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L'ITALIA E L'ETÀ GIOLITTIANA P.21-23, Il meridione (SUD) e il…
L'ITALIA E L'ETÀ GIOLITTIANA
P.21-23
CONTESTO STORICO. QUAL ERA LA SITUAZIONE DELL'ITALIA TRA LA FINE DELL'800 E GLI INIZI DEL 900?
Nell'ultimo decennio (negli ultimi 10 anni) dell'800 i
governi italiani
avevano
bloccato
con violenza tutte e
manifestazioni organizzate dai movimenti socialisti
. Queste manifestazioni coinvolgevano i contadini e gli operai che si battevano per i loro diritti.
A Milano, nel 1898 ci fu un violento scontro tra l'esercito e i manifestanti che protestavano contro l'aumento dei prezzi. L'esercito sparò sulla folla e causò 81 morti ( tra cui alcuni bambini)
L'esercito era guidato dal generale
BAVA BECCARIS
che fu premiato dal re UMBERTO I per aver bloccato la manifestazione.
Per questa ragione
l'anarchico GAETANO BRESCI, NEL 1900 uccise il re UMBERTO I
la conseguenza di tutto ciò fu l'affermazione delle forze politiche più DEMOCRATICHE
Le elezioni del
1901
furono vinte dal democratico GIUSEPPE ZANARDELLI che ebbe come MINISTRO DEGLI INTERNI
GIOVANNI GIOLITTI
GIOLITTI
sosteneva che fosse utile
aumentare gli stipendi
degli operai
per migliorare la produttività
delle aziende, per fare in modo che le persone consumassero di più ( perché avevano uno stipendio migliore). In questo modo, sarebbero aumentate le richieste di produzione di beni e quindi i guadagni.
Giolitti fece delle
RIFORME
che avevano lo scopo di
migliorare la vita delle classi sociali più povere
. Tra queste ricordiamo:
La
tutela del lavoro delle donne e dei bambini.
Potevano lavorare solo i bambini che avevano compiuto 12 anni. Prima di Giolitti, lavoravano anche i bambini più piccoli.
Il miglioramento dell'assistenza ai lavoratori per la vecchiaia e in caso di infortuni
L'obbligo del
RIPOSO
SETTIMANALE
L'
obbligo scolastico
. I bambini dovevano andare a scuola per almeno 6 anni.
L'introduzione del
SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE.
Tutti i
maschi maggiorenni
potevano
votare
, anche quelli delle classi sociali più basse che, fino a prima del 1913, erano esclusi dal voto.
Il meridione (SUD) e il mondo contadino
p. 23
Nonostante le numerose riforme, Giolitti avvantaggiò soprattutto la popolazione del Nord Italia, a svantaggio delle classi sociali più deboli del Sud Italia.
Il suo atteggiamento con il Sud Italia fu ambiguo ( poco chiaro) perché da un lato favorì importanti interventi come la costruzione dell'acquedotto pugliese, dall'altro fece accordi con le classi sociali privilegiate.
Inoltre
Negli ultimi anni del suo governo, Giolitti adottò una politica oscillante perché per alcune scelte si avvicinò ai socialisti, per altre a idee opposte.
per esempio
Si dedicò alla politica coloniale e nel 1912 conquistò la LIBIA, che divenne una COLONIA ITALIANA
Nel 1913 firmò un accordo con i cattolici, IL PATTO GENTILONI con l'obiettivo di contrastare il partito socialista durante le elezioni del 1913
Giolitti
non si trovò in accordo né con i socialisti né con cattolici e nel
1914 si dimise
( cioè abbandonò il suo ruolo politico di ministro degli Interni del Governo italiano).