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Lucrezio, (Concetto opposto al Logos e al finalismo provvidenziale degli…

- - - - Lucrezio ha consapevolezza dei limiti che la natura ha imposto sull'uomo, sta all'uomo stesso prendere coscienza della propria posizione del tutto marginale nell'universo e convincersi che il mondo non è stato fatto per lui, quindi intende criticare...
        
        L'OTTIMISMO NATURALISTICO
        
        L'ANTROPOCENTRISMO
- - - - visione negativa di un personaggio caduto in depressione, poiché sostiene l'epicureismo, che in certi aspetti si oppone al cristianesimo
- - - - Gli ultimi due illustrano la mortalità del mondo, la natura dei fenomeni e l'indifferenza degli dei verso gli umani. La peste di Atene ne è un esempio
      - I libri III e IV espongono la teoria sulla mortalità dell'anima e il processo della conoscenza.
      - I primi due trattano la dottrina atomistica e la teoria del Clinamen.
    - - Didascalico poiché divulga la filosofia epicurea, principalmente fisica e gnoseologia.
      - Epico poiché inizia con un inno a Venere in quanto rimpiazzo alle muse, madre di Enea e poiché esercita una "captatio benevolentiae".
        
        Scrive in versi per rendere più facile la divulgazione.
        
        UNA DICHIARAZIONE DI INTENTI
        
        Buio=ignoranza
        Luce=filosofia
        
        Per spiegare la complessità dell'epicureismo, supera la povertà della lingua latina, con un nuovo linguaggio poetico.
        
        Credeva che la poesia potesse essere un buon mezzo per superare, tramite il suo carattere piacevole, la diffidenza nutrita dai romani nei confronti dell'Epicureismo.
        
        La Poesia diventa il mezzo migliore per raggiungere il solo sapere capace di uscire dall'ignoranza e dalla superstizione, la filosofia di Epicuro, che si proponeva di liberare gli uomini dalle paure e dal turbamento.
        
        Inoltre Epicuro è rappresentato come un eroe, in lotta contro la "religio".
- - - - A Roma inizialmente la filosofia epicurea era vista negativamente in quanto il negotium, ovvero dedicarsi alla vita politica, era per i filosofi era causa di allontanamento dal lathe biosas(vivi nell'ombra).
        
        Nei primi periodi della diffusione dell'epicureismo a Roma emersero due figure, quelle di Filodemo e Sirone che per primi divulgarono il pensiero filosofico.