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La filosofia cristiana medievale, N.B. 1, N.B. 2 - Coggle Diagram
La filosofia cristiana medievale
"Per tutto il pensiero occidentale: dimenticare il suo Medioevo significa dimenticare se stesso" (Etienne Gilson)
Avvento del cristianesimo --> far comprendere il
significato della Rivelazione
e
il messaggio di Cristo
Grazie agli
strumenti del sapere filosofico
rivolto a
tutti gli uomini e donne
, invito ad una
trasformazione interiore
:
rinunciare a legami "terreni",
aderire alla nuova legge dell'amore
abbandonarsi fiduciosamente a Dio
I
primi scritti
filosofici cristiani
Bibbia
: Antico Testamento + Nuovo Testamento [4 Vangeli] + Atti degli Apostoli + le Lettere [di Paolo, Giovanni, Giacomo] + Apocalisse
(1) Le Lettere di Paolo di Tarso
contengono i capisaldi della nuova religione cristiana e saranno
punti di riferimento per la sua interpretazione filosofica
(2) Vangelo di Giovanni
primo tentativo di
presentare in modo filosofico la figura di Cristo
(Verbo divino, Logos, mediatore tra Dio e mondo creato)
Elementi di novità
Politeismo e monoteismo
Creazione
Visione dell’umanità
La Provvidenza
Il valore della FEDE
L’umiltà
L’Amore
Periodizzazione
La Patristica (I- VIII sec. d.C)
Agostino d'Ippona
La Scolastica (VIII-XIV sec. d.C)
Anselmo d'Aosta e
Tommaso d'Aquino
Crisi della Scolastica (XIV-XV sec d.C.)
Guglielmo d'Occam (1290-1349)
Impostazione
empiristica della realtà
gli "
universali
" sono solo
segni
(flatus vocis)
verità di fede e conoscenza razionale non dialogano
la teologia va estromessa dall'ambito razionale e filosofico
Principio di economia [rasoio]
in metafisica
Inutile moltiplicare gli enti per descrivere la realtà
(no al concetto di sostanza e di causa finale)
N.B. 1
N.B. 2