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5)Tra restaurazione e innovaziona - Le riforme per la famiglia
Le guerre avevano portato all'emancipazione delle donne,
con conseguenti preoccupazioni per l'infedeltà e la diminuzione della natalità.
Augusto rispose con una serie di riforme tra il 18 a.C. e il 9 d.C., volte a ristabilire l'ordine morale e la stabilità familiare:
L'adulterio, prima una questione familiare, divenne un crimine pubblico perseguibile.
L'età augustea portò cambiamenti significativi, soprattutto nel ripristino degli antichi valori tradizionali,
che Augusto riteneva essenziali per la restaurazione della repubblica.
Dopo anni di guerre civili e il diffondersi della cultura ellenistica, la società romana si era allontanata dal mos maiorum,
i costumi degli antenati. Augusto attribuiva alla crisi della famiglia e
alla decadenza dei valori morali una parte del declino della repubblica.
Le opere pubbliche - Il mecenatismo augusteo
Sotto il principato di Augusto, ci furono significativi cambiamenti nel settore edilizio,
caratterizzati sia dal restauro di edifici esistenti sia dalla costruzione di nuovi monumenti pubblici.
Tra le opere più rappresentative vi sono il Pantheon, eretto dal generale e genero di Augusto, Agrippa,
e successivamente ricostruito dall'imperatore Adriano, e l'Ara Pacis.
Augusto creò anche un nuovo foro, noto come “foro di Augusto”,
con l'obiettivo di celebrare la grandezza di Roma e il suo ruolo come artefice di tale grandezza.
La propaganda augustea si espresse anche attraverso opere letterarie, tra cui l’Eneide di Virgilio,
che narra le origini divine di Roma attraverso la figura di Enea, considerato un antenato di Augusto.
Virgilio, insieme ad altri poeti come Orazio e Ovidio,
formò un circolo letterario sotto il patronato di Cilnio Mecenate,
che sostenne finanziariamente la produzione di opere celebrative del principato.
La figura di Mecenate divenne simbolo del supporto alle arti,
tanto che il termine "mecenatismo" è ancora utilizzato per descrivere chi finanzia la cultura.
Furono introdotte sanzioni contro chi non si sposava o non aveva figli.
Le donne con almeno tre figli ricevettero maggiori libertà legali,
come la possibilità di fare testamento senza un tutore.
Queste leggi miravano a rafforzare i costumi tradizionali e
a promuovere la natalità, guadagnando a Augusto ulteriore consenso.