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LA CRITICA D'ARTE, CRITICA ISTITUZIONALE, Altra cosa su cui il critico…

- - - - Rosaline Kraus, critica d’arte americana, in una serie di suoi saggi e testi elabora un metodo critico per consentire ai critici d’arte un metodo per leggere correttamente le opere degli anni 50/60/70.
- - - - 1 Partiamo da Duchamp e dalla sua celebre opera, in cui prende una rappresentazione della Monnalisa e ne dipinge i baffi, con una frase enigmatica , un gesto che non vuole ridicolizzare la Monnalisa, andare contro la Monnalisa o Leonardo, ma contro il mondo dell’arte che ha ridotto tutta la produzione di Leonardo Da Vinci alla Monnalisa, è contro ciò che è diventata la Monnalisa all'interno del mondo dell'arte. e anche questo rivolgersi in maniera molto superficiale rispetto alla Monnalisa da parte del pubblico. .Quindi l'opera di Duchamp può essere vista come fondatrice, come un antecedente.
        
        2 Altro antecedente è l'operazione che Robert Rauschenberg artista americano della New Dada nel 1950. Il new Dada nasce negli anni 50 sotto forma di antitesi rispetto al espressionismo astratto, la nuova New avanguardia americana che era entrata e di fatto aveva costruito il sistema dell'arte americana. Pollock, Rochko Gorky, Attraverso queste opere che gli artisti del New Dada della Pop art ritenevano delle opere autoreferenziali completamente slegate dalla realtà, completamente indecifrabili da parte di un pubblico ampio. Quindi il gesto che fa Rauschenberg un gesto di provocazione anche di critica, non verso l'artista in particolare ma ciò che l'artista rappresenta, il sistema, il mercato. e quindi acquista un opera di De.Kooning la cancella e la espone alla sua mostra
        
        se questi sono dei precedenti e negli anni 80 70 che alcuni artisti entrano nel vivo della discussione circa l'istituzione museo, sul ruolo delle istituzioni.
        
        3 Ovviamente gli anni sessanta sono con quegli anni delle contestazioni, del potere ideologico, anche di una certa emancipazione del mondo giovanile, una affermazione dei diritti di genere. Quindi questa critica istituzionale dei musei si inserisce in un contesto rivoluzionario ideologico mondiale che non interessa soltanto l'arte ma che interessa tanti altri aspetti sociali culturali ideologici. Uno degli artisti che per primi negli anni sessanta porta avanti la sua idea di rivoluzione e anche di critica verso le istituzioni museale e Daniel Buren un artista della critica istituzionale, lo possiamo definire formalmente con un artista Minimal, perché fonda la sua pratica, la sua opera sulla elaborazione di un Pattern grafico, cioè su delle strisce verticali in cui Si alterna il bianco il verde o il rosso o il giallo. agendo sia nello spazio esterno sia nello spazio interno del museo. Realizza una serie di interventi nello spazio urbano in maniera clandestina affigendo le sue opere come se fossero dei manifesti pubblicitari, andando a modificare così come i manifesti pubblicitari il paesaggio urbano per cui le mura dei palazzi da completamente neutri i suoi fatti di mattone diventano lunghi in cui si affastellano i manifesti pubblicitari. Sempre nel 61 oltre a questa affissione di Pattern sempre utilizzando le tecniche della comunicazione pubblicitaria fa girare una serie di uomini nella città con attrezzi gli uomini sandwich, in questo caso trasportavano le strisce La sua è una critica, un'indagine su quello che è senso dell'opera d'arte nello spazio pubblico e nello spazio museale. Quindi in questo senso sta facendo una riflessione su quello che è il ruolo del museo nei confronti dell'opera d'arte, dicendo: La mia opera ha valore sia se esposta all'interno del museo, luogo di sacralizzazione dell'arte,: (dove qualsiasi oggetto diventa )che portata da un uomo sandwik per leStrade di Parigi come un oggetto di comunicazione pubblicitaria.
        
        Così come agiva clandestinamente nello spazio pubblico inteso come città, questa sua stessa connotazione da virus che vuole andare un po' a rompere le scatole anche a quello che è lo spazio espositivo, che nel frattempo è diventato White Cube, in occasione di una grande manifestazione internazionale, Documenta del 1978 che si svolge a Kassel curata da Amar zema.Invitato da amazenord a far parte di questa grande manifestazione Buren decide di intervenire facendo le sue classiche strisce verticali come se fossero un Parato della stanza, quindi tutta la sala che avrebbe dovuto ospitare anche di altri artisti. dipinge la sala con la sua opera. come Duchamp con i sacchi appesa al soffitto voleva agire da disturbatore dello sguardo) mettere in discussione dei principi espositivi, quello che negli anni Settanta era diventato lo standard espositivo, cioè le pareti bianche. *L'opera da sola che deve respirare avere il suo spazio
        
        Duchamp= DaVinci Monnalisa, baffi-- non è un attacco al pittore ma al sistema dell'arte che ha ridotto la produzione di Da Vinci alla monnalisa, è un attacco a quello che la monnalisa rappresenta per il sistema dell'arte]
- - - - Manet è una testimonianza di questi artisti che promuovono siano le idee/valori che tecniche che artisticamente, Degunè sull'erbe mostra questa nuova classe borghese con due donne nude, che non sono delle dee, quindi qualcosa di completamente nuovo
      - Quindi l'intellettuale di turno, quindi erano richiesti proprio dai da coloro che organizzavano i salon. Uno dei primi critici d'arte incaricato di redigere i resoconto dei Saloon dal 1755 per diversi anni fu Diderot, (700)consigliere Conosciuto non tanto per essere un critico d'arte ma per aver scritto insieme a… l'enciclopedia, padre dell'illuminismo,( dopo il medioevo la ragione e l’uomo viene posta al centro, perché c’è la necessità di fare ordine nello scibile umano, nella conoscenza attraverso una schematizzazione da cui deriva proprio la enciclopedia. Quindi Dirot non era un critico d'arte, ma intellettuale a cui veniva chiesto di occuparsi di arte a lui contemporanea. Anche questa è una cosa assolutamente nuova perché prima lo storico si occupava di un'analisi delle opere del passato, e in tanti casi disprezzava quello che veniva dal presente, visto troppo innovativo, diverso. Invece ora critico d'arte guarda la produzione degli artisti di quel momento. .Facendo un salto di quasi cento anni nel 800 un altro intellettuale che fu incaricato di redigere e i resoconti ufficiali fu Baudelaire,(romanticismo) il quale si pose parecchio in termini di critico d'arte. Baudelaire aveva un incarico ufficiale, perché leggeva resoconti per il Salon ufficiale, ma aveva anche tutta una serie di rapporti con gli artisti del suo tempo extra salon, anzi con gli artisti che andavano contro l'accademia, ché si organizzarono nei Saloon dei rifiutati. I resoconti di Diderot Si dice che il suo un taglio giornalistico, più un raccontare quello che esprime un giudizio . Un po' superficiale. Baudelaire invece entra più nel cuore della faccenda ed esprime dei giudizi a maggior ragione perché era un Insider e Outsider, lavorando dentro e fuori aveva dei rapporti molto intensi con gli artisti. Erano tempi in cui artisti intellettuali vivevano nello stesso contesto, i luoghi di istruzione erano i caffè.
        
        Nella seconda metà dell'Ottocento si sviluppa poi una critica non legata all'ufficialità dei Salon ma fatta sempre da intellettuali filosofi poeti, ma che esprime un proprio parere sull' impressionismo, surrealismo, sulle avanguardie storiche. Agli inizi del Novecento quindi abbiamo Emil Zola, abbiamo Apollinaire, che scrive il manifesto del surrealismo.
        
        Cosa sono i manifesti? i manifesti sono delle dichiarazioni di intenti.Qual è la differenza tra il manifesto di un'avanguardia e i resoconti di un Saloon, di un testo critico, una recensione? Il manifesto è un testo interno al movimento, è scritto da un teorico, dicendo quali sono i principi, gli ideali, anche di rottura con il passato. Marinetti quando scrive il manifesto futurista aveva 20 anni. Il primo manifesto scritto dalle avanguardie e scritto da Breton ed è il Manifesto del Simbolismo pubblicato su l’figarò il quotidiano Parigino francese. la stessa cosa fa Marinetti, il Futurismo era un' avanguardia italiana, però si sapeva bene che il centro del mondo all'epoca era Parigi, quindi la vetrina. Si sapeva che il quotidiano francese fosse il più efficace e condiviso possibile, perciò pubblica il primo manifesto sulle Figarò
        
        la differenza quindi è che il manifesto è una pubblicazione di intenti, di princip,i di ideali dell'avanguardia, scritti da un interno. Il testo critico non è scritto da interni a quel movimento, sono degli esterni che esprimono un giudizio. Manuel quindi capisce l'importanza del testo Critico del giudizio, cosa molto importante perché soprattutto nel momento in cui gli artisti propongono dei contenuti delle forme di rottura con il passato c'è bisogno che questi nuovi paradigmi dell'arte vengono resi comprensibili al pubblico, al collezionista, alla borghesia. Quindi il testo critico, l'analisi critica aiuta a diffondere a divulgare e anche a creare e a costruire un pensiero Un pensiero un gusto di ciò che si vede. Influenza naturalmente il gusto. Il gusto del critico influenza definisce plasma il gusto del pubblico. Più ovviamente questa voce critica e autorevole più questa voce sarà in grado di influenzare. Quindi il valore culturale generato dalla valutazione critica influenza anche il valore economico.
        
        Le figure che abbiamo visto non sono dei critici d'arte sono degli intellettuali a tutto tondo, che nella loro attività fanno anche quella di critico. Per la figura del critico d'arte dobbiamo aspettare il 900. ( ci sono vari testi che vengono redatti nel mondo dell’arte, il testo critico, il saggio, la recensione).Quindi una volta vista un po' da dove viene questa funzione questa figura del critico e quindi qual è la sua funzione ovvero quella di esprimere un giudizio che si deve però ancorare alle categorie estetiche e alla storia, e una volta che Il critico definisce il suo giudizio che sarà determinato da un particolare gusto lo esplicita attraverso lo strumento della penna. Il critico è colui che scrive. la capacità di scrittura del critico la deve avere anche l'artista o il mediatore culturale che si occupa di didattica, non c'è solo la necessità di saper parlare del proprio lavoro di saperlo comunicare, Bisogna saper scrivere di arte e avere un certo linguaggio. Il critico d'arte ha delle specificità linguistiche, ha un linguaggio tecnico scientifico,ma anche Anche l'artista oggi come oggi deve saper utilizzare un determinato lessico, lo stesso vale anche per perché si occupa di arte. quindi questo vuol dire che un altro esercizio che è necessario fare oltre quello del vedere di andare alle mostre e così via, è quello di scrivere del proprio lavoro o nel lavorare altrui. Esercizi che servono anche asparagi fissi nell'interpretazione dell'opera, oltre quello che voleva dire l’artista Duchamp diceva che ci sono due elementi uno è quello che è l'altezza la voleva dire e l'altro è quello che l'artista non voleva dire Ma che è stato percepito dal pubblico dal critico. A volte i critici hanno ancora capacità in più quella di leggere qualcosa che gli artisti non sapeva di aver detto ma che invece vengono lettere al critico dal pubblico.
        
        È bene Tenere presente anche l'evoluzione di ruolo sociale dell'artista un artista a cui nel corso della storia si è chiesto di cambiare anche un po' identità, l'artista artigiano, l'artista intellettuale. Oggi come oggi la figura dell'artista è colui che mantiene il suo status di intellettuale. All'artista si richiede non soltanto una capacità tecnica nello scolpire e dipingere o andare oltre quelli che sono i media tradizionali, Ma oggi si richiedono anche capacità di interpretazione di immaginazione nei confronti della realtà che siano avallate da una sostanza teorica e intellettuale. non basta quindi soltanto la capacità tecnica ma anche la capacità di indagare delle tematiche, di sviscerarle, più si va nella profondità meglio è: più si sostanzia all'opera..
        
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      - Duran Ruen, capisce l'importanza della scrittura e della critica nella volontà di dover far comprendere delle nuove espressoni artistiche all'alta borghesia/collezionisti