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I PROMESSI SPOSI (TEMATICHE PRINCIPALI) - Coggle Diagram
I PROMESSI SPOSI (TEMATICHE PRINCIPALI)
FEDE E PROVVIDENZA
PROVVIDENZA
MANZONI CREDE FERMAMENTE CHE ESISTA UN DISEGNO DIVINO CHE GUIDA E PROTEGGE GLI UOMINI.
ANCHE SE I PERSONAGGI SOFFRONO E AFFRONTANO GRAVI DIFFICOLTÀ, LA PROVVIDENZA INTERVIENE, ANCHE SE IN MODI SPESSO MISTERIOSI E IMPERSCRUTABILI, PER GARANTIRE CHE ALLA FINE IL BENE PREVALGA.
FEDE PERSONALE
IN PARTICOLARE DI LUCIA, RAPPRESENTA UN RIFUGIO SICURO IN UN MONDO PIENO DI INGIUSTIZIA E SOFFERENZA.
LUCIA SI AFFIDA ALLA PROVVIDENZA IN MOMENTI DI GRANDE DIFFICOLTÀ, COME QUANDO VIENE RAPITA DALL'INNOMINATO.
CONVERSIONE, REDENZIONE E PERDONO
IL PERSONAGGIO DELL’INNOMINATO, INIZIALMENTE CRUDELE E TEMUTO, È UNO DEI PIÙ IMPORTANTI ESEMPI DI REDENZIONE. MISERICORDIA DIVINA.
LA SUA CONVERSIONE AVVIENE DOPO UNA CRISI PERSONALE E SPIRITUALE, ISPIRATA DALL’INCONTRO CON LUCIA E DAL DISCORSO DEL CARDINALE FEDERIGO BORROMEO.
LA SUA REDENZIONE È UN CHIARO ESEMPIO DELLA POSSIBILITÀ DI CAMBIAMENTO E DELLA DELLA MISERICORDIA DIVINA.
IL ROMANZO PROPONE IL PERDONO COME VALORE SUPREMO, RAPPRESENTATO DAL GESTO DI LUCIA, CHE PERDONA I SUOI AGUZZINI, COMPRESO L'INNOMINATO.
QUESTO RIFLETTE L'INFLUENZA DEL CATTOLICESIMO MANZONIANO E DELLA CONVINZIONE CHE IL PERDONO SIA UNA VIRTÙ FONDAMENTALE PER L'ESSERE UMANO.
GIUSTIZIA SOCIALE E INGIUSTIZIA
MANZONI UTILIZZA I PROMESSI SPOSI PER DENUNCIARE LE INGIUSTIZIE SOCIALI DEL SUO TEMPO, SEBBENE IL ROMANZO SIA AMBIENTATO NEL XVII SECOLO
OPPRESSIONE DEI POTENTI
DON RODRIGO OSTACOLA IL MATRIMONIO DI RENZO E LUCIA SOLO PER IL PROPRIO PIACERE, SENZA ALCUN RIGUARDO PER LA LORO FELICITÀ O PER LA GIUSTIZIA.
I POTENTI, COME DON RODRIGO, USANO IL LORO POTERE PER CALPESTARE I DIRITTI DEI PIÙ DEBOLI.
SISTEMA DI GIUSTIZIA CORROTTO
IL SISTEMA LEGALE, RAPPRESENTATO ATTRAVERSO LE VICENDE DI RENZO E LA SUA FUGA A MILANO, È PROFONDAMENTE INEFFICACE E CORROTTO.
RENZO SI TROVA A COMBATTERE CONTRO UN SISTEMA CHE NON TUTELA I DEBOLI, MA ANZI FAVORISCE I RICCHI E POTENTI.
POPOLAZIONE OPPRESSA
IL POPOLO LOMBARDO È SPESSO VITTIMA DI INGIUSTIZIE SIA SOCIALI SIA ECONOMICHE, COME LA CARESTIA E LA PESTE, CHE AGGRAVANO LE DISUGUAGLIANZE ESISTENTI E METTONO IN LUCE LA TOTALE MANCANZA DI PROTEZIONE E SUPPORTO DA PARTE DEI GOVERNANTI.
OPPRESSIONE E RESISTENZA
RESISTENZA DEI PROTAGONISTI
RENZO E LUCIA, NONOSTANTE LA LORO CONDIZIONE DI UMILI CONTADINI, RAPPRESENTANO LA RESISTENZA MORALE E SPIRITUALE DI FRONTE ALLE INGIUSTIZIE. LORO NON SI PIEGANO ALLE PREPOTENZE.
TROVANO IL MODO DI LOTTARE, ANCHE SE IN MODI DIFFERENTI. RENZO CERCA GIUSTIZIA ATTIVAMENTE, MENTRE LUCIA SI AFFIDA ALLA PROVVIDENZA
DON ABBONDIO E L'OPPRESSIONE MORALE
IL PRETE SI PIEGA AI DESIDERI DEI POTENTI, MOSTRANDO COME L’ASSENZA DI CORAGGIO E IL CONFORMISMO POSSONO CONTRIBUIRE A PERPETUARE LE INGIUSTIZIE.
AMORE E MATRIMONIO
È UN AMORE CONTINUAMENTE OSTACOLATO.
L’AMORE TRA I DUE PROTAGONISTI, PUR ESSENDO PURO E SINCERO, È CONTINUAMENTE MESSO ALLA PROVA DALLE FORZE ESTERNE, COME DON RODRIGO, LA CARESTIA E LA PESTE.
QUESTO AMORE, TUTTAVIA, NON SI SPEZZA MAI, DIVENTANDO UN SIMBOLO DI RESISTENZA E VIRTÙ.
IL MATRIMONIO, RAPPRESENTATO COME UN SACRAMENTO FONDAMENTALE, È CONTINUAMENTE OSTACOLATO DAGLI INTRIGHI DEI POTENTI.
LA DIFFICOLTÀ CHE RENZO E LUCIA INCONTRANO PER POTERSI SPOSARE RAPPRESENTA IL CONFLITTO TRA IL DESIDERIO UMANO DI AMORE E FELICITÀ E LE INGIUSTIZIE SOCIALI.
MISERIA E POVERTÀ
CONDIZIONI SOCIALI DEI POVERI
MANZONI RAPPRESENTA UN QUADRO REALISTICO DELLE CONDIZIONI DI VITA DELLE CLASSI PIÙ BASSE DELLA SOCIETÀ LOMBARDA DEL XVII SECOLO.
I CONTADINI VIVONO IN CONDIZIONI DI ESTREMA POVERTÀ, CON POCHE RISORSE E NESSUNA PROTEZIONE DAI POTENTI.
IL ROMANZO ILLUSTRA LA DIFFICILE ESISTENZA DELLE CLASSI PIÙ BASSE, CHE DEVONO FAR FRONTE NON SOLO ALLE CALAMITÀ NATURALI, COME LA PESTE E LA CARESTIA, MA ANCHE ALL'OPPRESSIONE DEI POTENTI.
RENZO E LUCIA SONO PERSONE SEMPLICI, CHE DESIDERANO SOLO SPOSARSI E VIVERE IN PACE, MA VENGONO CONTINUAMENTE OSTACOLATI DALLE INGIUSTIZIE SOCIALI E DALLE PREPOTENZE DEI NOBILI.
EFFETTI DELLE CALAMITÀ
LA CARESTIA DEL 1628 E LA PESTE DEL 1630 MOSTRANO QUANTO VULNERABILI FOSSERO LE CLASSI PIÙ BASSE, CHE SOFFRIVANO MAGGIORMENTE GLI EFFETTI DELLE CALAMITÀ.
LA FAME E LA MALATTIA COLPISCONO DURAMENTE LE VITE DI RENZO E LUCIA E DI COLORO CHE LI CIRCONDANO.
LA PESTE COME METAFORA
PESTE FISICA E MORALE
LA PESTE NON È SOLO UNA CALAMITÀ FISICA, MA ANCHE UNA RAPPRESENTAZIONE DELLA CORRUZIONE MORALE DELLA SOCIETÀ.
MANZONI DESCRIVE COME LA PAURA E L'IGNORANZA SI DIFFONDANO TANTO QUANTO LA MALATTIA, CON ACCUSE INFONDATE CONTRO I COSIDDETTI "UNTORI" E L’INCAPACITÀ DELLE AUTORITÀ DI GESTIRE LA CRISI.
PURIFICAZIONE E REDENZIONE
ALLO STESSO TEMPO, LA PESTE RAPPRESENTA UNA SORTA DI PURIFICAZIONE.
ALCUNI PERSONAGGI, COME DON RODRIGO, SONO COLPITI E UCCISI DALLA MALATTIA, SEGNO DELLA PUNIZIONE DIVINA, MENTRE ALTRI, COME RENZO E LUCIA, RIESCONO A SOPRAVVIVERE GRAZIE ALLA LORO FEDE E ALLA GIUSTIZIA DELLA PROVVIDENZA.