IL MONETARISMO
Base del
neoliberismo
Piena efficienza del
libero mercato
L'economia può attraversare momenti di
crisi
:
si normalizzano spontaneamente
esponente maggiore
FRIEDMAN
(1912-2006)
principi
Keynes e neokeynesiani:
incapaci
di spiegare l'inflazione e la disoccupazione
Centro degli studi:
moneta
e
inflazione
Aumento dei prezzi
: eccessiva quantità di moneta in circolazione
banche centrali > ridurre l'offerta di moneta
IL NEOLIBERISMO
critiche
Eccessiva riduzione degli interventi
pubblici: ripercussioni sociali
Mobilità di lavoro >
precarietà
e
bassa retribuzione
ripresa
dell'ideologia liberista
-
Anni 80
: affermazione neoliberismo
è necessario un
ridimensionamento
degli interventi dello Stato in economia
Applicazione:
USA
: presidenza di
Ronald Reagan
UK
: governo di
Margaret Thatcher
principi
Riduzione drastica degli interventi pubblici:
privatizzazioni
> trasformazione delle imprese pubbliche in imprese private
deregolamentazione
dei mercati
Mobilità
del lavoro:
assunzioni a tempo determinato
libertà di licenziamento
Flessibilità
dei salari:
riduzione delle retribuzioni interne
LA TEORIA NEOCLASSICA E IL PENSIERO
KEYNESIANO
I FONDAMENTI DELLA TEORIA NEOCLASSICA
principi, interessi ed esponenti
Liberismo e individualismo
Studio ella produzione e della distribuzione della ricchezza
Marshall, Shumpeter, Veblen
scuola neoclassica
(o marginalista)
1870
Credenze:
sistema capitalista
equilibrio spontaneo del sistema economico
astensione dello Stato dall'economia
Novità rispetto alla teoria classica
:
spostamento dell'interesse dalla produzione al
consumo
concetti di
utilità marginale
e
utilitarismo
attenzione alla
scarsità dei beni
rispetto ai bisogni illimitati dell'uomo
superamento della distinzione in classi (capitalisti, proletari e proprietari terrieri) a favore della
centralità dei rapporti di scambio
tra imprenditori e consumatori
convinzione che il
mercato
sia
equo
e in permanente equilibrio
fiducia nella libertà di iniziativa economica privata
scoperte e invenzioni
Periodo storico
:
seconda rivoluzione industriale
:
chimica e medicina > Pasteur: microbiologia
fisica > Hertz: onde elettromagnetiche; coniugi Curie: radioattività; Pacinotti: dinamo; Edison: lampadina
comunicazione > Marconi: radiotelegrafia
nuovi mezzi produttivi e nuove fonti di energia
trasformazione di trasporti e comunicazioni
TEORIA NEOCLASSICA
MARSHALL
(1842-1924)
importanza di
domanda e offerta
Concetti
chiave:
utilità
,
costi
,
prezzo
,
domanda
e
offerta
Formazione dei prezzi > dipende dai
fattori
che influenzano domanda e offerta:
domanda
:
grado di utilità
dei beni percepito dai consumatori
offerta
:
costi
sostenuti dalle imprese
l'incontro tra domanda e offerta determina il prezzo
formazione del prezzo di equilibrio
Mercato in equilibrio
: offerta e domanda, a un certo prezzo, sono uguali
Prezzo di equilibrio
:
meccanismi spontanei di mercato
:
SHUMPETER
(1883-1950 )
innovazioni
Innovazioni
: hanno per presupposto le invenzioni e consistono nella produzione a livello industriale di nuovi prodotti e nell'utilizzo di nuove tecniche produttive
(
≠invenzioni
: scoperta di nuovi prodotti e processi)
Determinanti per realizzare un
profitto
tipologie
Innovazioni di processo
Innovazioni di prodotto
finanziamenti, innovazioni
e profitto
Istituti bancari
: finanziano le innovazioni > profitto
Profitto
(=reddito dell'imprenditore): legato allo spirito innovativo dell'imprenditore
diminuisce quando queste non sono più tali
Dinamicità
dei sistemi economici
Gli imprenditori innovatori sono la chiave per la crescita dell'economia
TEORIA ISTITUZIONALISTA
VEBLEN
(1857-1929)
istituzioni
Ruolo della scienza economica
: studio dell'evoluzione delle strutture istituzionali
Adattare le istituzioni a una società produttiva migliore e non egoista::
attenzione ai
processi di adattamento tecnologico
precisone
in ritmo e fasi produttive
accuratezza
nei servizi e nei mezzi di comunicazione
classe agiata
Uomini d'affari
Basata sul
consumo ostentativo
Critica
verso la teoria neoclassica e verso il capitalismo:
t. neoclassica
> non migliora la scienza economica e non aiuta a comprendere i limiti del capitalismo
capitalismo
> sistema produttivo, gestione dell'impresa, comportamento economicamente negativo degli uomini d'affari (
classe agiata
)
TEORIA KEYNESIANA
KEYNES
(1883-1946)
situazione di sottoccupazione
Critica verso la teoria di Say: la condizione tipica del mercato è la
sottoccupazione
Equazione della sottoccupazione
:
Y>C+I
Y = offerta globale
C+I = domanda globale
Pensiero molto innovativo:
rivoluzione keynesiana
Inaffidabilità delle teorie classiche e neoclassiche
spese pubbliche e
deficit spending
Per aumentare la domanda globale serve l'intervento dello
Stato
>
spese pubbliche
(G):
fasi di disavanzo
del bilancio statale (
deficit spending
)
deficit spending: più spese che entrate > lo stato ricorre a prestiti monetari
defict spending
> aumento del debito pubblico
Equazione dell'equilibrio
:
Y=C+I+G
spiegazione d'equazione di equilibrio
Non tutto ciò che viene risparmiato viene investito, dunque S≠I
S = S (risparmi) + L (liquidità)
non si può sapere il valore totale di L perché ce ne sono di 3 tipi:
transativo
precauzionale
speculativo
Dato che L non rientra nel mercato si crea questa situazione:
Y>C+I
Con la
spesa pubblica
si riporta l'equilibrio:
Y=C+I+G
LA CRISI ECONOMICA DEL 1929
E IL NEW DEAL
premesse
Sovrapproduzione >
crollo dei prezzi
> crisi delle imprese agricole
Riduzione dei
consumi
> blocco della produzione > fallimento delle imprese
Aumento disoccupazione > situazione di miseria e povertà >
crisi economica
giovedì nero
Culmine della crisi: 4 ottobre 1929
crollo della borsa di Wall Street
ribasso del valore dei titoli > vendita dei titoli da parte dei titolari > aggravamento della crisi
Intervento dello Stato: si smentisce la teoria di Say
Roosvelt e il New Deal
Roosvelt > New Deal:
interventi pubblici
sussidi economici
L'ECONOMIA CLASSICA
IL MERCANTILISMO
presupposti
Rivoluzione commerciale
del XV secolo > mercanti: organizzazione di natura imprenditoriale
Formazione degli
Stati nazionali
Ampiezza del mercato
Sviluppo delle
scienze
Riforma protestante
obiettivi
Stato
:
bisognava mantenere un
saldo attivo
: esportazioni > importazioni (
x-i
)
protezionismo
Fondamento del
mercantilismo
Adozione di dazi doganali
XVIII secolo: entrò in
crisi
:
rialzo dei prezzi
pressione fiscale
opposizione delle colonie verso i Paesi dominanti
dopo la crisi si svilupparono varie teorie:
Hume
(ordine naturale)
fine
Arricchimento
LA FISIOCRAZIA
principi
Si diffuse in
Francia
nel XVIII secolo
Pose le basi del
liberismo
Esistenza di
ordine economico naturale
regolato da leggi fisiche
Libertà
di iniziativa economica e libero scambio
Agricoltura
: unica attività economica davvero produttiva
(nuova) gerarchia sociale
Classe
proprietaria
: proprietari fondiari
Classe
produttiva
: coltivatori, allevatori e minatori
Classe
sterile
: artigiani, artisti e mercanti
La produzione della ricchezza con questa nuova gerarchia viene spiegata da Quesnay nel
Tableau Économique
> flusso circolare di interscambio
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
contesto storico
Tra la fine XVIII-inizio XIX secolo
In Inghilterra e poi in Europa
Novità:
innovazioni tecnologiche
razionalizzazione dell'
organizzazione del lavoro
aumento della domanda interna
crescita demografica
Sviluppo economico
= risultato di:
sviluppo commerciale
rivoluzione agricola > nuova classe di braccianti
innovazioni tecniche
formazione del proletariato
urbanesimo
IL CAPITALISMO
caratteristiche
Proprietà privata
dei mezzi di produzione
Lavoro salariato
Meccanizzazione
della produzione
Espansione
dei mercati
capitale
Elemento centrale del capitalismo
Ricchezza investita nei processi produttivi
gerarchia sociale
Capitalisti
: titolari di fabbriche, detentori del capitale
Proletari
: lavoratori
Proprietari terrieri
: nobili
divisione del lavoro
Fordismo
:
Ford
utilizzo della catena di montaggio > Ford T
più pratico
ottica collettiva
Taylorismo
:
Taylor
organizzazione scientifica del lavoro
catena di montaggio
più teorico
IL LIBERISMO
RICARDO
(1772-1823)
Si concentrò sulla distribuzione della
ricchezza tra
profitti
,
salari
e
rendite
Profitto:
differenza tra il valore dei beni e il loro costo di produzione
consente l'accumulazione della ricchezza
remunera i possessori del capitale
dipende dalla disponibilità di capitale
Rendita:
ha importanza solo riflessa rispetto al profitto
rendita fondiaria
:
rendita assoluta
= compenso spettante a ogni proprietario terriero
rendita differenziale
= reddito percepito dai proprietari delle terre più fertili
Salario:
retribuzione dei lavoratori
non possono che essere di sussistenza
strumento del profitto
Smith e Say
SMITH
(1723-1790)
Fondatore della
scuola classica
Libertà
di iniziativa economica privata
L'uomo è per natura
egoista
> fusione degli egoismi =
armonia sociale
SAY
(1767-1832)
Fiducia nell'
equilibrio spontaneo
di mercato >
teoria degli sbocchi
:
la domanda globale si adegua sempre all'offerta globale
Funzione della teoria degli sbocchi:
Y = C+I
Con l'equilibrio non si affrontano crisi di
sovrapproduzione
ㅤMalthus e Mill
MALTHUS
(1766-1834)
Saggio sul principio di popolazione
:
la popolazione aumenta secondo una
progressione geometrica
(2-4-8)
le risorse naturali crescono con
ritmo aritmetico
(2-4-6)
Nell'ordine naturale
non esiste equilibrio
MILL
(1806-1873)
Con lui ebbe inizio un
riformismo
: era favorevole a un
ruolo attivo dello Stato
nell'economia
Stato:
aiuti concreti ai poveri
> tasse sulle proprietà terriere e sulle successioni per causa di morte
Favorevole a una distribuzione più equa della ricchezza
MARX
(1818-1883)
classi sociali e
plusvalore
Lo sviluppo delle fabbriche aveva diviso la società in
2 classi
:
capitalisti
proletari
L'unico fattore produttivo è il
lavoro
Plusvalore
: differenza tra il valore del lavoro dei proletari e il salario ricevuto (va a beneficio del capitalista)
dittatura del proletariato
e società comunista
I lavoratori devono insorgere:
rivoluzione del proletariato
> periodo di dittatura del proletariato
Passaggio al
comunismo
: società priva di classi e sfruttamento
Critica verso la divisione del lavoro
:
alienazione